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Solo gli amanti sopravvivono: anche i vampiri cadono in depressione

Solo gli amanti sopravvivono: anche i vampiri cadono in depressione

Ho guardato buona parte dei film sui vampiri realizzati fino ad oggi, e se mi chiedessero di stilare un elenco dei tratti distintivi del vampiro cinematografico medio, direi che generalmente viene rappresentato come un personaggio affascinante e dallo sguardo magnetico, con una forza fisica smisurata e, soprattutto – data la sua natura demoniaca di fondo – senza alcun sentimento e nessuna pietà per gli esseri umani, visti solo come delle creature di cui cibarsi. Mi vengono in mente, tanto per fare un esempio, Deacon Frost di Blade e Selene di Underworld. Nella maggior parte dei casi, il vampiro cinematografico è protagonista (o antagonista) di pellicole d’azione in salsa horror, in cui deve vedersela con un avversario che vuole mettergli i bastoni fra le ruote e che, soprattutto, cerca di eliminarlo, come “il diurno” Blade, Van Helsing, o il pittoresco Jack Crow di Vampires.

In Solo gli amanti sopravvivono, film del 2013 scritto e diretto dal maestro del cinema indipendente Jim Jarmusch, non c’è nulla di tutto questo.

Adam è un vampiro, musicista underground, che vive isolato in una vecchia casa fatiscente nella periferia di Detroit. Dorme di giorno e non esce quasi mai la notte, se non per procurarsi regolarmente delle scorte di sangue umano da un dottore corrotto. Per ogni altra necessità, si serve di Ian, una sorta di uomo di fiducia che dietro cospicue somme di denaro gli procura qualsiasi cosa gli serva, soprattutto vecchi e rari strumenti musicali. Adam ha una moglie, Eve, che vive a Tangeri, cara amica del drammaturgo Christopher Marlowe, anche lui vampiro, che le procura sangue umano. Percependo che Adam ha qualcosa che non va, Eve lascia Tangeri e lo raggiunge a Detroit volando in aereo di notte. Adam e Eve stanno insieme da moltissimo tempo (e non potrebbe essere altrimenti, vista la loro immortalità), hanno vissuto i principali eventi storici, hanno viaggiato per tutto il mondo vivendo nelle principali città europee. Sono colti (lui, in qualità di musicista, è cultore della musica d’autore e lei ha letto centinaia di libri in tutte le lingue del mondo, compreso l’arabo e il cinese). Hanno rinunciato entrambi a bere il sangue umano mordendo gli umani, in segno di rispetto nei confronti della vita, e il loro legame è intenso e profondo, basato sulla devozione reciproca, come se fossero due pezzi di un puzzle che si incastrano perfettamente. Eppure, nonostante tutto, sono profondamente diversi. Se Eve ha ancora entusiasmo e curiosità nei confronti del mondo e della vita, soprattutto nei confronti delle piccole cose, Adam è diventato quasi apatico: detesta gli umani (che lui chiama “zombi”), a suo dire responsabili della decadenza della società e del mondo che sono stati incapaci di proteggere e preservare, e non ha alcun contatto con altri suoi simili. Sembra avere una forte malinconia nei confronti del passato, ricordando spesso uomini di scienza come Leonardo, Macchiavelli e Tesla, a suo dire ingiustamente incompresi nella loro genialità. Una vera e propria forma di depressione, che lo porta a pensare concretamente al suicidio. Eve, una volta scoperte le sue intenzioni, lo dissuade dal compiere il gesto, ma l’apparente ritrovata tranquillità della coppia è messa a dura prova dall’arrivo della cognata Ava, sorella di Eve, folle e irruenta, che spingerà la coppia, dopo una serie di eventi, a tornare insieme a Tangeri, e successivamente costretti a bere del sangue da una coppia di amanti per poter sopravvivere, per poi trasformarli in due vampiri come loro.

Solo gli amanti sopravvivono è un film complesso e molto particolare. Non è un film di vampiri convenzionale, è un film drammatico e sentimentale allo stesso tempo. La natura di vampiri dei protagonisti rimane sullo sfondo, e a parte l’uscire di notte, cibarsi di sangue umano e la vulnerabilità al legno (Adam per suicidarsi voleva spararsi un colpo al cuore con un proiettile di legno), non vengono menzionati gli altri tratti distintivi tipici delle creature, così come molti loro aspetti rimangono un mistero: dalla loro età effettiva a come si procurano il denaro e, soprattutto, se siano vampiri trasformati dopo essere stati morsi da un loro simile o se siano effettivamente nati vampiri. Si tratta di una pellicola che parla soprattutto di sentimenti: l’amore fra i due protagonisti è percepibile soprattutto nei gesti e negli sguardi, così come il disprezzo e la sofferenza di Adam nei confronti di una vita che non gli offre più nulla e di un mondo che vede in continuo decadimento a causa degli “zombie” che non hanno fatto altro che trascinarlo in una sorta di buco nero senza fondo e senza possibilità di risalita. Adam sembra proprio uno di quegli anziani (e in effetti lo è, al di là dell’eterna giovinezza conferita dal suo status di vampiro) che vedono il mondo mutare nel corso degli anni e non ne accettano il cambiamento, rimpiangendo il passato e quanto si stesse meglio prima. Un film intimista, cupo, desolato, malinconico, che possiede le principali caratteristiche delle opere del regista: persone che vivono isolate e ai margini della società, disilluse dal mito del sogno americano, con i luoghi che rappresentano il loro stato d’animo, come fanno Adam e Eve viaggiando in macchina di notte, con case tutte uguali a loro, nel pieno del silenzio e della desolazione tipica di quel momento della giornata.

In Solo gli amanti sopravvivono non mancano tutta una serie di riferimenti legati alla letteratura e alla religione: a partire dei nomi dei protagonisti, chiaramente legati al mito biblico di Adamo ed Eva (a sottolineare il loro amore primordiale e un legame praticamente eterno), fino al personaggio di Marlowe, drammaturgo inglese realmente esistito (Adam, in una scena in cui si reca in ospedale per procurarsi le scorte di sangue, indossa un camice bianco con una targhetta recante il nome “Dr. Faust”, riferimento all’opera La tragica storia del Dr. Faust, dello stesso Marlowe).

Il finale è perfettamente in linea con il tono cupo, deprimente e intimista del film: Adam e Eve, dopo aver vagato per le strade di Tangeri in cerca di qualcuno che possa procurargli del sangue umano, non hanno altra scelta che quella di “nutrirsi” di una coppia di amanti, come loro, a cui in cambio doneranno la vita eterna trasformandoli in vampiri, come se fosse una sorta di “passaggio di testimone” dopo essersi arresi e aver ceduto alla loro moralità, come se entrassero a far parte degli “zombi” che tanto disprezzano.

Solo gli amanti sopravvivono è un film passato praticamente in sordina qui in Italia all’epoca, ma che può facilmente essere scoperto ed apprezzato grazie alle piattaforme di streaming. È disponibile su Now e Prime Video.

P.S.
per farvi capire quanto sia effettivamente deprimente questo film, vi invito ad ascoltare il brano The Taste of Blood, facente parte della colonna sonora, che nella pellicola viene presentato come una delle composizioni di Adam.

Questo articolo fa parte della Cover Story dedicata ai vampiri, che trovate riassunta a questo indirizzo.

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