Chissà per quanto durerà ancora la moda dei DLC al day one, pratica tanto prolifica e redditizia per le case produttrici quanto odiata e vituperata dagli appassionati. Risen 2: Dark Waters, recensito su queste pagine proprio pochi giorni fa, non fa eccezione e così anche Deep Silver non ha resistito a inserire un DLC istantaneo per il suo ondivago GdR piratesco. L'isola del Tesoro (non si sono certo sprecati con la fantasia) è disponibile gratuitamente per tutti quelli che hanno prenotato in anticipo il gioco, mentre per tutti gli altri può essere scaricato sborsando 9,99 euro a partire dal 27 aprile, giorno di uscita del gioco principale.
Grazie a un codice Steam fornitoci gentilmente da Koch Media Italia, ho scaricato questo DLC e, dopo un download di soli 50 MB, eccomi impegnato in una nuova maxi-quest che secondo Piranha Bytes dovrebbe assicurare dalle tre alle cinque ore di gioco. Le varie missioni vedono come protagonista Barba d'argento, uno dei personaggi chiave di Risen 2: Dark Waters nonché uno dei pirati più fetenti, buzzurri ma in fondo leali e sinceri del gioco principale. Come ogni buon filibustiere che si rispetti, anche Barba d'argento si è dato ai saccheggi e ai bagordi e ha raggranellato un discreto tesoro che fa gola a molti, compreso il nostro eroe senza nome. Il DLC si attiva parlando con Patty (la figlia di Barba d'argento) e facendo partire la nuova traccia narrativa legata al tesoro e a quattro pagine del diario del padre da recuperare, che grazie ai loro indizi sono fondamentali per evitare tutte le trappole del caso. Le principali novità del DLC sono legate principalmente a un nuovo PNG di nome Harlok (ex cuoco sulla nave di Barba d'argento) e una nuova isola, fruibile solo tramite questo contenuto aggiuntivo. Harlok, che incontreremo per la prima volta su un'isola già visitata nel gioco principale, è un tipico pirata ambiguo di cui fidarsi poco o nulla, ma è indispensabile per trovare l'ambito tesoro e a un certo punto saremo chiamati a fare una scelta piuttosto importante sul suo destino. La nuova isola invece, molto più piccola delle altre, non offre nulla di nuovo per chi, come nel nostro caso, ha già terminato il gioco principale.
Una spiaggia con qualche baule da scassinare e qualche creatura isolata, un tempio protetto da alcuni animali poco amichevoli che dà accesso alle solite grotte-caverne-dungeon di piccole dimensioni, tre o quattro trappole da evitare premendo al momento giusto la barra spaziatrice, scrigni da dissotterrare e un po' di esplorazione. Su questo versante, se escludiamo la zona interna dell'isola con un'ambientazione in stile palude-acquitrinio, non c'è però molto da scoprire e lo stesso vale per il bestiario e le piante da raccogliere. L'Isola del Tesoro riconferma da questo punto di vista alcuni dei limiti del gioco principale, come la scarsa varietà di location e la forte ripetizione di nemici e oggetti, visto che anche qui avrete a che fare con coccodrilli, granchi giganti, gorilla e Sommersi (specie di zombi marini). Se non altro ci si può arricchire un po' andando alla ricerca dei vari bauli sparsi per l'isola, si raggranella qualche migliaio di punti esperienza e non manca un oggetto leggendario da aggiungere alla lista che aumenta in modo permanente alcune caratteristiche, ma nel complesso questo DLC ci ha convinti poco o nulla. La longevità è molto inferiore a quanto promesso dagli sviluppatori (circa cento minuti di gioco a livello medio nel nostro caso), ma anche l'assenza di vere novità pesa non poco sulla valutazione finale. Certo, se si è effettuato un pre-order di Risen 2: Dark Waters e si ha a disposizione gratuitamente questa mini avventura, non ci si può lamentare più di tanto, ma spendere 10 euro per così poche novità e per un riciclo continuo di quanto visto altrove nell'arcipelago del gioco principale non è proprio un grande affare.