Siamo nel 1994 e un'importante software house di nome Microprose pubblica uno dei più grandi capolavori per PC di tutti i tempi: UFO: Enemy Unknown. Noto negli Stati Uniti come X-Com: UFO Defense, il gioco si basa su una premessa affascinante ed efficace: la terra sta venendo visitata sempre più spesso da dischi volanti apparentemente poco amichevoli e i vari governi del mondo decidono di fondare l'agenzia XCOM allo scopo di difendere il pianeta dalla minaccia di un'invasione. Nei panni del direttore della XCOM, il giocatore deve dunque gestire le basi sparse per il mondo, reclutare e addestrare soldati, assemblare team di scienziati e, ovviamente, vigilare i cieli della Terra onde evitare visite indesiderate. In caso gli alieni si palesino è possibile innanzitutto abbattere gli UFO utilizzando appositi caccia potenziati e poi inviare un team di soldati sul luogo dello schianto per investigare ed eventualmente ingaggiare battaglia con gli alieni superstiti. Una lunga serie di innovazioni e trovate molto azzeccate ha reso UFO: Enemy Unknown un vero e proprio capolavoro, da giocare e rigiocare. Vogliate dunque scusare una certa dose di smodata esultanza alla notizia di un vero e proprio remake a quasi venti anni di distanza dall'originale, dopo svariati episodi e spinoff più o meno ufficiali che non sono mai riusciti a rendere giustizia al primissimo capitolo. XCOM sta tornando e sembra proprio volerlo fare in pompa magna e senza alcun compromesso. http://www.youtube.com/watch?v=kX9r0S77Vh0
Innanzitutto, lo scopo del team di Firaxis al lavoro su XCOM: Enemy Unknown è quello di riproporre pari pari gameplay e feeling del gioco originale, valorizzandone gli elementi cardine come la struttura a turni dei combattimenti e l'imponente sensazione di progressione degli eventi. Per raggiungere tale scopo il team di sviluppo ha iniziato a lavorare nel 2008 in totale segretezza e solo da poche settimane stiamo effettivamente avendo assaggi dei risultati di questo lungo sviluppo. XCOM: Enemy Unknown - ha spiegato il lead designer Jake Solomon - non è un progetto a basso budget. Al contrario, 2K Games ha puntato molto sul ritorno della saga (abbinandoci tra l'altro lo sviluppo di uno sparatutto intitolato semplicemente XCOM e ora rimandato al 2013), fornendo un budget molto elevato e lasciando al team di sviluppo di oltre cinquanta membri tutto il tempo necessario per compiere la magia e riportare il marchio agli antichi splendori. In lavorazione per PC, PlayStation 3 e Xbox 360, XCOM: Enemy Unknown riproporrà dunque tutti gli elementi del gioco originale, a partire dalla Geosfera, rappresentazione tridimensionale del pianeta terra tramite cui il giocatore controllerà i cieli e gestirà in tempo reale le intercettazioni. Immutata anche la fase tattica a terra, con i nostri soldati da gestire secondo una struttura a turni, fog-of-war per celare le azioni dei nemici al di fuori del nostro raggio visivo nonché sistema di oversight che consente di tenere da parte preziosi punti-azione per scatenare alcuni eventi durante il turno del nemico.
Faranno ritorno anche importanti elementi come la possibilità di catturare alieni vivi o recuperare i cadaveri su cui effettuare autopsie, nonché raccogliere parti di tecnologia aliena: tutte azioni che aumenteranno le conoscenze tecnologiche della XCOM e permetteranno mano a mano di potenziare il nostro equipaggiamento. Altra importante conferma riguarda la totale distruttibilità delle ambientazioni: pareti, veicoli, alberi e paratie saranno dunque in balia delle furia distruttiva degli scontri, con tutte le varie conseguenze che ciò comporta a livello tattico. Del tipo: perché aggirare uno steccato per beccare l'alieno quando posso farlo saltare in aria? Oltre a gestire i soldati avremo anche accesso a mezzi da combattimento teleguidati come droni e piccoli UFO. I nostri militari inoltre guadagneranno esperienza operazione dopo operazione e miglioreranno le proprie abilità, proprio come in un Gioco di Ruolo. Una grande differenza rispetto ad UFO: Enemy Unknown riguarda invece la gestione della base XCOM: innanzitutto, nel nuovo gioco potremo gestirne soltanto una (e piazzare in giro per il mondo semplici avamposti anziché altre basi). Inoltre, la base in questione sarà gestita tramite una visuale laterale anziché sopraelevata e sarà possibile assistere alle ferventi attività dei nostri sottoposti. XCOM: Enemy Unknown è al momento annunciato come gioco prettamente single-player e salvo sorprese rimarrà tale.
Per quanto riguarda le versioni PlayStation 3 e Xbox 360, lo stesso Solomon ha assicurato in una completa intervista al sito Rock, Paper, Shotgun che non ci saranno problemi di controllo tramite joypad - per via di un'interfaccia tutto sommato molto semplice - e che al tempo stesso la versione PC non soffrirà di una temuta "consolizzazione", sfruttando così a fondo le differenti possibilità offerte da mouse e tastiera. D'altronde il primissimo UFO: Enemy Unknown fu convertito con successo su PlayStation (la prima) e Amiga CD 32, sopravvivendo perfettamente alla "prova del joypad". Al tempo stesso, Firaxis si è già dimostrata particolarmente abile nell'aggiornare saghe storiche senza tradire il materiale originale con i suoi episodi di Civilization: sul fronte degli sviluppatori e delle loro intenzioni possiamo dunque dormire sonni tranquilli. Da segnalare inoltre la presenza di Roland Rizzo, uno dei compositori del capitolo originale, alla direzione musicale di questo nuovo episodio: suo compito sarà riproporre musiche ed effetti sonori simili a quelli originali, con le dovute attualizzazioni. Assenti dal team invece i due fratelli Gollop che hanno realizzato il gioco originale: un'assenza che, almeno per quanto si comprende dal materiale sinora distribuito, sembra non inficiare la riuscita di questo remake. Non resta che attendere il prossimo autunno per riprendere la battaglia contro i Sectoid e dedicare nuovamente decine e decine di ore alla difesa del pianeta Terra. Non vediamo l'ora!