PSVR2: Facciamo chiarezza!
Non ero interessato a PSVR2, troppe poche le attrattive per me che nella realtà virtuale ci sguazzo da anni, e quindi l’ho preso al day one. Sono un eroe per questo?
PSVR2 è un bel caschetto, tecnologicamente c’ha le cose giuste, i controlli sono finalmente all’altezza e il cavo è un dramma che si può anche superare (quasi sempre, almeno). Sicuramente, però, di innovazioni ne porta ben poche e anche la lineup di lancio, addirittura strepitosa se la VR non si è mai masticata, offre ben poco per tutti gli altri. Con alcuni ma che, però, mi hanno fatto sentire meno stronzo.
Venendo da Rift S, il caschetto top di Oculus precocemente abbandonato dopo dodici mesi dal lancio perché “aò, vende di più il Quest” (sembro polemico? Sono polemico.), ho trovato nella lineup di lancio parecchi prodotti di fascia alta che mi ero dovuto lasciare alle spalle, tra cui, per esempio, Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge e Jurassic World Aftermath. Poco importa se il primo mi abbia abbastanza deluso, senza PSVR2 non avrei potuto buttare i miei soldi.
A questi titoli ho aggiunto altre riscoperte e, ovviamente, i due prodotti di punta made in Sony. Horizon Call of the Mountain l’ho trovato simpatico, meno appariscente di quanto sperassi, ma perlopiù gradevole e piacevole. Così meritevole da rivoluzionare il mondo dei videogiochi? Manco per il cazzo, carino il giusto ma nemmeno all’altezza dei grandi capolavori della VR.
Discorso molto diverso per Gran Turismo, per il quale avevo aspettative basse, e che invece si è rivelato un prodotto di grandissima qualità, a mani basse il miglior gioco di auto in VR su cui abbia mai messo le mani. E questo a prescindere dalla qualità di GT, ad essere sensazionale è proprio la sua grande capacità di catapultarti dentro l’abitacolo e di farti dimenticare di avere un caschetto in testa. Così bello da meritare l’acquisto di un visore da 600€? Eh, dipende da che giocatore siete, e non è poco.
Tra le cose negative da segnalare, sicuramente un audio molto meh (pure scomodo, con un archetto da montare e gli auricolari da indossare) e qualche problema di tracciamento che mi hanno costretto a spararmi in faccia un faretto. Sicuramente è un problema di illuminazione di casa mia, per carità, ma andava detto. Il Rift S lo trovo ancora più comodo e, in generale, più elegante nei materiali ma non posso parlare a nome di tutti.
Detto questo, vi serve PSVR2?
Se non avete mai avuto a che fare con la realtà virtuale (e avete i soldi), per me è un caschetto di buona qualità, con già una libreria piena di titoli di buon livello e con la prospettiva di robe interessanti in arrivo, anche per volere di Sony. È pure vero, però, che il Quest è ancora la soluzione migliore per approcciarsi a questa tecnologia, per spesa e comodità. Se un caschetto lo avete già, invece, le possibilità sono infinitamente minori e le prospettive boh, nessuno lo sa ancora.