Outcazzari

Old! #114 – Giugno 1975

Old! #114 – Giugno 1975

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 6 giugno del 1975 si manifesta nelle sale giochi americane Anti-Aicraft, prodotto ovviamente da Atari. Ospitato da un cabinato “custom” che include due set di tasti, Anti-Aicraft si focalizza sul multiplayer per due giocatori e proprio per questo motivo a volte viene chiamato direttamente Anti-Aircraft II. Il sistema di controllo prevede tre tasti: uno per far fuoco, due per alzare e abbassare la mira del proprio cannone fra le tre posizioni previste, e include un'opzione “segreta” per trasformare i jet in UFO. In pratica, serve una modifica hardware non spiegata nella documentazione ufficiale ed è perfino eseguire un'installazione che permetta di passare al volo tra aerei e dischi volanti.

Il sistema di gioco è estremamente basilare: i velivoli sfrecciano nel cielo sopra ai cannoni e i giocatori devono abbatterne il più possibile, ma soprattutto più del proprio avversario, entro il tempo limite. E non c'è fondamentalmente nient'altro. Vi pare poco? Oh, stiamo parlando del 1975, su. Comunque, il gioco verrà successivamente convertito su Atari 2600, con il titolo Air-Sea Battle e la classica formula delle numerose varianti di gioco, in questo caso ventisette. Sono abbastanza sicuro di avercelo nell'altra stanza su uno scaffale e a questo punto avrei molta voglia di realizzare un video in cui lo mostro, ma mamma mia se oggi è scoppiato il caldo della morte a Parigi e non ce la posso proprio fare. Vi chiedo scusa. Abbiate pazienza. Ciao e grazie.

Colonel Campbell’s Art Soup #117

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Librodrome #71: Commodore Amiga – a visual Commpendium

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