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Rage 2: Il mondo è tutto sbagliato

Rage 2: Il mondo è tutto sbagliato

Mentre le folle inferocite e i governi di tutto il mondo si accaniscono contro microtransazioni e loot box, il male continua a trionfare silenzioso nei videogiochi tripla A. Perché l’open world ha rotto il cazzo, lasciatemelo dire, con le sue stupide missioncine e i servizi, con le lunghe cavalcate tra punto A e punto B e quella infame sensazione di muoversi tutti come scimmiette ammaestrate. C’ho quarant’anni, mi son fatto controllare la prostata settimana scorsa, esigo che la mia avventura sia confezionata dall’inizio alla fine, non per grandi linee, ne ho tutto il diritto.

Rage 2 è un gioco splendido quanto ti metti a sparare. Ma splendido davvero, tipo che ti ricorda i momenti migliori dell’ultimo Doom. I nemici si smarmellano goffamente e manca di pulizia, è innegabile, ma devi comunque muoverti come un forsennato tra gozzilioni di granate, sfruttando l’intero arsenale di poteri e armi messo a disposizione. Quando si spara, Rage 2 ti fa dimenticare il riciclo costante di ambientazioni e situazioni, boss, ti riempie i minuti con del sano e volgare intrattenimento in prima persona.

Ma Rage 2 perde pure un sacco di tempo a non farti sparare. Perché sì, perché così va la vita, perché è il mercato, baby. Così, gran parte della tua vita la sprechi in macchina a girare come un disperato tra un deserto e il deserto successivo, alla ricerca del prossimo mozzicone di divertimento o, peggio, della prossima cutscene avanzata dagli anni Novanta. L’open world è il male, dicevo, ma l’open world con il vuoto dentro è persino diabolico, quasi crudele. Di buono c’è che le missioni secondarie, divise in categorie e difficoltà ben distinte, son molto più che accessorie e sbloccano materiali e upgrade fondamentali per viversela al meglio. Evitarle equivale a soffrire più del dovuto e a precludersi poteri e armi fondamentali per godersi tutta la torta del divertimento.

Rage 2 sarebbe un mezzo capolavoro ancorato tra qualche corridoio e arricchito con del vero game design ma il mondo non avrebbe gradito a prescindere, temo, perché il mondo è tutto sbagliato e mediamente è un tredicenne con un sacco di tempo a disposizione e pochi soldi da spendere. Ho adorato la sua ciccia, lo ripeto, ma questa struttura è incapace di far felice tanto me, quanto il tredicenne di cui sopra. E allora tanto valeva essere Doom, con coraggio e fuori tempo massimo, perché ci saremmo ricordati del ritmo e della frenesia, invece che dei suoi lenti e vuoti viaggi a perdere.

Ho giocato a Rage 2 su PC acquistandolo il day one. Ho terminato l’avventura principale in circa quindici ore, con parecchie missioni secondarie ancora da completare e abbassando a Normal il livello di difficoltà di fronte al boss finale. Rage 2 è disponibile su PC, su PlayStation 4 e su Xbox One. Come al solito, se acquistate il gioco (o qualsiasi altra cosa) su Amazon passando dai seguenti link, una piccola percentuale di quello che spendete andrà a noi, senza alcun sovrapprezzo per voi. Se volete procedere su Amazon Italia, dirigetevi qui, se preferite Amazon UK, puntate qui.

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