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Vitoiuvara e la VR #5

Vitoiuvara e la VR #5

Questa è una rubrica sulla realtà virtuale. Su tutta la realtà virtuale, non solo quella videogiocosa. E non storcete il naso, giuro che proverò a ficcarvela in gola con la forza se non fate almeno lo sforzo di interessarvi almeno un pochino a questa ormai bistrattata tecnologia. Di tutta la VR, dicevo, perché è mia ferma convinzione che il suo più grosso potenziale non sia da ricercarsi in ambito ludico ma in tutta una serie di applicazioni che prima o poi cambieranno il nostro mondo, pure il vostro.

Superhot VR

Vabbé, me lo sono scordato, Superhot VR, adesso non fatene un dramma. Non avendo trovato il gioco originale così stupefacente, a dire il vero, c’ho messo molto pure per decidermi a giocarci. E invece si tratta di un’esperienza completamente diversa, seppur con meccaniche in effetti identiche. Indossato il caschetto, Superhot diventa qualcosa di fisico, di tattile, un gioco in cui il proprio corpo è assolutamente protagonista e i controller diventano improvvisamente vecchi, superati e inefficaci. La scelta di ammucchiare i livelli a gruppi l’ho trovata infelice, però: troppo faticoso dover ripetere tante volte gli stessi livelli. Ma quando vi ricapita di essere voi stessi il videogioco?

Superhot VR su Oculus
Superhot VR
su PSVR
Superhot VR
su Steam
Superhot VR
su Vive

Smithsonian Journeys: Venice

Chi non ha mai sognato di passare un week-end romantico a Venezia? Ecco, la VR è ottima… ma mica fa i miracoli, a Venezia vi ci porta col vecchio. Tale Kenneth R. Bartlett vi accompagna per la città, mostrandovi a 360° alcuni fra i luoghi più caratteristici di Venezia. I filmati non sono neanche terribili (risoluzione a parte, ovviamente) ma le proporzioni con gli esseri umani sono un po’ sballate e rovinano in parte l’esperienza. Bene come esperimento, me ne aspetto molti del genere in futuro, ma è decisamente ancora troppo presto.

Smithsonian Journeys: Venice su Oculus

I Expect You to Die

Acclamato da critica e pubblico (e, con “pubblico”, intendo quelle tre o quattro persone che ci hanno giocato), I Expect You To Die è riuscito a farmi davvero innervosire. L’idea è semplice: in ogni livello, il cattivone di turno vi ha imprigionato in qualche buco di trappola e voi dovete fare il possibile per uscirne vivi, sfruttando i pochi mezzi a vostra disposizione. L’atmosfera da film di James Bond rende tutto ancora più gradevole ma presto il gioco si trasforma in un frustrante trial and error, che vi costringe a ricominciare tutto il livello ogni qualvolta non sapete come procedere. Peccato davvero, perché gli enigmi sono interessanti e l’inserimento di qualche salvataggio intermedio non lo avrebbe comunque facilitato troppo.

I Expect You to Die su Oculus
I Expect You to Die
su PSVR
I Expect You to Die
su Steam

Rush

Il bello della VR è che puoi imbatterti all’improvviso in qualche gioco interessante senza averne mai sentito parlare prima. È come tornare indietro nel tempo a prima di internet e dei mille siti super informati. Il brutto della VR è che l’acquisto compulsivo è ancora oggi una pratica rischiosa. Ho acquistato Rush pensando che nulla potesse andare storto, in un gioco di tute alari in VR, e invece mi sono annoiato prestissimo. Gli manca la sensazione di velocità, il senso di vertigine, somiglia più a una simulazione di Spyro in prima persona. Qualche dubbio anche sui controlli, per niente precisi. Insomma, fail, per me.

Rush su Oculus
Rush
su PSVR

Corvo: La Leggenda

Creato dal regista di Madacascar e interpretato, tra gli altri, da John Legend e Oprah Winfrey, Corvo: La leggenda è davvero un prodotto sorprendente. Prendendo spunto da una storia dei nativi americani, una fiaba vecchio stile su come il corvo è diventato quello che è, si mette in scena un corto di altissimo livello (animato e recitato sicuramente meglio di tanta zozzeria che si vede al cinema), in cui la VR viene sfruttata al massimo, con inquadrature pensate allo scopo. Lo spettatore è anche costretto a muoversi alla ricerca della scena e a partecipare direttamente, seppur in qualche sporadica occasione con risultati non sempre eccezionali, ma nel complesso il pacchetto è di quelli memorabili e infatti se ne sono accorti anche a Venezia. Un corto che dimostra come non ci si possa fermare proprio adesso.

Corvo: La leggenda su Oculus
Corvo: La leggenda
su PSVR

Racconti dall’ospizio #206 - Abbiamo bisogno di più Twisted Metal

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Vane, l'uccello che girava le viti del tempo

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