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Librodrome #92: I visual compendium non si fermano più

Librodrome #92: I visual compendium non si fermano più

Attenzione, in questa rubrica si parla di cultura. Niente di strepitoso, o che ci farà mai vincere il Pulitzer, ma è meglio avvertire, perché sappiamo che siete persone impressionabili. E tratteremo anche dei libri. Sì, quelle cose che all’Ikea utilizzano per rendere più accattivanti le Billy. E anche le Expedit.

Ci ho messo un mese a riceverlo perché ho dovuto litigare con le poste per farlo accadere. Ci ho messo un mese a scriverne perché è andata così. E ormai non gliene frega probabilmente più a nessuno (chissà, vai a sapere), ma insomma, qua dentro ho scritto di ogni singolo visual compendium uscito, perfino della seconda edizione di quello dedicato al Commodore 64, ti pare che non tiro fuori due righe su quello dedicato al NES? Specie poi dopo tutto il casino che ha generato a suo tempo e con il successo che ha avuto? A maggior ragione dopo che il Kickstarter per il volume successivo, dedicato al Super NES, ha fatto il prevedibile sfracello anche superiore a quello del precedente? No, non posso esimermi. E quindi ecco qua due inutili righe su The unofficial NES/Famicom: a visual compendium.

Sono passati ormai tre anni da quando Sam Dyer lanciò su Kickstarter la campagna di raccolta fondi per la realizzazione di Commodore 64: a visual Commpendium, un libro dedicato all’arte visiva dell’home computer più famoso e di maggior successo della storia. Da allora a oggi, Dyer e Bitmap Books, oltre a quel libro e alla seconda edizione citata sopra, hanno pubblicato altri volumi di quella che è diventata ormai una serie solida, di successo, in costante crescita qualitativa e che ha sfondato il muro della nicchia in cui giaceva pacificamente seduta quando ha deciso di puntare in zona Nintendo. Dopo il tomo dedicato all’Amiga e quello sullo ZX Spectrum, infatti, è giunta l’ora del NES, con un volume che (si diceva sopra anche questo), ha scatenato le ire di Nintendo quando era ancora in fase di raccolta fondi. La casa di Kyoto, infatti, ha agito per vie legali, nonostante (diceva Dyer) ci fossero già stati contatti e reciproche assicurazioni, e ha bloccato la campagna su Kickstarter. Dopo tre settimane di consultazioni, però, si è giunti a nuovi accordi e il progetto è andato avanti con qualche modifica, la scomparsa di un logo, l’aggiunta della dicitura “Unofficial” nel titolo e la decisione di aumentare la densità dei testi che vanno ad accompagnare le immagini. Tutto sommato, ci abbiamo guadagnato, via.

Rispetto ai precedenti volumi, infatti, The unofficial NES/Famicom: a visual compendium è un libro decisamente più ricco da leggere e sfogliare, carico di contributi dedicati alla macchina, oltre che agli studi e ai publisher che l’hanno resa grande. Non mancano, come sempre, le interviste ai nomi spesso troppo nascosti che si sono dedicati all’aspetto visivo dei vari giochi (ma viene data voce, per esempio, anche a Tim Girvin, responsabile di packaging e branding per la console in America), i testi di accompagnamento alle immagini – splendide come al solito – sono belli corposi e ci sono sezioni brevi, ma azzeccate e interessanti, dedicate ai giochi mai pubblicati, alla scena dell’homebrew, alle copertine, alle fan art. La rassegna di titoli che il libro mette in mostra spazia fra i classici immancabili e le perle nascoste, proponendo un catalogo certamente non completo (sarebbe forse impossibile), ma esteso e davvero soddisfacente, di ciò che ha reso grande la console Nintendo. E grazie al successo della campagna su Kickstarter, il libro è davvero enorme (oltre cinquecento pagine), arricchito da numerosi “paginoni multipli” (voglio molto bene a quello dedicato a Batman: The Videogame) e racchiuso in una prestigiosa confezione cartonata con immagini olografiche. Tutte caratteristiche che, per altro, torneranno ancora più forti nel prossimo volume dedicato al Super NES, visto e considerato che, come dicevo in apertura, su Kickstarter sono arrivati perfino più soldi.

Insomma, se per qualche bizzarro motivo fate parte del target a cui si rivolge questo libro ma non avete ancora deciso di scucire il grano, se per qualche ancora più bizzarro motivo sentivate il bisogno di leggere queste due righe prima di farlo, ora è giunto il momento. Scucite il grano.

Come al solito, se decidete di acquistarlo e passate per Amazon attraverso i link qua sotto, una piccola percentuale di quello che spendete va a noi, senza sovrapprezzi per noi. Lo trovate su Amazon UK cliccando qua. Occhio, però: sul sito ufficiale di Bitmap Books sono disponibili più opzioni per l’acquisto.

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