Quella volta che Puff Daddy ha fatto brutto a Godzilla
Che poi, voglio dire, facile quando hai Jimmy Page che te lo tiene.
A questo punto tanto vale che lo confessi, anche se dal modo “tangenziale” con cui ho affrontato la Cover Story dovrebbe essere evidente: io non ho mai avuto tutto questo interesse per i Mostri Grossi nella loro forma più classica.
Robot, bene. Robot Grossi, ancora meglio. e se volete davvero farmi felice datemi Robot Grossi e Pesanti che sembrano Alimentati a Carbone (RGPAC per brevità).
Per capirci: quando Giant Robot - Il giorno in cui la Terra si fermò arrivò in Italia, ebbi il mio “Momento Evangelion” con tre anni di anticipo.
Ma tanto i Lucertoloni Giganti che gli Scimmioni Sovrappeso mi hanno detto sempre relativamente poco. Persino i Kaiju di Pacific Rim mi sono alla fine abbastanza indifferenti.
Sì, ne ho apprezzato la cura, ma quando ho sentito appassionati decantarne “l’individualità” sono rimasto un pelino perplesso: per me erano semplicemente il pretesto per far menare le mani a Robot Grossi (di cui uno ANALOGICO!! Qualsiasi cosa volesse dire) senza che io mi sentissi in colpa per l’eventuale destino dei piloti “nemici” (sì, sto piazzato così, che vi devo dire: ancora adesso Gundam mi fa male).
In una scala di “individualità percepita” mi stavano molto sotto i mostri robot della civiltà micenea di Mazinger Z.
Per cui quando mi sono trovato sotto il naso l’articolo sul Godzilla di Emmerich ho realizzato senza troppo sconcerto di aver rimosso tutto di un film a cui mi ero interessato perché c’era Jean Reno. E di cui mi ero immediatamente disinteressato perché c’era Jean Reno (BRICIOLE! BRICIOLE NEL VOSTRO LETTO, CIALTRONI DI SCENEGGIATORI YANKEE CHE NON SIETE ALTRO!).
L’unica cosa che mi è rimasta e che a distanza di ventitré anni ancora ricordo è Puff Daddy-P. Diddy-Sean Combs-Marzio Saltapanca o come stracacchio si chiamerà adesso, che fa il grosso in faccia a Godzilla mentre Jimmy-Fuckin’-Page schitarra Kashmir con accompagnamento di un’orchestra biancovestita.
Signori: questi erano gli anni ‘90!
Questo articolo fa parte della Cover Story dedicata ai MOSTRI GROSSI, che potete trovare riassunta a questo indirizzo.