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The Walking Dead - Episode 4: Around Every Corner. Ci siamo quasi

The Walking Dead - Episode 4: Around Every Corner. Ci siamo quasi

Il passo strascicato e lento, l'andatura incerta, le bocche che fendono l'aria, addentando avide il nulla, la marcia infinita e perpetua, sempre alla ricerca di un odore, un suono, una luce, verso cui recarsi mollemente, ma in maniera inesorabile. E mentre i loro lamenti si mescolano con il vento, i sopravvissuti a quell'inferno sceso in terra si aiutano e si temono, in un gioco di amore e odio che da sempre caratterizza la razza umana. Ma quando lo spirito di conservazione prende il sopravvento, quando le barricate costruite malamente scricchiolano sotto i loro colpi perpetui e infiniti, come i rintocchi di mille orologi, la paura si trasforma nel nemico più pericoloso.

E così siamo arrivati al quarto episodio. The Walking Dead tira le fila di quanto abbiamo fatto e scelto fin'ora, e getta le basi per il gran finale. Lo fa disvelando elementi narrativi a volte prevedibili, altre genuinamente shockanti, a dimostrazione di una cura per i dialoghi e l'introspezione dei protagonisti sempre molto alta. Difficilmente si può parlare di un videogioco ad episodi senza incappare in poderosi spoiler, soprattutto in una struttura ludica basata quasi esclusivamente sulla narrazione. Vi basti sapere che Telltale è riuscita a fare un piccolo passo avanti, spingendo l'acceleratore sugli scontri diretti -un po' goffi a dire il vero -le liti, le decisioni importanti da prendere in una manciata di secondi: insomma, la summa di quanto ha reso carismatica e interessante questa serie.

I sopravvissuti, in costante movimento, si lasciano alle spalle una scia di dolore, frustrazione e morte. Spesso ci viene quasi voglia ricaricare un checkpoint, salvo poi desistere per non incrinare quell'incanto di "narrazione propria ed esclusiva". Che ci piaccia o no, gli eventi devono susseguirsi in maniera impietosa. Non ci sono eroi in The Walking Dead.

La storia inserisce un plot twist piuttosto inaspettato, insinuando - se possibile - ancora più circospezione nel gruppo di sopravvissuti. La diffidenza e il sospetto serpeggiano come un'aria malsana, invisibile ma dannosa, e anche i personaggi meno carismatici, proprio in virtù della loro anonimia, risultano credibili e ben contestualizzati, rinsaldando quel costrutto narrativo concepito ad hoc fin dal primo episodio. Ovvio che non manchi qualche stereotipo o battuta prevedibile, ma il titolo non risulta mai banale, riuscendo ad imporsi anche riducendo quasi a zero la componente giocosa. Il quarto episodio, tuttavia, non lesina i soliti scontri, spesso con armi da fuoco in luogo delle solite mazze, tenendo sempre sul filo del rasoio. Certo, a volte si sfiora l'ozioso percorso del trial and error, ma mai tanto da indispettire. Questa volta, la location più "ariosa", pur nella sua fatiscenza, ci dona l'illusione di una certa libertà. Peccato sia in realtà preclusa dai soliti muri invisibili, e accompagnata dalla goffa animazione del protagonista, che arranca al rallentatore davanti ai luoghi inaccessibili.

Ma proprio come la storia, anche gli ambienti subiscono brusche virate, divenendo immediatamente claustrofobici, o inaspettatamente "abitati". Episode 4: Around Every Corner aveva l'ingrato compito di accompagnare l'utenza appassionata e curiosa verso l'ultimo episodio. Non sarà stato facile per gli sviluppatori creare un titolo di transizione: poteva risultare meramente riempitivo, o viceversa, troppo rivelatorio. Invece Telltale si è tenuta sul filo come un abile equilibrista, donandoci ancora una volta un episodio crudo e appassionante. Le linee dure e il cel-shading sono oramai perfettamente integrati con lo stile del fumetto cui si ispirano, regalando persino momenti di grande "fotografia", con inquadrature e giochi di luce degni di un film.

È quindi promosso senza remore l'ultima fatica Telltale, che ci rimanda verso il capitolo finale di questa riuscitissima epopea. Speriamo che la saga funga da esempio per chi, in futuro, volesse coniugare una narrazione matura ed accorta con una giocabilità altrettanto sfaccettata. Per il momento noi ci accontentiamo della storia: se è a questi livelli, non può che essere ben accetta.

Ho acquistato l'episodio sul PSN e l'ho concluso in due ore e mezza abbondanti. Non è da escludere che duri meno a chi non ama esplorare come il sottoscritto. L'esperienza rimane, in ogni caso, pregna e appassionante.

Voto: 8,5

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