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Pokémon Link: Battle! - Ne cattura più uno stilo che una Pokéball!

Pokémon Link: Battle! - Ne cattura più uno stilo che una Pokéball!

Benché ormai sia diventato (mio malgrado) l'uomo dei puzzle/party game su Outcast, devo ammettere che, spinto dall'incentivo di non avere una scadenza a breve termine per questo articolo, mi sia fatto tentare da Pokémon Link: Battle! per Nintendo 3DS unicamente perché tutto sommato non mi dispiaceva l'idea di rigiocare una variante di Panel de Pon... la tragedia, in tutto questo, è che in effetti ho fatto una "lieve" confusione con i rompicapo ispirati al mondo dei mostriciattoli tascabili Nintendo. Il gioco che avevo in mente era Pokémon Puzzle League per Nintendo 64. - "Vi odio": rivoglio i miei soldi!"

- "Ehm... non hai pagato nulla..."

- "ops.. dannatamente vero... OK, ci darò un occhiata"

Rispetto a Battle!, il Pokémon Link! uscito nell'ormai lontano 2005 sul primo Nintendo DS era un po' differente: con questo seguito, Nintendo ha cambiato ancora le carte in tavola, ideando un gioco completamente diverso sia da quello che avevo voglia di rigiocare che dal suo predecessore, ma tutto sommato mi è andata bene anche stavolta (sì, sono un uomo fortunato).

La grafica è coloratissima ma molto semplice. Le animazioni "gommose" però sono molto gradevoli

Il primo Pokémon Link!, sostanzialmente, permetteva al giocatore di spostare le tessere (rappresentate da faccette di Pokémon) muovendole in colonne orizzontali o verticali, in modo da allinearne almeno tre uguali. In Pokémon Link: Battle! il sistema è totalmente diverso: La schermata di gioco è quella inferiore, dove troviamo le solite faccette, mentre sullo schermo superiore abbiamo i Pokémon avversari (che possono attaccarci soli o in gruppo, a seconda del livello). Naturalmente, come in ogni Pokémon che si rispetti, l'obiettivo del giocatore è "acchiapparli tutti!". Per fare questo, come dicevo, abbiamo una griglia con tante faccine colorate nello schermo inferiore. Con lo stilo è possibile spostare le varie bestiole ovunque sulla griglia, in modo da allineare da tre a sei Pokémon uguali. Ogni volta che faremo questo, il Pokémon che abbiamo allineato attaccherà quello avversario arrecandogli danni più o meno gravi in base naturalmente al numero di mostri allineati e anche dalla categoria di appartenenza. Infatti, come tutti sanno, i Pokémon possono essere di vari tipi: d'acqua, di fuoco, elettrici, ecc. Ognuno di loro ha un elemento specifico ed è più vulnerabile al suo opposto anche in Pokémon Link: Battle!. Inoltre, se si riesce a piazzare una combo allineando consecutivamente quattro Pokémon e, immediatamente dopo, almeno altri tre, si attiverà il Link Time. A questo punto, per un periodo limitato, è possibile combinare due mostri alla volta (invece dei soliti tre) e, se si è molto veloci e fortunati, in questo modo si può arrivare a svuotare completamente l'area di gioco. Se si riesce a farlo, la griglia si riempirà nuovamente, dandoci la possibilità di proseguire la combo. Sconfiggendo i vari avversari proposti, naturalmente questi verranno catturati e andranno a far parte del nostro Pokédex, che non ha solo una funzione collezionistica, ma anche pratica: è infatti possibile selezionare tre Pokémon in nostro possesso, in modo da sfruttare le loro abilità e il loro elemento specifico per avvantaggiarci contro i vari avversari che ci troveremo davanti. Com'è ovvio, il buon esito di un incontro ci permetterà di proseguire nel gioco sbloccando gli stage successivi.

Il livello di difficoltà risulta un po' altalenante, saltando da partite piuttosto rilassanti a momenti di odio feroce, ma questo può dipendere anche da una cattiva strategia adottata dal giocatore, o dall'Intercity in cui state giocando, che ha appena accumulato un inspiegabile ritardo di 20 minuti. Se c'è infatti un grosso merito che è doveroso riconoscere a Genius Sorority, sviluppatori del gioco e responsabili anche del primo capitolo, è quello di aver concepito un puzzle game assolutamente non banale e dal gameplay insospettabilmente profondo: impresa lodevole, considerando che si tratta di uno spin-off di Pokémon e, quindi, qualcosa che piuttosto ingiustamente si tende ad associare ai bambini.

Ecco il nostro pokédex!

Molti dei pargoli di un tempo, però, sono gli hardcore gamer di oggi (non guardate me, io ero già grandicello allora), ed è quindi giusto trattarli con rispetto. Anche per questo, la longevità si assesta su ottimi standard, non fosse altro che per la quantità smodata di bestiole da catturare (ben 718), che comprendono tutte le specie di Pokémon conosciute dall'uomo, compresi quelli delle ultime uscite per 3DS.

Grazie a un prezzo onesto, una signora longevità, un sistema di gioco profondo e una comunque doverosa modalità multiplayer locale, Pokémon Link: Battle! si rivela un titolo tutt'altro che banale, confermando la regola secondo cui spin-off non è sempre sinonimo di titolo di secondo piano. Il consiglio è sempre il solito: se vi piace il genere, cercate di darci un 'occhiata, che vi piacciano i Pokémon o meno.

Ho giocato a Pokémon Link: Battle! scaricandolo dall'eShop grazie a un codice fornito da Nintendo. Ci ho fatto qualche viaggio in treno Genova/Milano - Milano/Genova e il tempo mi è volato, ma non ho mai mancato di scendere alla stazione giusta per distrazione: Voi saprete fare altrettanto? Ve lo auguro.

Voto: 7,5

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