Outcazzari

The Guided Fate Paradox: quando i roguelike parlano troppo

Alzi la mano chi ha finito Z.H.P. Unlosing Ranger per PSP (henceforth chiamato ZHP)! Nessuno? Ok, alzi la mano chi ci ha giocato! ... C'è almeno qualcuno che l'abbia mai sentito nominare? Sì, dico a parte me e i tre amici del club dei disadattati sociali. Perché io, ZHP, lo conosco bene. Soprattutto il suo prezzo sul PSN: 14,99 euro. Eh sì, perché io lo volevo, ZHP. Lo volevo per volergli un bene dell'anima, ovvero un bene da 9,99 al massimo, non da 14,99. 14,99 è il capitalismo, è l'arrendersi al metodo carota e bastone delle software house più spregevoli. Mai, dico MAI acquistare un gioco, per PSP, poi, a 14,99. 14,99 è IL MALE. Forte di questo mio credo, ho passato giorni, settimane, anni ad aspettare che il prezzo scendesse. E magari sarà anche sceso, ma MAI quando controllavo io. Il 14 era sempre lì, così come il 99. Mai un semplice 9 a precedere gli altri 2. Ho pensato di andare in terapia, ma per sentirmi meglio aprivo il portafogli, e il vedere quella banconota da 5 euro non regalata alle multinazionali del tabacco mi rendeva l'uomo più felice del mondo. Tuttavia, mi ero ormai rassegnato a non giocare mai a ZHP, pur sapendo benissimo che, come tutti i giochi che non possiedo, doveva essere sicuramente bellissimo: il Dark Souls dei roguelike, il Track'n Field dei JSRPG, il Tetris delle visual novel. E boh, forse era tutto questo, forse era molto di più, non lo sapremo mai. Per me ZHP è morto in quel momento. Guai anche solo a citarmelo: se qualcuno ne parlava su Facebook (ho amici strani) nascondevo la conversazione, sbirciatina al portafogli e via, la giornata passava.

http://youtu.be/aXPW_kY1_C0

Fatto sta che, un bel giorno di 6000 annomesi fa, giopep mi chiede se voglio recensire "Guided Fate Sarcazzo". Una rapida ricerca con tanto di virgolettato mette a nudo l'ignoranza di Google. Solo dopo qualche minuto capisco che "Sarcazzo" forse non fa parte del titolo. Peccato. Insomma, gira che ti rigira, scopro che The Guided Fate Paradox è il seguito spirituale di chi? Eh sì, di ZHP Unlosing Sarcazzo Ranger Versus 14,99 Alpha. Grande, grandissimo success, perché sì cazzo, qualcosa nella vita deve pure andar bene, no? Recensione accettata, rimbocchiamoci le maniche e GO.

...

Fast forward velocissimo, pagine di calendario che si staccano una dopo l'altra, sole e luna che vorticano in cielo, governi autoeletti e autodistrutti e strak: "Oddioddio la recensione di Guided Fate sì sì ora la faccio proprio ADESSO WAIT FOR IT".

Fog of war della vita: the Paradox is in another castle. INSERT COIN

Fast forward velocissimo in cui si avvicendano 50 ore a Trials Evolution Gold, 1000-1500 a Hearthstone, la realizzazione della Statua della Libertà in sala 1:5 con i LEGO Duplo e VOILÀ eccoci a: "Ah già, la recensione di Guided Fate Paramount".

Allora, ci siamo, THIS IS IT! Benvenuti alla "recensione di Guided Fate Panoramix" (fanfara veloce e squillantissima) seguito non ufficiale di 14,99 euro, il cui asso nella manica è quello di costare MOLTO DI PIÙ di 14,99 euro! Ma tipo più del doppio! (Scusate, ho una fitta al pace-maker) Roba che bisognerebbe mangiarsi un condor blè per dimenticare!

HINT: Che NON è 14,99, figurarsi di più.

Quindi sì, mi concentro: The Guided Fateignoranti Parable, dicevamo. Una voce narrante vi guida in un RPG tattico giapponese: "E così (TUONOME) attaccò il nemico di sinistra", però (TUONOME) può ANCHE attaccare volendo il nemico di destra. Credits, "ma ho finito veramente il gioco?" e ciao. Sì, sì, lo so cosa state pensando. Questa non è la recensione di The Guided Fate Paradox. Boh, nel senso: sedetevi un attimo. Anzi no, ci ho ripensato: in piedi, corsa sul posto per cinque minuti e poi tornate qui. OK, sì, questa recensione è un wall of text PAZZO (HINT: non scrollate giù), ma è anche stream of consciousness di quelli potenti e preponderanti. QUELLO CHE CAPITA UNA SOLA VOLTA NELLA VITA (forse due) e poi torno a scrivere ispiratissime recensioni con comparto grafico ed effetti sonori. Anzi, per farvi stare tranquilli, ecco la pagella di Zzap!

