Outcazzari

Quanta Vita c'è in LittleBigPlanet!

L'estrema bontà del nuovo LittleBigPlanet, quello per PS Vita, riposa interamente sul suo essere pregevole videogioco tout court. Tutti gli elementi del nuovo di Media Molecule (oltre a Trasier Studio e Double Eleven) sono mirabilmente giustapposti gli uni con gli altri e cuciti alla perfezione attorno ai prodigi tecnici dell'hardware di Sony, che li ospita e al suo interno li lascia brulicare e divertire. In sostanza, la storia narrata (preconfezionata per il single player) si integra in maniera esemplare con gli innumerevoli minigiochi (molto più di semplici intermezzi tra gli stage), che a loro volta invogliano (per davvero!) alla creazione di nuovi mondi e mille altri giochi, senza che l'editor sia qui percepibile come un impiccio, anzi, si rivela comodo e razionale tool di sviluppo. Dimenticatevi pure del vecchio e striminzito LittleBigPlanet per PSP, quello coi Sackboy troppo piccoli e con l'editor pruriginoso e ingarbugliato: deve pur sempre piacere il tipo di giocattolo (o contenitore di giocattoli) che di fatto è LittleBigPlanet per PS Vita, ma un otto e mezzo oggettivo se lo merita serenamente. Forse anche un nove. Segue un numero sufficiente di perché. La storia è presto detta e dura persino un bel po', giacché abbonda in minigiochi, cutscene e robe da sbrigare: in quel di Carnivalia, un terribile mostro chiamato "il Burattinaio" (un tempo stimato artista, oggi decaduto) minaccia la serenità del pianeta e dei suoi abitanti, forte di un esercito di pupazzi, come quelli di certi quadri di De Chirico. Da qui, si sviluppa tutto un platform strabiliante e (stavolta) più che longevo, avido di dedizione se si vuole eppure mai davvero troppo impegnativo, che mixa abilmente fasi distorte à la Limbo con livelli coloratissimi, ipertecnoclogici e sempre latori di novità. Capiterà di ritrovarsi sospesi a mezz'aria (controllando il movimento con il rear touch screen), di lanciare rampini come neanche Batman o Indiana Jones o persino di sparare dal cappello, oltre a tutto un vasto campionario di bellissime sfiziosità di contorno.

Toccherà vedersela con dei veri e propri boss fight di fine livello, partecipare a incontri di robo-pugilato (per due giocatori) o più semplicemente ingegnarsi per trovare la via d'uscita, toccando qui e là lo schermo, grattando quello posteriore e inclinando la console. Tocca poi a tutti i minigiochi del pianeta Arcade (e non solo di quello), alcuni dei quali non sono propriamente "mini", fanno storia a sé e divertono alla perfezione, come nel caso del brillante Tapling (appassionante mashup tra LocoRoco, Limbo e qualcos'altro ancora), del Tetris fatto di pezza, di Puzzle Bubble di fiori di stoffa (e la console tenuta in verticale) o dell'hockey per due giocatori e una sola PS Vita.

A tutto ciò si aggiunge una colonna sonora electrowave/punk/rock/funk/blues/folk, che definire cool (o figa che dir si voglia) è ancora poco. Tutti i livelli e i costumi creati dalla community per le versioni PlayStation 3 (oltre a tutti i DLC acquistati), inoltre, possono essere importati all'interno della PS Vita, per un guardaroba di vestitini e chincaglierie a dir poco "sconfinato". A conferma del suo essere così tanto "social", infine, LittleBigPlanet Vita garantisce la possibilità di sfruttare i cloud save in mobilità (leggasi: PS Vita 3G), giocare online in modalità co-op con altri quattro giocatori, sfruttare le funzionalità di Near per ricevere nuovi oggetti di gioco, uploadare le proprie creazioni, scaricare e provare quelle create dalla fervida fantasia e/o intraprendenza altrui.

http://youtu.be/HiTPX24uf68

Elencare tutto il contenuto di LittleBigPlanet è impossibile e, in fondo, pratica superflua: qui, piuttosto, è sufficiente sottolineare che il nuovo capitolo tascabile di Media Molecule non sfigura neppure davanti alle precedenti versioni da salotto. Se il colpo d'occhio è letteralmente eccezionale, tutti i cambi d'inquadratura o di prospettiva - per non parlare del raffinatissimo level design - fanno di LittleBigPlanet per PS Vita il miglior episodio della serie sfornato sino ad oggi, il più divertente, versatile e già pieno di cose da fare. Se a ciò si aggiungono le funzionalità del touch screen (attraverso cui attivare interruttori o sistemare piattaforme), un centinaio di gameplay differenti e ancora mille chicche disseminate in lungo e in largo, un editor di mondi e giochi ancora più semplice e intuitivo... beh, si otterrà la perfetta fusione tra gioco e macchina. Detto in altri termini, LittleBigPlanet è la vera killer application di PS Vita, un gioco imprescindibile, un bundle necessario e un autentico sandbox tascabile, ricolmo di giochi e giocattoli. Non si poteva pretendere di più dall'Immagisfera, davvero!

Abbiamo gentilmente ricevuto da Sony LittleBigPlanet per PS Vita e l'abbiamo letteralmente spolpato, affrontando tutti i livelli e i minigiochi nel corso di lunghe sessioni di gioco. Nonostante sia un codice review precedente alla commercializzazione nei negozi di tutto il mondo, la community già abbonda di livelli creati dai giornalisti che l'hanno ricevuto in prova. Quello progettato da Jim Sterling di Destructoid, però, è brutto e angosciante: non giocatelo mai.   

Voto: 9
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