Cinquepercinque #22 – Waiting for E3 2016
Cinque domande per cinque persone, con risposte un po' a caso. Perché a noi di Outcast gli argomenti forti piace affrontarli così: facendo un gran casino.
Ed eccoci qua, puntuali come la morte, le tasse, i leak pre-fiera e la noia delle conferenze terze parti, pronti a farci le domande e risponderci da soli, come gli psicopatici che siamo. Chiaramente, si parla di E3 2016.
Buona lettura!
Un anno dopo quel tripudio di miccette fatto di Final Fantasy VII, The Last Guardian e Shenmue III, Sony si ritrova a fare l'elicottero col pene dall'alto della sua manifesta superiorità. Cosa ti aspetti dall'E3 di Andrew House e soci?
Lorenzo "Fotone" Antonelli, Frechete: Mi aspetto tanto, forza PlayStation, sempre!!! Certo, c’è comunque quel neo di PS4.5 NEO: consiglio una mappatura, col melanoma non si scherza. Most Wanted: The Last Guardian (ma quindi esiste davvero?), No Man’s Sky e almeno tre nuove IP fregne, tipo un racing game tipo Automodellista, tipo Half-Life 3, tipo Kojima Simulator.
Alessandro “Alez” Martini, ama l'E3 come un calcio nelle palle: More of the same. Del resto non è che i primi tre anni di PS4 abbiano segnato nuovi record per l'innovazione, quando buona parte dei titoli usciti è formata da remaster PS3 o seguiti. Ciò non vuol dire che non ci sarà l'annuncio di qualche esclusiva, ma roba rivoluzionaria (grafica a parte) all'orizzonte non ne vedo.
Andrea "giopep" Maderna, pensava che no e invece sì: Butto lì una teoria ridicola da cospirazionisti della domenica a cui ovviamente non credo, ma che m'è appena venuta in mente e mi fa abbastanza ridere: Sony sa che questa volta, con la storia di Neo, è in prima linea nel campionato degli annunci che fanno incazzare l'internet. È per questo che da praticamente quattro anni si è messa a sparare una serie di mosse tutte finalizzate a far contenti i fan col moccio al naso, è per questo che nel 2015 ci ha regalato un E3 chiaramente pensato in sola ottica Social Network, è per questo che ha puntato sulla realtà virtuale, nerdata talmente di nicchia che perfino i nerd di internet non sono tutti convinti, è per questo che era pure lei convintissima di passare al digital only ma all'ultimo ha fatto dietro front, buttandola al culo a Microsoft e giocandosi pure la carta delle trollate in video. Voleva accumulare fiducia e benevolenza, l'ha fatto, ora può sparare la cannonata. L'ho detto che era ridicola, no?
Francesco "Link" Fossetti, percepisce la magia: Considerando che i pre-ordini di PlayStation VR sono fermi e che l'idea del reparto marketing è quella di “venderlo principalmente a quelle fasce d'utenza che hanno già acquistato PlayStation Camera e PlayStation Move” (e questa informazione riservatissima dovrebbe farvi capire qualcosa di più sulle prospettive della realtà virtuale made in Sony), e mettendo in conto che forse PlayStation NEO potrebbe stare più a suo agio in altre occasioni (una conferenza a Colonia o Parigi, con rischio shitstorm un po' più contenuto), direi che anche quest'anno si concentreranno sul software. Torneremo su The Last Guardian, Horizon, GT Sport, ma anche un paio di titoloni in uscita nel 2022 potrebbero spuntare fuori. Praticamente data per certa la partecipazione accorata delle terze parti, soprattutto di quelle giapponesi: quale palco migliore per Resident Evil 7?
Davide "dave182" Moretto, non percepisce la magia: Il problema di Sony è che di tutta quell'esplosione di miccette ad oggi non si è visto ancora nulla di concreto. Forse qualcosa sul fronte The Last Guardian si sta muovendo, viste le copertine di riviste e servizi esclusivi di qualche grosso sito, ma tutte le cose superbellissime promesse ad oggi sono ancora lì, nel limbo dei sogni. Da Sony mi aspetto date, date che vengano rispettate. Non vedo sinceramente all'orizzonte qualcosa che possa far fare gli urletti alla platea come l'anno scorso. Credo che alla fine l'E3 di Sony sarà molto VRcentrico.
