Conan il costruttore
Conan. È un nome che molto probabilmente riconosce anche chi non ha mai letto un romanzo di Howard, o che, sciaguratamente, neanche sappia chi sia Howard. Un nome che riporta alla mente un Arnold Schwarzenegger nel fiore degli anni e degli steroidi.
Personalmente amo Conan, un po’ per l’immaginario eroico di persone dai muscoli lucidissimi che affrontano mostruosità sventolando spadoni ancora più grossi, un po’ per andare controcorrente, con tutti i fighetti moderni che sbavano dietro a un fantasy all’acqua di rose dove il cattivo dei cattivi prova al massimo a conquistare una scuola di maghi. Fallendo.
Sto divagando.
Conan. Dicevo. Nello specifico Conan Exiles, gioco online, ma non propriamente un MMORPG, di sopravvivenza e crafting ambientato nel mondo di, si sarà intuito, Conan. Ammetto di non sapere bene cosa provare per il titolo. L’ambientazione è affascinante, ma allo stato attuale sono solo presenti un certo numero di mostri, nessuna trama, storia o mistero da svelare. Ci si può costruire una casa, volendo un castello, e il senso di soddisfazione è grand, considerando che all’inizio della partita si è letteralmente nudi, pendolo al vento.
Il senso di progressione, quantomeno, posso dire che è presente e ben percepibile, con nuove “ricette” di crafting che si aggiungono alle altre man mano che si sale di livello, ma il problema principale è che, almeno allo stato attuale, è tutto “vuoto” e lasciato alle iniziative dei giocatori, massimo 64 in un server.
I problemi, purtroppo, sono rappresentati dalla componente principale di un gioco online: i giocatori. Un fenomeno diffuso al momento in cui sto scrivendo permette ai giocatori di reclamare territori facilmente e un gruppo di buontemponi, definiamoli così, ha ben pensato di occupare tutti gli spazi liberi nei server ufficiali. La cosa non sarebbe neanche così grave, non fosse che in questo modo viene impedito ad altri giocatori di costruire le proprie cose o anche solo di piazzare un sacco a pelo a terra che possa fungere da punto di respawn. La situazione è poi ulteriormente appiattita dalla considerazione che, in fondo, per ora, a parte uccidere poche varianti di mostri e costruirsi rifugi, non c’è molto da fare. Certamente si tratta ancora di un Early Access ma non posso che rammaricarmi nel vedere un’ambientazione come quella di Conan sfruttata in maniera tanto dozzinale, almeno allo stato attuale delle cose.
Graficamente il gioco gira su Unreal Engine 4, ma l’impatto visivo non giustifica assolutamente il motore utilizzato. Dobbiamo rimanere a vedere cosa Conan Exiles avrà da offrire nei mesi a venire, ma per il momento si tratta di un gioco troppo povero di contenuti per essere interessante, a mio avviso.
C’è da dire che il gioco è presente su Steam da poco tempo e in versione Early Access, quindi molto può essere cambiato o corretto. Purtroppo, però, quel che ho visto finora non mi ha colpito in maniera particolarmente positiva.