Marvel Battlegrounds: Supereroi che si picchiano che manco Batman v Superman
Con il prossimo arrivo di Civil War al cinema e l’hype per gadget e giochi di supereroi in costante ascesa, Disney ha ben pensato di mettere una pezza alla mancanza di un mondo Marvel in Disney Infinity 3.0, dedicando la prima espansione 2016 in toto a Vendicatori & co., in modo che finalmente anche Iron Man, Hulkbuster e Ultron, che nell’uscita natalizia erano dei poveri senzatetto accampati nel Toy Box, potessero avere finalmente una casa. Il nuovo set di livelli si chiama Marvel Battlegrounds ed è offerto in una confezione che include anche una nuova versione, senza maschera, di Capitan America, ribattezzato per l’occasione “Primo Vendicatore”. A differenza di tutti gli altri mondi Disney Infinity che, con l’eccezione di Inside Out, sono degli open world, Marvel Battlegrounds, più che un vero e proprio mondo. rappresenta quello che in termini videoludici di solito si chiama “mod”, ovvero una nuova modalità di gioco che ricicla il gameplay del gioco originale reinterpretandolo in qualcosa di significativamente differente, in questo caso un picchiaduro ad arene che fa di giochi come Power Stone o Smash Bros., la sua esplicita fonte di ispirazione.
Anche se si presenta come un normale mondo Infinity, con un suo story mode a giocatore singolo o coop, la modalità principale di Marvel Battlegrounds è il versus, che espande il supporto multigiocatore a quattro partecipanti e offre una rosa di lottatori che comprende tutti i supereroi Marvel usciti finora su Disney Infinity, che sono più o meno una ventina. La scelta di virare verso il mondo dei picchiaduro è talmente netta da influenzare addirittura l’interazione con i pupazzetti, che per la prima volta non sono richiesti per giocare. La selezione dei personaggi avviene infatti tramite un menu che presenta tutti i supereroi inclusi nel gioco e che permette di utilizzare indiscriminatamente chiunque, con l’unica differenza che i personaggi non sbloccati tramite pupazzetto si possono scegliere solo consumando delle speciali monete, che però sono elargite abbastanza generosamente dal gioco.
Una volta scelti personaggi e arena, finalmente si inizia a giocare e Marvel Battlegrounds torna ad avvicinarsi ai precedenti mondi Infinity, in particolare dal punto di vista delle meccaniche di combattimento, che sono sostanzialmente le stesse di Disney Infinity 2.0 e 3.0. Le mosse e i poteri dei vari eroi sono stati leggermente adattati alle nuove ambientazioni di gioco più limitate (in particolare elementi come il volo e le mosse speciali), ma il “core” del combattimento è lo stesso e si basa sempre sui comandi di attacco, schivata, presa e salto. Le novità più significative sono i power disc, che adesso vanno raccolti e attivati, a mo’ di oggetti, le animazioni e lo slow motion quando viene sconfitto un nemico e la nuova telecamera fissa che, insieme alle arene distruttibili, regalano al gioco una nuova dimensione. Ma sotto sotto, il gameplay è rimasto fondamentalmente lo stesso e nella sua semplicità e nel suo essere naturalmente caciarone sposa molto bene lo stile di gioco a cui Marvel Battlegrounds si ispira. E naturalmente, in aggiunta al nuovo mondo e al nuovo Cap, Disney ha distribuito anche un nuovo set di supereroi che riproduce i personaggi di Civil War, ovvero Ant-Man, Visione e Pantera Nera, più lo Spider-Man nero, finora era esclusivo dell’edizione PS Vita.
Nel complesso, Marvel Battlegrounds è un buon prodotto, che aggiunge dei contenuti interessanti e diversi al pacchetto di Infinity 3.0. Per quanto lo scheletro del gioco rimanga sempre lo stesso, con tutti i limiti di gameplay del caso, ci sono abbastanza cose nuove per interessare i giocatori più giovani e anche quelli un po’ più grandicelli, orfani di giochi come Power Stone. Sul fronte delle critiche, la cosa che ho trovato più deludente è come è stato gestito lo story mode, che è davvero cortino e inframmezzato da caricamenti e inutili spostamenti tra i menu. Tutto considerato, sarebbe stato più carino fare uno story mode à la Street Fighter, con ministorie per ognuno dei personaggi, anche senza cutscene, solo con testi e immagini statiche. Invece abbiamo uno story mode univoco che funziona come una campagna, che ha sì una schermata finale che cambia in base al personaggio usato ma incentiva poco a rigiocare, visti soprattutto i tempi morti fra i vari incontri. Alla fin fine poco male... però, già che si sono sbattuti a metterlo... Più carucce le missioni, l’altra modalità single player/coop che funziona esattamente come lo story mode, con la differenza che va subito al sodo ed è in generale un po’ più varia.
I limiti della campagna sono comunque di un difetto minore, in un gioco come Marvel Battlegrounds, che alla fine ha la sua ragione di esistere tanto nel multiplayer quanto nel collezionismo dei bellissimi pupazzetti, visto che in entrambi questi aspetti Disney centra l’obiettivo. In conclusione, un buon picchiaduro per tutte le età, molto poco tecnico ma caciarone al punto giusto e in fondo divertente.
Ho giocato a Marvel Battlegrounds grazie a una copia del mondo di gioco gentilmente offerta da Disney. Ho finito lo story mode, provato un macello di supereroi di Disney Infinity 2.0 e 3.0 e giocato in multiplayer in due giocatori con il mio figliuolo di quattro anni. Il tutto su Wii U, anche se come sempre il nuovo mondo è compatibile con tutte le versioni del gioco. Ah, come al solito, se acquistate il gioco (o qualsiasi altra cosa) su Amazon passando dai seguenti link, una piccola percentuale di quello che spendete andrà a noi, senza alcun sovrapprezzo per voi. Se volete procedere su Amazon Italia dirigetevi qui, se preferite Amazon UK puntate qui.