Colonel Campbell’s Art Soup #12
Arte e videogiochi: oltre ad essere un tema sempre caldo, è anche un binomio indissolubile. In Colonel Campbell’s Art Soup proporremo immagini, video e illustrazioni a tema videoludico, tanto per rifarci gli occhi e, perché no, scoprire il bello nascosto dietro ai poligoni.
Ebbene sì, hanno annunciato una nuova console. Per una strana congiunzione astrale, tra l'altro, nel preparare questo appuntamento con il Colonnello Campbell mi sono imbattuto nell'account Flickr di Arturo Martín, che non è il solito gran visir del game design che di solito fa bella mostra di sé in questa rubrica, ma un tizio qualunque.
Un tizio qualunque che, come me e penso un sacco di altre persone nel mondo, è rimasto affascinato dal Game Boy Micro e dalle sue varie edizioni, comprandone e fotografandone il più possibile. Il design della piccola console di Nintendo è assolutamente brillante, così come sono brillanti i colori delle scocche delle versioni europee, che non hanno visto tra le loro fila la versione nera.
Il Game Boy Micro nero, comunque, non è stato l'unica versione del portatile super-portatile ad aver visto la luce solo in Giappone. C'è stata, ad esempio, la splendida edizione limitata Famicom Edition, uscita nella terra del Sol Levante in concomitanza con uno degli innumerevoli revival Nintendo di vari titoli Famicom, in tutto il suo splendore nostalgico che colorava console e scatola.
In Giappone è rimasta confinata anche l'edizione limitata di Mother 3, con grande rimpianto di tutti (sopratutto per i giochi della serie). Altro JRPG, altra limited: per celebrare l'uscita su GBA di Final Fantasy IV Advance, sempre in Giappone è uscita una versione blu della console con, sul frontalino (che, lo ricordo, era intercambiabile), un'illustrazione in pieno stile Yoshitaka Amano. Altra edizione limitata rimasta nella terra del Sol Levante è quella relativa all'immarcescibile brand Pokémon, uscita assieme a Pokémon Mystery Dungeon: Red Rescue Team.
Personalmente, trovo il Game Boy Micro una delle console esteticamente più belle da guardare, tanto che, a onor del vero, posseggo sia la versione nera che la Famicom edition. Sì, nessuna delle due è europea. Altro fun fact: le confezioni giapponesi del Game Boy Micro sono più piccole di quelle europee, pur contenendo lo stesso materiale. E questo succede con praticamente tutte le console Nintendo, per nessun motivo comprensibile a noi poveri umani.
Vabbé, ho parlato anche troppo... meglio lasciare spazio alle immagini.
Se volete vedere altri scatti dei Game Boy di Arturo Martín, potete recarvi sul suo profilo Flickr. Se non mi coglie un altro momento bizzarro, settimana prossima Colonel Campbell tornerà con un appuntamento un po' più canonico. Vai a sapere™.