Giugno 1999: Driver e un po’ di seguiti | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
A giugno del 1999, Sega lancia in sala giochi Brave Fire Fighters, primo titolo sviluppato su Hikari, una versione modificata della scheda Naomi. Il gioco, che si inserisce nella serie Real-Life Career, si basa su un controller a forma di tubo dell'acqua da pompiere, che si usa per spegnere incendi e salvare potenziali vittime. Il tubo dispone di un regolatore della potenza, da coordinare con l'indicatore della pressione presente a schermo. Sostanzialmente è uno sparatutto con pistola ottica. O uno spegnitutto con tubo ottico, toh.
L'8 giugno vede invece la luce su PC Might and Magic VII: For Blood and Honor, nuovo capitolo di una serie storica del gioco di ruolo occidentale, che porta contemporaneamente avanti la storia di Heroes of Might and Magic III e di Might and Magic VI: The Mandate of Heaven. Si tratta di un classico seguito fedele alla linea, che aggiunge alcune piccole novità e apporta qualche modifica al sistema di gioco ma non rivoluziona nulla. La serie proseguirà con altri due capitoli a distanza ravvicinata e uno ulteriore nel 2014.
Circa una settimana dopo tocca a Descent 3, nuovo capitolo nella serie di sparatutto in prima persona a tema fantascientifico. Grazie a un motore grafico sensibilmente migliorato rispetto a quello dell'uscita precedente, nel gioco Interplay si controlla un'astronave a movimento libero, cosa che permette un sistema di spostamento a trecentosessanta gradi, non proprio standard per il genere degli FPS. Graziato anche da una buona modalità multiplayer, Descent 3 viene accolto favorevolmente dalla critica ma fallisce nei negozi e segna la conclusione della serie, perlomeno se non consideriamo il lancio di quasi vent'anni dopo attraverso una campagna di raccolta fondi su Kickstarter.
Gli stessi giorni vedono l'uscita su PC di Heavy Gear II simulatore di mech particolarmente profondo e mirato a un pubblico di super appassionati, che infatti viene accolto a braccia aperte dalla critica ma si risolve anch'esso in un fallimento commerciale. Considerando la Cover Story di questo mese, però, non potevo non menzionarlo.
Infine, il 25 giugno 1999 arriva su PlayStation Driver, gioco di azione, avventura e guida arcade open world che, volendo, anticipa di un paio d'anni almeno una parte della rivoluzione che Rockstar Games porterà su PlayStation 2 con Grand Theft Auto III, anche se ovviamente è un gioco molto più limitato. In Driver si controlla un poliziotto sotto copertura presso le gang criminali newyorkesi, che costruisce la sua attività grazie alle proprie doti di autista spericolato. Accolto in un tripudio d'entusiasmo da critica e pubblico, Driver lancia una vera e propria serie, che andrà avanti con risultati alterni per oltre un decennio, attraversando tre generazioni di console.