Xbox One vale ancora tanto oro quanto pesa la polvere accumulata in questi mesi? Microsoft cercherà di farci ricordare della sua esistenza o ormai siamo destinati a un mondo di Game for Windows 2.0 e Hololens a tutta manetta?
Lorenzo "Fotone" Antonelli, Frechete: Un mondo di Games for Windows 2.0 e Hololens a tutta manetta, semplicemente, è secondo me un mondo distopico, un mondo in cui vorrei non mettere mai piede. Non dico di preferire il suicido, un coma farmaco-indotto o la morte assistita… anzi, sì, uccidetemi. Purtroppo, visto il lento e inesorabile processo di virtualizzazione a cui stiamo assistendo, l’unica soluzione è rifugiarsi a casa di Kenobit, mangiando prelibatezze homemade, abbracciando fortissimo la cultura 8-bit e giocando tutto il giorno con il cabinatone di Out-Run. Fabio, sto arrivando!
Alessandro “Alez” Martini, ama l'E3 come un calcio nelle palle: Col fatto che sempre meno gente gioca su console, non c'è più spazio per tanti sistemi e Xbox One sembra una delle prime “vittime”, a meno che arrivi qualche improbabile killer app. Quantum Break non è riuscito a esserlo e il divario con Sony non sembra lasciare molto spazio per un vero e proprio recupero. Vai di Hololens e Windows, quindi, aggiornamenti permettendo :-)
Andrea "giopep" Maderna, pensava che no e invece sì: A me, guarda, Xbox One piace tantissimo, perché tutte le sue esclusive si dividono fra giochi che non mi interessano e giochi che escono anche su PC. Quindi non ho proprio nulla di negativo da dire al riguardo.
Francesco "Link" Fossetti, percepisce la magia: Hololens direi proprio di no, ma Windows 10 che fagocita il brand Xbox mi sembra inevitabile. La cosa che mi lascia abbastanza dubbioso è che non sono sicuro che Microsoft abbia capito che c'è qualcosa che non va. Non tanto nella convergenza, ma nelle modalità con cui la piattaforma di distribuzione si presenta: usabilità, ottimizzazioni, costi: #TuttoMale. Però, ecco, se dopo l'epic fail di Games For Windows torni con un sistema sostanzialmente identico, vuol dire che c'è qualche problema alla base.
Comunque, a livello di software non saprei proprio cosa aspettarmi (se non che il nuovo Crackdown sarà terribile). Confido nelle magliette di Phil.
Davide "dave182" Moretto, non percepisce la magia: Con PS4 Neo ai blocchi di partenza, Microsoft probabilmente si butterà sul presentare qualcosa di nuovo, un hardware più potente per prendere d'anticipo la concorrenza. Tutto questo, però, può portare al "colpaccio" di avere un vantaggio tecnologico sulla concorrenza da qui ai prossimi anni, oppure alla pernacchia tombale su una console (e su un progetto) su cui Microsoft non ha mai creduto fino in fondo, dall'always online all'ecosistema con Windows 10. Probabilmente il futuro di Xbox è nell'integrazione totale con Windows, rendendolo di fatto un sistema da gioco "depotenziato", che i clienti possono scegliere al posto del PC ninja.
Parliamo di Nintendo, dai. Semplicemente: perché? Perché non presentare la nuova console? Perché portare solo Zelda, per altro avendo già detto che sarà cross platform? Ma soprattutto, perché dire che NX non sostituirà Wii U? Perché? Perché nessuno pensa ai bambini?
Lorenzo "Fotone" Antonelli, Frechete: Perché fanno bene. Mica è obbligatorio presentarla. Del resto fanno il cazzo che gli pare, sono giapponesi, sono Nintendo(si), l’ultimo baluardo di spasso e innocenza, prima che il baratro oscuro della VR inghiotta tutto. Porteranno solamente Zelda, probabilmente, per accontentare le orde di bambocci in fiera, che vorranno pur giocare con qualcosa, insozzando i pad con le loro manacce luride e appiccicose. NX, effettivamente, non sostituirà Wii U, perché Wii U, di fatto, non è mai esistita. I bambini dovrebbero tornare a fare i bambini.
