Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari. Hershel, dove sei?
Il Professor Hershel Layton, arguto gentiluomo londinese appassionato di enigmi, è misteriosamente scomparso. Già questo basterebbe a gettare i suoi fan più accaniti nella profonda disperazione. Ad aggravare la situazione arriva Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari, spin-coso decisamente poco riuscito della serie di Level-5.
Katrielle (brillante figlia del Professore, a tratti un po’ saccentella) è decisa a ritrovare suo padre e per farlo apre un’agenzia investigativa a Londra. Con l’aiuto di Ben, assistente segretamente – ma neanche tanto – innamorato, e di un corpulento basset-hound parlante colpito da amnesia retrograda, ribattezzato per l’occasione Sherl O.C. Kholmes, la giovane investigatrice gira per le strade di Londra – a piedi, in tram o in bicicletta - a caccia di indizi utili ed enigmi da risolvere.
L’assenza del Professore - e della sua rispettabilissima ed altissima tuba - è palpabile. Il nuovo gruppo di investigatori in erba regala simpatiche battute qua e là ma non lascia il segno, complice una trama inconsistente che ci accompagna di enigma in enigma, senza offrire alcuna emozione. Infatti, al contrario di quanto avveniva nelle precedenti iterazioni del franchise, caratterizzate dalla presenza di un “macro-caso” da risolvere, costellato di enigmi, inseguimenti e colpi di scena, Katrielle si destreggia nella risoluzione di dodici mini-casi di fottutissima frivolezza (dov’è finito il tenero micetto di Madame Bimenton?), a tratti prevedibili e comunque assolutamente lontani anni luce dalla grazia e dalla raffinatezza delle mirabolanti avventure di Hershel Layton e dei suoi straordinari assistenti.
La dinamica di gioco è la medesima di ogni Professor Layton. Stilo e occhi di falco (non Lombardi) ci guidano sul touch screen per esplorare l’ambiente e parlare con curiosi personaggi, alla ricerca di enigmi e monete aiuto. A questo conio si aggiungono le monete moda, utili per consentire alla bella Katrielle di effettuare cambi d’abito à la page, e i buoni arredamento (ne otterrete uno ogni cinque enigmi risolti) per rimodernare lo studio di Katrielle, nel pieno rispetto del feng shui. Esplorando qua e là troveremo, inoltre, quaranta bislacchi collezionabili da raccogliere. Gli enigmi – circa duecento - sono inediti e vari, anche se alcuni possono talvolta risultare ingannevoli – complice una traduzione tutt’altro che impeccabile - e causare una rovinosa perdita di preziosi picarati. A completare il quadro, tre minigiochi aggiuntivi: elaborare menù deliziosi per palati esigenti, vendere oggetti in negozi all’ultimo grido o portare a spasso il caro Sherl fuori da un labirintico recinto.
La colonna sonora e la cura del dettaglio grafico si dimostrano all’altezza dei giochi precedenti, sebbene questa volta manchi l’effetto 3D (me ne sono accorta quando ho realizzato che stavo giocando da tre ore e non mi era ancora venuto il mal di testa!). Da fan ultra-ortodossa della saga, ho notato una riduzione quantitativa e qualitativa delle sequenze animate, che meravigliavano le pupille nelle passate avventure, mentre in questa edizione sono utilizzate come brevi intermezzi tra un frivolo caso e l’altro.
Nel complesso, il gioco non decolla: la trama è esile, i personaggi francamente sottotono. Sicuramente, Level-5 ha puntato un target di giocatori “casual” e deciso di sacrificare l’indimenticabile Professore… ma a quale prezzo?
Ho ricevuto un codice download da Fotone, che a sua volta l'ha ricevuto da giopep, che a sua volta l'ha ricevuto da Nintendo Italia, e ho giocato a Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari sul mio 3DS XL total white, rigorosamente sotto le coperte. Il gioco è disponibile anche su iOS e Android. Come al solito, se acquistate il gioco su Amazon passando dai nostri link, ci fate ricevere una piccola percentuale di quanto spendete, senza sovrapprezzi per voi. Potete farlo su Amazon Italia a questo indirizzo qui o su Amazon UK a quest'altro indirizzo qua.