PRESENTAZIONE 74% Multiload su nastro piuttosto lento, meglio la versione su otto dischetti. GRAFICA 69% Continui pretesti per mostrare donnine varie, in game grafica zoomatissima, forse troppo. SONORO 80% Effetti sonori nella norma, ma ottima colonna sonora di Rob Hubbard. APPETIBILITÀ 59% Guided Fate Paradox! Guided Fate Paradox? LONGEVITÀ 94% Diventando autistici, potrete giocarci per quasi sempre. GLOBALE TE PIACEREBBE

Ma veniamo alla...

RECENSIONE DI THE GUIDED FATE PARADOLL: L'EVENTO. Quello dopo il quale quello che c'era prima non!

Questo BREVE incipit è composto da una quantità di testo pari a circa 1/10 di quella inflitta da una qualsiasi cutscene di Guided Fate Prada. Con la differenza che questo incipit è bellissimo e NON DOVETE PREMERE X OGNI £/($ secondi per fare andare avanti i dialoghi! In GFSarcax si parla troppo. Il problema è questo. Troooooppo troppo troppo testo inutile abbinato a estetica solita loli-jap stantia da una decina d'anni. Poi (HINT inutile: ti chiami Renya) compri un biglietto della lotteria e una di 'ste squinzie ti dice: "Oh, bello, sai na cosa? Hai vinto. Sei Dio, LOL". E da lì sto personaggio che dice "LOL bella, so' Dio, posso spaccare tutto e mettermi in testa una carota come elmo, ma se non sto super attento una conchiglietta mi ammazza e ALLA FINE DI OGNI DUNGEON TORNO AL LIVELLO UNO LOLWUT e devo pure aiutare i personaggi delle fiabe a caso a fare i turbopazzi boh". Tizia: "Sì beh, in realtà devi lavorà, tipo che Cenerentola s'è rotta der principe e vuole spaccà tutto e, indovina? Devi aiutarla te." Vabbò, insomma, genere del gioco: roguelike jappo con trama aiutante personaggi favole pretestuosa.  Non c'è molto altro da dire, case closed.

"Ho bisogno di alcol subito!" Richard E. Grant nel bellissimo "Shakespeare a colazione", mentre recita la parte di un giocatore di Guided Fate Paradox alle prese con l'ennesimo dialogo inutile.

A voler cercare di non essere stronzi (quindi difficilissimo), il tentativo di reinterpretare le classiche storie delle favole (tipo Cenerentola, La Sirenetta, l'uscita di The Last Guardian su PS3) dando voce ai desideri inespressi dei protagonisti non è una brutta trovata. In alcuni frangenti, anzi, risulta interessante e stimolante. Purtroppo, però, le tematiche sono trattate con superficialità e, caratteristica tipicamente nipponica, in modo spesso confusionario. Le illustrazioni dei personaggi sono, come tradizione per NIS, di ottimo livello, così come la qualità del doppiaggio, ma non bastano a trasmetterci endovena l'amore dei giapponesi per un siffatto barrage di logorrea fine a se stessa. È soprattutto il bilanciamento fra minuti di gameplay effettivo e di dialoghi ad essere, per la prima decina di ore, al limite della denuncia penale. A volte finirete un livello in 2-3 minuti, per ritrovarvi ad assistere ad almeno 5-6 minuti di blablabla.

A me R-Type non piace molto. Penso che sia un gioco abbastanza ingiusto, e credo che questo sia il momento - giusto - per dirvelo. Cioè, astronavi nemiche che appaiono da dietro e per giunta mi fate perdere tutte le armi quando muoio? Tiè, faccio prima a regalarveli, 'sti nove gettoni che mi restano. 1-2-9, tutti vostri, almeno risparmio lo psichiatra. Meglio Frogger, serio. Ve lo dico perché anche Guided Fate Paraflù potrebbe apparirvi un gioco ingiusto, tipo che fate un passo e BOM trappola nascosta Terremoto Irpinia che ti dimezza i PV, ma ogni volta che morirete potrete sempre recitare il mantra "Boh sì, però in fondo R-Type è più ingiusto" e sentirvi subito meglio. Perché in realtà, come i bei roguelike che si rispettino, Guided Fate è una severa maestra, che però ci insegna tanto bacchettandoci a dovere. Ci insegna, in primis, a non strafare, a non rischiare troppo, pena saracche di cemento sulle gengive e conseguente load del vecchio salvataggio. Ci insegna a comprare SEMPRE l'oggetto che ci permette di tornare alla base senza perdere oggetti e oro acquisito (perché sì, senza di esso, si perdono TUTTI gli oggetti che ci si era portati dietro). Ci insegna pattern e strategie da adottare the old way, il way del trial and error. Però niente astronavi da dietro, almeno.

