Febbraio 2000: Picchiaduro improbabili, porcospini portatili, taxi casalinghi, Nemesis, The Sims... | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Febbraio 2000 è il mese che vede arrivare in Europa Sonic the Hedgehog Pocket Adventure per Neo Geo Pocket Color. E sì, lo so, fa un po' strano pensare ad uscite ufficiali europee per i giochi del Neo Geo Pocket Color ma, oh, erano matti, ce l'avevano portato. Il gioco, comunque, è ampiamente basato su Sonic the Hedgehog 2, da cui recupera ambientazioni e buona parte del gameplay, anche se va poi a pescare in abbondanza anche da altri episodi, per creare un bel frullatone. Sonic the Hedgehog Pocket Adventure viene accolto favorevolmente dalla stampa, per la precisione con cui conserva lo spirito della serie e ne mantiene i picchi di velocità, al punto che verrà considerato fra i migliori giochi per la piattaforma, a livello di killer application. Alcuni membri chiave del team di sviluppo lasceranno poi SNK per fondare Dimps, che si occuperà della serie Sonic Advance e di altre incarnazioni portatili del porcospino Sega.
Il 4 febbraio si manifesta invece The Sims, nuova creazione del genio di Will Wright che sposta lo zoom cittadino dal ruolo di sindaco a quello di divinità personale, impegnata a gestire la vita quotidiana delle sue creature. Si tratta di un vero e proprio sandbox, con a disposizione editor potenti e semplici, tramite cui creare personaggi, arredare case, assegnare caratteristiche, e un complesso sistema di vita virtuale, che permette di seguire il privato e il pubblico dei vari ominidi con grande libertà, fra chi si dedica a fare l’interior designer, chi insegue carriere e chi massacra i suoi sim all’insegna del sadismo. Il successo è istantaneo e mostruoso, capace di frantumare i primati di vendite su PC stabiliti da giochi come Myst e Starcraft, e ne nasce una serie composta da valanghe di espansioni, seguiti, conversioni su altre piattaforme, capace di vendere complessivamente oltre duecento milioni di copie. Fun fact: fu uno dei primi giochi che recensii per PCZeta.
Quattro giorni dopo, arriva sulle PlayStation europee Ehrgeiz o, se preferite, Ehrgeiz: God Bless the Ring, un picchiaduro a incontri sviluppato da Dream Factory. Pubblicato in sala giochi da Namco, il gioco giunge sulla console Sony grazie a Square, del resto coinvolta fin dall'inizio nell'inclusione di alcuni personaggi da Final Fantasy VII, tra l'altro aumentati di numero nella conversione. Al di là del roster, il gioco si distingue anche per un sistema di combattimento più da wrestling che da picchiaduro tradizionale, del resto largamente ispirato alla serie Tobal, sempre di Dream Factory. Il gioco viene accolto con moderato entusiasmo ma questo non impedirà a Square di continuare a pasticciare col genere.
Il 18 febbraio 2000 arriva invece in Europa Resident Evil 3: Nemesis, nuovo capitolo della saga horror targata Capcom che ci riporta a Raccoon City ma questa volta ci fa girare davvero per le sue strade. Il gioco recupera dal precedente episodio l'idea del colosso che ti tormenta e la eleva a sistema, proponendo con Nemesis uno fra gli antagonisti più memorabili della serie. Pur criticato per la scarsa longevità, Resident Evil 3 raggiunge vette estetiche notevoli e introduce qualche novità interessante, come la schivata e la rotazione immediata di 180 gradi, ignorando però altre idee presenti nel semi-contemporaneo Resident Evil: Code Veronica. Convertito su ogni sistema possibile e immaginabile e omaggiato dal secondo film, Resident Evil 3 tornerà nel 2020 con un remake sul modello di quello già visto per Resident Evil 2.
Circa una settimana dopo, si manifesta sui PC europei Delta Force 2, secondo episodio della trilogia targata NovaLogic che propone un'impostazione da FPS tattico, in enormi ambientazioni esterne e con grande enfasi posta sul realismo. Il gioco si appoggia sul motore grafico Voxel Space, già utilizzato nel primo episodio e soprattutto nella mitica serie Comanche, che sfrutta il sistema dei voxel per mostrare a schermo i suoi ambienti e, in questa versione aggiornata, supporta l'uso di voxel "allungati" per simulare l'erba alta, nascondiglio fondamentale durante la pugna. Il gioco viene abbastanza malmenato dalla critica ma riscuote un buon successo, meritandosi quindi un terzo episodio qualche anno dopo.
Lo stesso giorno vede l'arrivo sui Dreamcast europei di un gioco ben più allegro e semplice, anche se pure lui non particolarmente interessato a farci rilassare. Crazy Taxi, nella sua versione casalinga, porta in dote qualche opzione e modalità extra, per garantire una sostanza non scontata, date le origini arcade, e il gioco viene comunque criticato per la sua esilità, nonostante le lodi alla conversione e al gameplay brillante. Questo non gli impedisce di assestarsi come uno fra i titoli più venduti per la console Sega, il secondo in assoluto sul mercato americano. Dopo l'abbandono dell'hardware da parte del produttore giapponese, verrà convertito su tutte le piattaforme possibili e immaginabili.
Chiudiamo con un'altra uscita del 25 febbraio, tornando su PC e su un genere all'epoca ancora intimamente legato alla piattaforma. Nox si propone come variante sul modello da gioco di ruolo action definito da Diablo, proponendoci quindi tonnellate di dungeon da esplorare e una corposa componente multiplayer. Fra le sue caratteristiche più interessanti c'è la possibilità di piazzare trappole, ben congegnata e sviluppata. Il gioco viene accolto favorevolmente dalla critica e riscuote un buon successo, giustificando anche l'uscita di un'espansione gratuita. Il previsto seguito, però, cade nell'oblio quando i diritti sul marchio scivolano dalle mani di Westwood Studios a quelle di Electronic Arts. Fun fact: fu un altro dei primi giochi che recensii per PCZeta.