Alessandro “Alez” Martini, ama l'E3 come un calcio nelle palle: Perché i bambini giocano a GTA e se ne strafottono di Nintendo. A parte le battute, sembra che la casa di Mario non sappia quali pesci pigliare, avviando da una parte (e con successo) la produzione su smartphone e dall'altra annunciando una nuova console che molti danno già per spacciata. Della serie “Ti lascio ma ma ogni tanto sentiamoci”.
Andrea "giopep" Maderna, pensava che no e invece sì: Perché come al solito si fanno i cazzi loro. A volte paga, a volte no. Speriamo che stavolta vada malissimo, ché le loro console c'hanno troppe esclusive serie e va sempre a finire che tocca comprarle.
Francesco "Link" Fossetti, percepisce la magia: E se invece la strategia di Nintendo fosse assennata? L'E3 è un contesto in cui bisogna sempre lottare per la visibilità, che viene giocoforza condivisa con un sacco di altri publisher. Per questo EA si è addirittura fatta un evento tutto suo, con blackjack e squillo di lusso. Ora, è vero che solitamente per gli hardware manufacturer le cose funzionano un po' diversamente, ma Nintendo è in una situazione particolare e potrebbe faticare a ritagliarsi uno spazio di comunicazione: sicuramente non ha più il “magnetismo” che ai tempi di Wii le ha permesso di attirare il consesso della stampa generalista e monopolizzare le chiacchiere dei forum. Ancora: i Giapponesi non è che siano proprio a loro agio coi tempi stretti di una conferenza in cui bisognerebbe presentare sia il nuovo hardware che il software. Basta vedere il disastro che hanno fatto con Wii U, una conferenza in cui non hanno parlato della console se non di striscio, facendo una gran confusione. Insomma: capiteli. Si prenderanno i loro tempi e ci proveranno a modo loro, ci sta. Incomprensibile è la scelta di saltare il Natale, io non so che gli prende.
Davide "dave182" Moretto, non percepisce la magia: Nintendo sembra caduta in un caos senza fine. La scomparsa di Satoru Iwata pare non essere stata ancora del tutto somatizzata e la società pare, almeno questo è quello che percepisco io, in un momento di confusione. Il problema è che con questo atteggiamento anche i più granitici fan della casa di Kyoto si stanno allontanando (eccomi, sono uno di loro) e gli investimenti per recuperarli tendono a diventare sempre più importanti. La cosa che può salvare la baracca è che lo Zelda che verrà presentato al'E3 sia così incredibile che si scateni un hype furibondo. Incrocio le dita.
EA, Ubisoft, Bethesda, gli schizzati indie nei parcheggi e tutti gli altri: cosa vi aspettate dai vari publisher, considerando anche che per la prima volta in dieci anni rischiamo seriamente di non sentir parlare di un Assassin's Creed? Botti o mediocrità? Hamburger o hot dog? Ketchup o maionese?
Lorenzo "Fotone" Antonelli, Frechete: Non sentir parlare di Assassin’s Creed, sinceramente, è un bene, un grosso sospiro di sollievo. Ultimamente sono in fase hot dog con senape, ma un buon avocado-burger non si rifiuta mai.
Alessandro “Alez” Martini, ama l'E3 come un calcio nelle palle: FIFA, Call of Duty e compagnia ci saranno comunque, quindi non vedo il problema: l'intero settore poggia sui seguiti e dai seguiti verrà affondato (/nostradaleZ). Si spera in qualche improbabile botto firmato Bethesda o più probabilmente qualche Indie che, non avendo nulla da perdere, andrà contro le convenzioni.
Andrea "giopep" Maderna, pensava che no e invece sì: Bethesda mi fa Dishonored 2, quindi voglio bene a Bethesda. Anche se in realtà avrei preferito vedere gli autori di Dishonored 2 al lavoro su qualcosa che non fosse Dishonored 2, quindi Bethesda mi sta sulle palle. Boh, non lo so, viva Dishonored, viva il gheimplei.
