Colonel Campbell's Art Soup #53
Arte e videogiochi: oltre ad essere un tema sempre caldo, è anche un binomio indissolubile. In Colonel Campbell’s Art Soup proporremo immagini, video e illustrazioni a tema videoludico, tanto per rifarci gli occhi e, perché no, scoprire il bello nascosto dietro ai poligoni.
La scorsa settimana, nonostante avessi più di un dubbio, grazie a uno sconto che ha del malavitoso mi sono portato a casa una PS Vita. Poco prima di buttarla per sempre in qualche angolo buio dell'armadio, rimpiangendo la somma di danari perduta, mi sono incredibilmente ricordato che mesi fa, grazie a PlayStation Plus, mi sono accaparrato Gravity Rush, che si dà il caso sia uno dei cinque giochi degni di nota disponibili per la console portatile di Sony (Trollface.jpg).
E, beh, forse non sarà il gioco più comodo o gestibile del mondo e forse forse l'idea di Japan Studio di spostare lo sviluppo da PlayStation 3 a PS Vita, col senno di poi, è stata un po' controproducente... ma, artisticamente parlando, Gravity Rush è una piccola perla, tanto da vedere in movimento, quanto negli artwork di Shunsuke Saito (che si è occupato del character design) e Yoshiaki Yamaguchi.
Tutto molto bello... soprattutto considerando che il gioco, al posto di avere dei canonici filmatini tra una missione e l'altra, utilizza dei veri e propri fumetti "interattivi", tutti da sfogliare attraverso lo schermo touch della console. E tra questi valori artistici e lo schermo di PS Vita, c'è davvero di che lustrarsi gli occhi.