Gennaio 1983: Alieni, procioni e stazioni sciistiche | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da trent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Da qualche parte tra la fine del 1982 e l’inizio del 1983 si manifesta in sala giochi Xevious, sparatutto a scorrimento verticale di Namco concepito per fare concorrenza a Scramble di Konami che, perlomeno in Giappone, riscuoterà un successo senza precedenti. Xevious definisce i parametri per gli sparatutto a scorrimento verticale che invaderanno il mondo dei videogiochi negli anni a venire e verrà ricordato come un capolavoro senza tempo. Poco più di un anno dopo, il suo creatore Masanobu Endo ci regalerà un altro titolo vagamente seminale, The Tower of Druaga.
A gennaio del 1983 raggiunge il suolo occidentale Ponpoko, un buffo gioco di piattaforme a schermata fissa prodotto da Sigma Enterprises in cui si controlla un tanuki impegnato a scofanarsi frutta e verdura sparse per i livelli.
Ultima menzione del mese per il delirante Horace Goes Skiing, spin-off della popolare serie per ZX Spectrum che vede Horace dedicarsi allo sci in una meta turistica particolarmente affollata. Il gioco alterna livelli in cui si scia ad altri in cui bisogna recuperare gli sci al noleggio e poi raggiungere le piste attraversando una strada con un traffico di livello Los Angeles.