Un lampo di nostalgia a base Left 4 Dead
Ah, con quanta malinconia ripenso a Left 4 Dead, a quegli anni in cui la vita stava già fagocitandosi i videogiochi ma avevo ancora tempo di giocare in maniera assidua, di passare ore appiccicato alle modalità online, di insultare amici e sconosciuti che abbandonavano il gruppo per pensare ai fatti loro o cercare il gesto eroico, di litigare su usenet con la gente che dall'alto del suo aver giocato per un paio di giorni a Left 4 Dead non capiva quanto più fico fosse Left 4 Dead 2 e sosteneva che fosse identico al primo (il nervoso e gli schiaffi, madonna). Adesso, invece, mi tocca mandare messaggi su Whatsapp ad altri padri per provare a metterci d'accordo, cercare un momento in cui rinnovare la nostra tradizione da giocatori in co-op, sapendo benissimo che non ce la faremo mai e presto moriremo tutti.
Comunque, Chris Ashton, cofondatore di Turtle Rock Studios, ha deciso di celebrare in maniera nostalgica il momento in cui si è posta la parola fine allo sviluppo di contenuti aggiuntivi per Evolve. Oddio, magari non c'è necessariamente un legame, ma insomma, sempre di morti viventi si parla, se vogliamo. La natura della "celebrazione"? Ha sparato fuori Dam It, la mai pubblicata campagna finale per il primo Left 4 Dead, chiaramente in versione non rifinita a modino ma comunque funzionante in maniera dignitosa. E insomma, chi vuole fare un tuffo nella nostalgia e provare questa mappa particolarmente incentrata sul (tentativo di) separare i membri della squadra da quattro sopravvissuti può farlo dirigendosi a questo indirizzo qui. C'è il link per il download e c'è anche una spiegazione approfondita della campagna, con tanto di mappa impreziosita da annotazioni.
Io, per altro, a Left 4 Dead ci giocavo su Xbox 360, quindi mi attacco.