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Woodle Tree Adventures ha il sapore dei giochi budget nel cestone del supermercato

Woodle Tree Adventures ha il sapore dei giochi budget nel cestone del supermercato

Nell’era PlayStation e PlayStation 2, capitava spesso di imbattersi in strani e sconosciuti giochi sepolti sotto valanghe di loro simili nei cestoni delle offerte del supermercato. Nella maggior parte dei casi erano squallide imitazioni di titoli più famosi, oppure erano a loro volta tie-in di cartoni e film di pessima qualità. Quale che fosse il tema o la meccanica del gioco, l’intento degli sviluppatori era sempre lo stesso, ovvero cercare di far cassa puntando sull’inesperienza di genitori e parenti alla ricerca di un regalo possibilmente economico. Era leggendaria, in quell’era, Phoenix Games, modesta e famigerata casa di produzione britannica i cui pessimi titoli sono passati alla storia per la loro pochezza produttiva e bruttezza complessiva, diventando uno fra gli oggetti di scherno più abusati da generazioni di youtuber alla ricerca del “like” facile. Tuttavia, molti di questi titoli non erano poi così terribili agli occhi inesperti di un bambino. Proprio di recente, durante una serata natalizia con alcuni amici che ho irrimediabilmente rovinato portando con me Mario Kart 8 Deluxe, ho incontrato una ragazza che mi ha parlato di come lei da piccola giocasse a Myth Makers Super Kart GP e di quanto lo trovasse ancora divertente, fosse anche solo perché continuava a vederlo con gli occhi che aveva da bambina.

Aprila tutta, 'sta saturazione! Smarmella!

Woodle Tree Adventures Deluxe si inserisce suppergiù nello stesso segmento, pur non raggiungendo gli stessi abissi qualitativi e con la sostanziale differenza che, in questo caso, dietro allo sviluppo c’è fondamentalmente una persona sola (per giunta italiana) e non un intero team la cui unica priorità è quella di spennare genitori inesperti.

Il gioco di Chubby Pixel (adoro il nome) è un platform essenziale, colorato e puccioso fin dai primissimi istanti, che di certo non si prefigge chissà quali vette, se non quella di divertire brevemente e per un costo irrisorio (cinque euro sullo store Nintendo, ancora meno su Steam) un pubblico molto giovane e senza troppe pretese. Il protagonista è un ciocco di legno antropomorfo e paffutello, inviato dall’albero guida della foresta a ritrovare le lacrime di fata sparse nei vari livelli di gioco, in modo da far tornare l’acqua al suo bosco ormai inaridito. Unica arma a sua disposizione, una foglia che può sventolare per difendersi dai nemici, oltre all’ovvia possibilità di saltare e correre che ci si aspetta da ogni platform.

Ora, sorge una grande difficoltà nel valutare questo gioco: devo osservarlo con lo sguardo inesperto e meravigliato di un bambino o con quello cinico e navigato dei trenta e passa anni che mi ritrovo? Il secondo partirebbe sicuramente con un pippone assurdo circa l’imprecisione dei controlli, l’inutilità e la poca varietà dei nemici e soprattutto si incazzerebbe per una gestione della telecamera che meriterebbe schiaffi in faccia a man rovescia. Proseguirebbe poi con la pessima gestione dei checkpoint e la totale inadeguatezza della musica di sottofondo, che addirittura in alcuni casi entra in loop con vistosi sbalzi. Concluderebbe che il feeling generale che restituisce il gioco è estremamente mediocre, come trovarsi davanti a un giocattolo da quattro soldi, vuoto, facile da rompere e con la plastichetta sottile e ingottata. La stessa identica sensazione dei giochi che invadevano i cestoni delle offerte al supermercato qualche anno fa. Farebbe infine notare, per dovere di cronaca, che lo stile grafico piacevole, i bei contrasti di colore e un level design pur limitatamente aperto e ben concertato nella sua verticalità ne risollevano lievemente le sorti.

È che in fondo è colorato, puccioso e con poche pretese e non si riesce a odiarlo fino in fondo.

La verità è che sono un adulto (!?) cinico e navigato, e non posso guardarlo con occhi diversi, criticandone i suoi tanti limiti, ai quali si aggiunge anche una durata ben inferiore alle due ore nei suoi sei livelli di gioco. Quindi per me è un tranquillissimo RCM.

Ma, se avete dei bambini o nipotini o altre piccole pesti, le cose potrebbero essere ben diverse, e per qualche spiccio potreste accaparrarvi la loro benevolenza con un giochino colorato e buffo. Chissà, magari loro fra dieci anni potranno riguardarlo con gli occhi del bambino e pensare a quanto era bello. O in alternativa potreste raccogliere i loro primi insulti.

RCM_OTY.png

Ho giocato a Woodle Tree Adventure Deluxe grazie ad un codice per Nintendo Switch fornito dallo sviluppatore. Ho terminato il gioco fino al suo deludente finale e livello bonus post-credits in un’ora o poco più, raccogliendo quante più bacche possibile, al fine di sbloccare la bandana che ne sancisce il completamento al 100%.

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