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LEGO Star Wars UCS in rassegna

LEGO Star Wars UCS in rassegna

L’amore tra LEGO e Star Wars nasce nel 1999 ed è ancora fortissimo dopo vent’anni (l’accordo è stato esteso più volte ed è valido, a oggi, fino al 2022). LEGO capisce subito che c’è una altra mucca da mungere, con ben altre possibilità economiche, e già nel 2000 lancia la linea UCS, per la felicità di tutti gli AFOL (adult fan of LEGO) del mondo. Questi set, quasi sempre dotati di placca, sono più grandi, più dettagliati e sopratutto più costosi. E noi ce li andiamo a spizzicare tutti, belli e brutti.

2000
Si parte, senza esagerare, con un TIE Interceptor (7181) e uno splendido X-Wing (7191). Nel 2013 LEGO proporrà un secondo X-Wing (10240) molto simile al primo.

2001
Si sperimenta parecchio con il busto di Darth Maul (10018) e si comincia a fare sul serio con l’enorme Rebel Blockade Runner (10019)

2002
Dopo questo Yoda (7194), per fortuna, smetteranno per sempre con le sculture. Seguono il set più piccolo della serie, il Naboo Starfighter (10026), e il primo, esagerato, Imperial Star Destroyer (10030). Meno rifinito della riedizione del 2019 (75252), rimane forse la più massiccia dimostrazione di plastica da esibire in casa.

2003
È l’anno del primo Rebel Snowspeeder (10129). La riedizione del 2017 vedrà pochissimi cambiamenti (75144).

2004
La prima versione dell’Y-Wing Attack Starfighter (10134) è invece più grande e rifinita di quella del 2018 (75181).

2005
L’unica Morte Nera (Death Star II, 10143) che valga la pena di essere acquistata, per quanto mi riguarda. Niente diorami e minifigure, solo una splendida palla grigia completa di raggio laser. Nel 2008, LEGO propone per la prima volta la versione a diorama (10188) e l’ha poi sostituita nel 2016 con una versione leggermente modificata (75159)

2006
Set parecchio sottovalutato, l’Imperial AT-ST (10174) anticipa di poco l’uscita del Vader's TIE Advanced (10175).

2007
Arriva sugli scaffali il primo Millenium Falcon (10179), con i suoi 5174 pezzi. Il set è stato a lungo vittima di speculazioni nel mercato dell’usato, tanto che una sua versione intonsa poteva essere venduta tranquillamente a più di 5000 €. Il modello del 2017 (75192) è migliore sotto ogni punto di vista e, con i suoi 7513 pezzi, è il set più grande di sempre. Per il momento, almeno.

2008
Le cose non devono andare benissimo, alla LEGO del 2008, perché inserisce in questa fantastica serie un General Grievous (10186) da denuncia penale.

2010
La pausa, però, deve esserle servita e dopo il piccolo e banale Obi-Wan's Jedi Starfighter (10215), LEGO butta fuori uno fra i suoi set migliori in assoluto, l’Imperial Shuttle (10212).

2011
Altro set meraviglio, il Super Star Destroyer (10221) è il primo grande set ad offrire soluzioni costruttive più moderne ed è infatti molto più solido e stabile dei precedenti.

2012
Si parte con il delizioso R2-D2 (10225). Per qualche motivo, nel 2017 è uscito un BB-8 con placca (75187), che però non è stato catalogato come UCS. L’anno si chiude con un B-Wing Starfighter (10227).

2013
Qualcuno (non bricklink, per esempio) indica come UCS anche il villaggio Ewok (10236) ma non sono sicurissimo che sia canonico.

2014
Il Sandcrawler (75059) è il primo set della serie UCS ad offrire anche diverse soluzioni giocose.

2015
Anno eccezionale, con il fantastico Slave I (75060) e l’ottimo TIE Fighter (75095).

2016
Qualcosa si rompe. LEGO ricicla qualche set più piccolo e infila tutto in un Assault on Hoth (75098) che fa infuriare gli AFOL di tutto il mondo.

Negli anni successivi, non esce più niente di originale. LEGO si è dedicata alle riedizioni di cui vi ho già parlato, senza osare. La speranza è che, prima o poi, si possa vedere anche lo Shuttle di Kylo Ren sottoposto a questo trattamento.

Questo articolo fa parte della Cover Story dedicata a Star Wars, che potete trovare riassunta a questo indirizzo.

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