Old! #146 – Gennaio 2006
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]". Il 9 gennaio del 2006, Take-Two Interactive annuncia l'acquisizione di Irrational Games e l'intenzione di pubblicarne i giochi sotto l'etichetta 2K Games. Irrational, fondata nel 1997 da Ken Levine, Jonathan Chey e Robert Fermier dopo la fuga da Looking Glass Studios, ha a curriculum giochi del calibro di System Shock 2, Freedom Force, Tribes: Vengeance e SWAT 4. Appena un anno dopo l'acquisizione, pubblicherà il primo BioShock, seguito da BioShock Infinite nel 2013 e dalla chiusura dello studio nel 2014.
Per il resto, il mese non è particolarmente ricco di eventi che mi fanno venire voglia di menzionarli qui, a parte l'uscita contemporanea di due giochi dallo stile lontano anni luce in versione Europea. Da un lato abbiamo Mario & Luigi: Fratelli nel tempo, seguito di Mario & Luigi: Superstar Saga per Game Boy Advance. Seguito per modo di dire, intendiamoci, dato che la storia è indipendente, ma nella sostanza si tratta del secondo episodio delle avventure gidierrose portatili dei due fratelli Nintendo, in questo caso accompagnati dalle rispettive versioni “baby”.
La storia ruota attorno al salvataggio della principessa Peach, rapita da una bizzarra specie aliena, e le meccaniche si focalizzano sulla collaborazione fra i personaggi, con qualche innovazione rispetto al predecessore (fosse anche solo per l'introduzione del doppio schermo) ma senza passi in avanti clamorosi. La serie di Mario & Luigi vedrà un'altra uscita su Nintendo DS, prima di trasferirsi su 3DS con altri due episodi, il secondo dei quali vedrà un'unione con quella di Paper Mario (nata su console casalinghe, ma già di suo passata in zona portatile con Paper Mario: Sticker Star per 3DS).
E l'altro gioco dallo stile lontano anni luce? È Dead or Alive 4, quarto episodio, in esclusiva Xbox 360, della serie di picchiaduro sballonzolanti Tecmo. Dall'alto dei suoi ventidue lottatori, il gioco può vantare svariate innovazioni tecnologiche rispetto al passato e del resto è il primo Dead or Alive, anzi proprio il primo picchiaduro, sviluppato per la nuova generazione di console (la sua assenza al lancio di Xbox 360 in Giappone fu tra l'altro un gran brutto colpo per le già flebili speranze di Microsoft da quelle parti). Fra le caratteristiche del gioco, spicca un tentativo di ribilanciare il sistema di combattimento, con una finestra d'esecuzione ridotta per il sistema di contromosse che fa da fulcro storico della serie e una diversa entità di danno provocato dalle stesse.
Accolto con amore dalla critica, Dead or Alive 5 andrà a vendere 1,2 milioni di copie nel mondo e sarà fra l'altro l'ultimo episodio della serie curato da Tomonobu Itagaki, che se ne andrà da Tecmo sbattendo la porta dopo la pubblicazione di Ninja Gaiden II nel 2008. Questo non impedirà comunque alla casa giapponese di pubblicare Dead or Alive 5 nel 2012 e svariate incarnazioni successive dello stesso gioco negli anni seguenti, fino a Dead or Alive 5 Last Round nel 2015.