Volevo scrivere in ritardissimo di Bodied e ho finito per essere puntuale
L'altro giorno dicevo sul mio blog che Bodied non è stato esattamente distribuito in grande stile in tutto il mondo, ma era un po' un darlo per scontato. Poi ho controllato e mi sono reso conto che il mio era allo stesso tempo un eufemismo e un errore, dato che il film ha effettivamente trascorso gli ultimi dieci mesi gironzolando per i festival del pianeta ed è uscito al cinema negli USA solo qualche settimana fa, ma dal 28 novembre è disponibile in tutto il mondo nel catalogo di YouTube Premium. Praticamente, è finita che ne sto scrivendo in maniera tempestiva, completamente per caso. Del resto, se vogliamo è un po' per caso che me lo sono ritrovato davanti un anno fa al PIFFF 2018, se consideriamo che è il classico intruso, quello che ti ritrovi nel festival dell'horror e del fantastico anche se non c'entra molto, perché gli organizzatori hanno deciso che era un'eccezione meritevole (mi viene in mente quando il giro dei festival se lo fece Lo sciacallo - Nightcrawler).
Bodied racconta di un nerd pallidissimo, rossissimo, insopportabilissimo, con una fidanzata talmente insopportabilissima che per contrasto te lo rende simpaticissimo. Quest'uomo di belle speranze, pur essendo bianco e di buona famiglia, ha la fissa per le sfide fra rapper modello 8 Mile - che, lo dico senza saperne nulla, a quanto pare sono ancora un fenomeno culturale enorme - ma, quasi per caso, si rende conto che oltre ad esserne fan e grande conoscitore, è pure bravo nella disciplina. Finisce quindi invischiato nel giro di tornei clandestini, si fa amici i suoi eroi e pian piano, complice il fatto che sostanzialmente la competizione si basa sull'insultare l'avversario, quello che era un nerd insopportabile ma in fondo pacioccone svela il suo essere un po' un ommemmerda.
A dirigere c'è Joseph Kahn, coreano con un'infanzia da livornese e una vita da texano a cui dobbiamo più o meno tutti i videoclip importanti degli ultimi vent'anni, due cult deliranti come Torque e Detention e quell'assurdo fan movie "adulto" intitolato Power/Rangers di qualche anno fa. Con Bodied ha tirato fuori un film delizioso, che - nonostante la premessa faccia pensare a una parodia - mescola con equilibrio impeccabile satira, spunti demenziali e dramma in quella che è sostanzialmente una struttura da film sportivo. Ma soprattutto, è una riflessione puntualissima e divertentissima sulla potenza delle parole, sull'effetto che possono avere e su quanto la percezione dello stesso, anche più che la sua reale concretezza, possa far danni. Del resto, Kahn passa le giornate a far casino su Twitter, quindi suppongo che sappia di cosa sta parlando.