Dicembre 2010: Tornano Donkey Kong e Super Mario, non proprio alla stessa maniera | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il 3 dicembre 2010 si manifesta sui Wii europei Donkey Kong Country Returns, rilancio di un marchio nato per mano di Rare ai tempi del Super Nintendo e qui preso in mano da Retro Studios. Il gioco recupera il taglio da platform bidimensionale delle incarnazioni originali ma propone ovviamente un sacco di novità e viene accolto favorevolmente dalla critica e dal pubblico, tanto da meritarsi una riedizione per Nintendo 3DS nel 2013 e un seguito su Wii U nel 2014.
Lo stesso giorno vede anche l’uscita della riedizione per Wii di Super Mario All-Stars, pensata per celebrare il venticinquesimo anniversario di Super Mario Bros. La raccolta, che include tutti i Super Mario usciti su NES, viene purtroppo riproposta in maniera “nuda e cruda”, tale e quale all’uscita originale su Super Nintendo, senza neanche recuperare la seconda versione, con incluso Super Mario World, men che meno infilandoci altri giochi o rinnovamenti di qualche tipo. A compensare ci provano la confezione lussuosa e gli allegati, un libretto e un CD musicale, ma pure lì la qualità lascia a desiderare. Il parere della critica è insomma riassumibile in: “Compratevi i giochi su Virtual Console”. Super Mario All-Stars tornerà a fare capolino su Switch dieci anni dopo.
Il 7 dicembre arriva invece Cataclysm, terza espansione per World of Warcraft, che fa tutto quello che ti aspetti da un’espansione per World of Warcraft anche se, come me, non sai niente di World of Warcraft: alza il level cap, modifica zone della mappa, rielabora e ristruttura elementi di gioco. Cataclysm viene accolta favorevolmente dalla critica e divorata dal pubblico, con 3,3 milioni di copie vendute in ventiquattro ore e 4,7 in un mese. Sono numeri da record e infatti rimarrà per due anni il gioco PC dalle vendite più veloci di sempre, per poi essere battuto da un’altra produzione Blizzard, Diablo III.
Due giorni dopo si manifesta su iOS un titolo seminale per il videogioco su dispositivi mobili: Infinity Blade, di quella stessa Chair Entertainment che un anno prima ha segnato una svolta per la piattaforma Xbox Live Arcade, è una bomba tecnologica costruita su Unreal Engine 3, capace di mostrare su un telefono una resa grafica che, nel 2010, lascia di sasso. Il gioco è alla fin fine una sorta di rielaborazione di Punch-Out!!, e viene spesso criticato per questa sua semplicità, probabilmente anche a causa delle aspettative di complessità generate dall’aspetto visivo simili-AAA. Riscuoterà comunque grande successo di pubblico, tale da giustificare un paio di seguiti. Il 10 dicembre 2018, l’intera trilogia verrà rimossa dall’App Store per le difficoltà nel mantenerla compatibile coi nuovi dispositivi.
Il mese si chiude con l’uscita del primo episodio di Back to the Future: The Game, ultimo titolo di punta targato Telltale Games a seguire un modello da avventura punta e clicca classica. Nato grazie a un accordo con Universal che darà poi vita anche a Jurassic Park: The Game, il gioco vede fra l’altro la collaborazione di Bob Gale (co-sceneggiatore della trilogia cinematografica). E non solo: Michael J. Fox e Christopher Lloyd danno il permesso per l’utilizzo dei loro volti e il secondo si dedica anche al doppiaggio. Back to the Future: The Game, come detto, è un punta e clicca, seppur modernizzato sotto molti aspetti, e i suoi episodi verranno pubblicati fino a maggio del 2011, riscuotendo un discreto successo e venendo pian piano convertiti su tutte le piattaforme possibili. Nel 2015 arriverà anche su PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One, con tra l’altro l’aggiunta di Tom Wilson a doppiare il “suo” Biff. Se lo chiedete a me, è un gioco abbastanza brutto.