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LEGO DC Super-Villains, why so serious?

LEGO DC Super-Villains, why so serious?

L’universo Lego, si sa, è immenso. Non credo ci siano praticamente saghe cinematografiche, franchise o marchi importanti che non abbiano un corrispettivo a mattoncini colorati. Praticamente qualsiasi personaggio di fantasia che ha avuto successo negli ultimi decenni ha un suo set dedicato e, ovviamente, per forza di cose, gli eroi dei fumetti e dei cinecomic sono tra i più assidui frequentatori delle camerette dai bambini (e non solo).

Da quando Lego si è unita commercialmente con Traveller’s Tales, lo sviluppatore scelto per portare sui nostri schermi il mondo colorato della casa danese, è uscito un numero spropositato di giochi (dovremmo essere quasi sui trentacinque). La cosa che colpisce è che, nonostante le meccaniche siano sempre più o meno le stesse, la maggior parte di questi giochi, dal primo Lego Star Wars: Il videogioco in poi, non risulta mai noiosa e tutti i titoli sono mediamente apprezzati dagli utenti e anche dalla critica. Certo, ci sono alti e bassi e ci sono casi particolari come Lego Worlds, che con le meccaniche standard della serie non c’entrano molto, ma farsi una partita ad un gioco Lego è divertente, soprattutto in co-op, uno fra gli aspetti vincenti del gameplay implementato da Traveller’s Tales.

Ma il motivo principale di questo divertimento è da ricercare soprattutto nei personaggi, nelle gag, nelle prese in giro degli stessi franchise che si possono trovare a camionate nei vari giochi del brand. E anche Lego DC Super-Villains, come stiamo per vedere, da questo punto di vista non delude assolutamente.

Come si diceva prima, i supereroi, sia per la loro natura fantastica, sia per l’incredibile successo che hanno avuto al cinema negli ultimi anni, sono personaggi abituati ad essere trasformati in mattoncini Lego, e in particolar modo gli eroi DC, che hanno già beneficiato di tre videogiochi dedicati a Batman, e che soprattutto con il terzo episodio hanno dato la possibilità ai giocatori di utilizzare decine e decine di personaggi, anche dal lato dei cattivi.

Non si può nascondere che i “villain”, i cattivi, del mondo DC siano particolarmente interessanti: Joker, Pinguino, Lex Luthor o Mr.Freeze hanno tutti storie molto belle e articolate, e non sono solo dei cartonati da usare per essere gonfiati di botte da un cavaliere oscuro di passaggio. E così, proprio per sfruttare una parte spesso relegata in secondo piano dei franchise più amati dal pubblico, che nasce Lego DC Super-Villains, un gioco che potrebbe sembrare un more of the same - e capiamoci: lo è - ma che grazie al cambio di registro è più apprezzabile di altri con protagonisti i soliti, conosciuti, eroi.

L’incipit del gioco è molto semplice: in una prigione di massima sicurezza, Lex Luthor viene scortato da dei gendarmi e interrogato. Durante l’interrogatorio, gli viene chiesto di descrivere un novellino, uno che potrebbe diventare un supercriminale ma non lo è ancora. Questo espediente serve per introdurre la più grande novità di Lego DC Super-Villains, ovvero l’editor del nostro personaggio (e non solo) che ci permette di creare una minifigure Lego, che diventa uno dei personaggi giocabili. Man mano che il gioco avanza, il personaggio acquisisce poteri, sblocca abilità e diventa sempre più potente. L’editor, anche se all’inizio ci sono molte opzioni bloccate, è bello corposo e sia i più piccoli (probabilmente, soprattutto loro) che i più grandicelli si possono sbizzarrire a creare il loro cattivo, con la super velocità o con la possibilità di fare salti lunghissimi, con il mantello o con una maschera bizzarra.