La rappresentazione isometrica rende a volte difficile valutare distanze e range dei propri attacchi.

OK VA BENE FACCIAMO I SERI UN ATTIMO

Nonostante Guided Fate Parmigiano affondi le radici in un genere rodatissimo e, di per sé, estremamente intrigante, si ha la sensazione che manchi qualcosa. Tornati alla base dopo una scorribanda nei dungeon, ad esempio, non si viene percorsi da quel piacevole brivido autistico che pervadeva il giocatore in un qualsiasi capitolo della serie Disgaea e che faceva da preambolo ad almeno mezz'ora passata a ottimizzare l'equipaggiamento dei propri seguaci. In Guided Fate Piaggio, insomma, si ha la sensazione che tanto l'evolversi delle abilità del proprio personaggio, quanto il loot trovato in giro per i dungeon, siano elementi gestiti in maniera un filo troppo rigida e prevedibile, ed è estremamente raro trovare un oggetto in grado di farci esultare dalla gioia. Come già accennato, ogni volta che il giocatore si avventurerà in un qualsiasi dungeon, il suo livello ripartirà da 1, con la peculiarità che il livello raggiunto in ogni scorribanda andrà a migliorare il potenziale di crescita del personaggio per la successiva. Sarà tuttavia possibile utilizzare gli oggetti trovati e potenziati nelle precedenti peregrinazioni. Potenziati, sì, perché dopo un tot di utilizzi, l'equipaggiamento raggiungerà il punto di "BURST".

Volete sapere prima la buona o la cattiva notizia? Partiamo dalla cattiva. Arrivare al punto di "BURST" causa la riduzione delle statistiche dell'oggetto. Ecco, l'ho detto, spero siate sopravvissuti alla botta. Fortunatamente, raggiungere questo stato consentirà di potenziare l'oggetto in questione presso il fabbro, generando in questo modo un effetto "elastico" nelle potenzialità degli oggetti che, pur risultando inizialmente piuttosto interessante, si rivela alla lunga abbastanza piatto. Eccezion fatta per i boss, inoltre, i livelli "normali", generati casualmente, sono blandi e poco interessanti: i livelli dello story mode dei Disgaea, progettati certosinamente, al punto da sembrare quasi dei puzzle game, sono un lontano ricordo. A salvare parzialmente la situazione ci pensano i nemici, caratterizzati da abilità e pattern d'attacco al contempo curiosi e brutali, da imparare a menadito, pena una morte immediata e dolorosa e la perdita di tutto l'oro e gli oggetti trasportati.

Gli scontri con i boss sono fra le cose più interessanti di Guided Fate Paradox

Ad aggiungere altra carne al fuoco ci pensa il sistema Divinigram, una griglia in cui posizionare potenziamenti vari per rendere i personaggi più forti e sbloccare oggetti. Se avete provato lo SPHERE system di Final Fantasy X o la License Board del XII, sapete cosa aspettarvi. Anche in questo caso, si ha la sensazione che il sistema sia riuscito solo a metà e che finisca col rendere inutilmente complicato un processo di personalizzazione e potenziamento dei personaggi che potrebbe essere molto più gratificante e lineare.

Tirando le somme, The Guided Fate Paradox non è un brutto gioco ma, visto il pedigree degli sviluppatori, sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più. Il prezzo di 49,99 euro, inoltre, mi sembra abbastanza fuori mercato per un gioco del genere, rendendolo consigliato solo ai fan più sfegatati della NIS. Il voto, giocoforza, lo riflette.

NIS ci ha fornito il codice per testare il prodotto su PlayStation 3 e si aspettava che noi maltrattassimo il suo prezzo, ma promuovessimo comunque il gioco. Cosa che abbiamo diligentemente fatto. Ho giocato a Guided Flappy Paradox circa XYZ ore con mouse e tastierino numerico sconfiggendo alcuni bossanova e sorbendomi vagonate di dialoghi che avrei voluto seriamente skippare a un certo punto ma non ce l'ho fatta perché ho questa sorta di timore di perdermi cose importantissime in un gioco in cui è palese che non verrà mai detto niente di rilevante a livello di trama.

Voto: 6,5
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