Francesco "Link" Fossetti, percepisce la magia: Io sono ottimista e mi aspetto un numero discreto di nuove IP, e la prosecuzione della strategia virtuosa di gestione dei quasi-indie che a Ubisoft ha fruttato molto qualche anno fa e che adesso sembra far gola a quasi tutti i grandi publisher. Le serie grosse grosse grosse stanno un po' arrancando e c'è il margine per rischiare qualcosa, lanciarne di nuove o rilanciare quelle che sono sparite prematuramente.
La base installata delle console è finalmente appetibile e insomma questo è l'anno giusto per tornare ad innamorarsi del mercato anche se siete nel gruppo dei Videogiocatori Figueiri.
Davide "dave182" Moretto, non percepisce la magia: Lo so, sono negativo, sarà l'età, sarà che sto perdendo la fede, ma mi aspetto il riciclo del riciclo. sarebbe una enorme sorpresa se saltasse fuori qualche IP nuova, ma il mio timore è remastered ancora a profusione e sequel di sequel. L'unica vera speranza sono gli indie, che alla fine hanno movimentato questi ultimi dodici mesi in maniera molto superiore ai grandi studi. OK, e poi voglio Quake con la stessa verve messa in Wolfestein: The New Order e DOOM.
La domanda metafisica per chiudere in bellezza: dove sta andando il videogioco, ora che non possiamo più sperare nell'annuncio a sorpresa di The Last Guardian? Dov'è finita la magia?
Lorenzo "Fotone" Antonelli, Frechete: Ma se il medium videoludico, ormai, sembra ragionare solamente in termini di che cosa potrebbe rendere più scomodo o imbarazzante l'utilizzo di un videogioco, sarebbe ora di domandarci, piuttosto, che cosa potrebbe rendere quel videogioco ancora più DIVERTENTE. La magia è ancora dentro di noi, ma è dal 1997 che non si fa più vedere. A quest’ora avrà già raggiunto l’intestino retto, attenzione!
Alessandro “Alez” Martini, ama l'E3 come un calcio nelle palle: I videogame sono più che mai massificati e onnipresenti, in parte grazie a o per colpa del fenomeno smarphone. Ovvero: tutti giocano, a nessuno frega una mazza dei contenuti. Da qui la sempre minore importanza dei titoli single-player o, se vogliamo, dei giochi basati su trama e personaggi. La “magia” intesa come messaggio, atmosfera, carattere sarà sempre più rara semplicemente perché, ormai, non vende.
Andrea "giopep" Maderna, pensava che no e invece sì: Tanto The Last Guardian farà cacare.
Francesco "Link" Fossetti, percepisce la magia: Ma come?!? E io che volevo scommettere i soldi di Zave. Comunque, oh, per me la magia non è mai finita. Ho sempre giocato con voracità ad un sacco di robe che mi hanno dato un sacco di emozioni. Soprattutto ultimamente, penso che il mercato stia trovando il giusto equilibrio fra l'urgenza di fare cash-in e la voglia di sperimentare. Mi piacciono i titoli ad alto budget ed il loro modo di raccontarsi, mi piacciono le produzioni microscopiche e sono contento che in qualche modo abbiano visibilità presso le fasce di pubblico a cui vogliono parlare. Sono contento che almeno concettualmente si stia pensando ad un sistema per superare le contraddizioni del modello di sviluppo e produzione delle console, mi fa piacere che Gamestop stia cercando un futuro nel publishing, intuendo che per quel tipo di distribuzione futuro non ci sarà. Insomma: secondo me va davvero tutto bene.
Davide "dave182" Moretto, non percepisce la magia: Il futuro del videogioco mi sembra ad un bivio veramente importante. Da una parte c'è la strada dei sequel, delle edizioni remastered, che OK, vanno bene, molti probabilmente potranno giocare agli Arkham perduti, ma è una strada che non porta nulla di nuovo. Dall'altra c'è la voglia di rischiare, di creare qualcosa di nuovo. Ed è qui secondo me, certo con tutti i rischi immaginabili, che il settore deve andare per porre le basi per un futuro come si deve. Sarà la VR a salvare il videogioco? Non credo, non lo so, ma se uno come me non ha ancora acquistato Uncharted 4 per buttarsi nel sangue a fiotti di DOOM, un motivo pur ci sarà.