Ovviamente, il buon Lex in prigione non ci sta molto e, grazie alla sua assistente, fugge, iniziando a liberare gli altri supercattivi. Ma non basta, perché la Justice League, che sta per intervenire e rimettere le cose a posto, viene avvicinata da degli strani personaggi molto simili ai classici supereroi, ma in qualche modo diversi, che si fanno chiamare il Sindacato della Giustizia. Questi sono esseri arrivati da un’altra dimensione e in un lampo di luce fanno scomparire tutta la Justice League, proponendosi alla cittadinanza (di Gotham, di Metropolis, di Central City e degli altri luoghi più piccoli disponibili nel gioco) come i nuovi eroi.

Ma ovviamente non è così, questi non sono eroi buoni, sono cattivi, e molto fastidiosi per i “normali” villains DC. E quindi il nostro personaggio nuovo di zecca, Joker, Harley Quinn, Luthor e una miriade di altri cattivoni iniziano una battaglia contro il Sindacato della Giustizia, in una serie di eventi che risultano, forse proprio per il fatto che si tratta di una storia originale e ben scritta, veramente molto spassosi. Che fine hanno fatto Batman, Superman e gli altri supereroi? Qual è il vero obiettivo del Sindacato della Giustizia? Tutto ha una risposta, da scoprire progredendo nella storia principale.

Il gioco in sé, come si può immaginare, è il classico titolo Lego di Traveller’s Tales. Bisogna risolvere puzzle ambientali distruggendo costruzioni e rimontandole per creare oggetti utili, combattere i cattivoni e pigiare tanto sui tasti, in combattimenti piene di cose che si smontano. Però, al contrario di quanto avviene in altri titoli più recenti, qui ci si diverte parecchio. Sarà che c’è un personaggio tutto nostro da controllare, sarà che i cattivi, soprattutto quelli carismatici, sono più divertenti dei buoni, sarà che tra le serie TV The Flash, Arrow etc... io e il mio erede conosciamo molti più personaggi di una volta (tipo: Capitan Cold o Anti-Flash) ma Lego DC Super-Villains è una sorta di luna park di situazioni viste da personaggi che ormai conosciamo molto bene e risulta veramente molto carino.

Come sempre capita con i titoli Traveller’s Tales, almeno da qualche anno a questa parte, anche Lego DC Super-Villains gode di un’ottima localizzazione in italiano. Testi e doppiaggio sono di alto livello e la caratterizzazione dei personaggi è notevole. Ovviamente, Joker è quello che ne beneficia di più, vista l’istrionicità del personaggio, mentre il nostro antieroe è il classico avatar da videogioco, muto, che ascolta in silenzio quello che dicono gli altri.

Se siete appassionati dei giochi Lego, ma timorosi che ci si ritrovi davanti al solito tran tran targato Traveller’s Tales, direi che i dubbi si possono diradare. Lego DC Super-Villains è un ottimo esponente della serie, vario, divertente, con un numero di personaggi smisurato e con una storia che potrebbe tranquillamente avere sfogo in qualche serie TV ad alto budget. E poi, ovviamente , se avete qualcuno con cui giocarci in cooperativa, diventa ancora più spassoso.

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Ho giocato a Lego DC Super-Villains su PlayStation 4 grazie ad un codice review gentilmente inviatoci da Warner Bros. Ho concluso la storia principale in circa diciotto ore, giocando sia in solitaria che in cooperativa con l’erede, ma anche guardandolo provare da solo il gioco per capire la sua smania per i collezionabili: come sempre accade con i titoli Lego, c’è talmente tanta roba da sbloccare o scoprire che finire la main quest è veramente il minimo sindacale, soprattutto se c’è di mezzo il Sindacato della Giustizia. E OK, vado a raccogliere qualche mattoncino in più, dai. Lego DC Super-Villains è disponibile su PC, su PlayStation 4, su Switch e su Xbox One. Come al solito, se acquistate il gioco (o qualsiasi altra cosa) su Amazon passando dai seguenti link, una piccola percentuale di quello che spendete andrà a noi, senza alcun sovrapprezzo per voi. Se volete procedere su Amazon Italia dirigetevi qui, se preferite Amazon UK puntate qui.

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