Tooth and Tail: Semplice non vuol dire facile
Quando ho visto per la prima volta Tooth and Tail ,ho pensato di trovarmi di fronte a un giochino semplice e banale. Una cosina tanto per passare il tempo senza particolare impegno, poco più di un gioco per cellulare.
Quanto mi sono sbagliato.
Quanto mi è piaciuto sbagliarmi.
Tooth and Tail è un gioco di strategia in tempo reale in cui si impersona di fatto il leader di una fra quattro possibili fazioni e in cui gli ordini e le indicazioni alle truppe vengono dati spostando il personaggio principale, che agiterà una bandiera o commenterà sporadicamente quel che accade. Il sistema di gioco appare quindi estremamente semplicistico, tanto che si può essere spinti a credere che, oltre ad essere semplice, il gioco sia anche facile. Non è così.
Le risorse vengono rappresentate da fattorie, gestite da maiali dotati di una capacità molto limitata di difendere se stessi. Tali fattorie non generano però un quantitativo infinito di “cibo”, ma un totale predefinito, dopodiché il terreno diventa infertile. I tipi di unità sono a loro volta numerosi e ben differenziati tra di loro, costringendo a scegliere con cura che tipo di esercito si vuole avere, con determinate unità (come i camaleonti) che sono magari estremamente brave ad affrontare un tipo specifico di sfida, ma sono al tempo stesso del tutto indifese contro altre unità. I camaleonti che ho citato, ad esempio, sono estremamente potenti contro le unità dotate di armi da fuoco o attacchi a distanza dei nemici, ma sono anche totalmente indifesi contro unità volanti.
Altri fattori di complessità vengono aggiunti gradualmente nel corso delle varie missioni: si va dalla presenza di alleati da proteggere (e che fanno ben poco per essere di aiuto), a particolari condizioni atmosferiche, come ad esempio una temperatura talmente elevata che le unità subiscono danni costanti ma possono ritrovare ristoro immergendosi in acqua, cosa che peraltro rigenera i loro punti vita.
Non si può dire che la trama di gioco sia la cosa più interessante: fondamentalmente parla di un gruppo di roditori che si sentono traditi dalla classe politica dominante e scatenano una rivoluzione, in cui però anche i rivoluzionari allevano maiali (che nell’universo di gioco sono intelligenti e parlano) al solo scopo di nutrirsene. Si tratta, volendo, di una interessante rivisitazione bellica de La fattoria degli animali di Orwell.
Molteplici anche le opzioni disponibili per iniziare una partita. Alla campagna per giocatore singolo si aggiungono impostazioni per giocare online o in hotseat in split-screen. Il gioco permette anche di creare squadre di giocatori più o meno equilibrate, concedendo magari a tre giocatori meno esperti di focalizzarsi contro uno solo.
A conti fatti, Tooth and Tail è un gioco di strategia sui generis. Caratterizzato da meccaniche solo apparentemente banali, che nascondono un’anima insospettabilmente complessa, e pur non essendo magari il capolavoro definitivo, rimane un'esperienza più che gradevole che può donare divertimento agli appassionati del genere.
Ho scaricato il gioco da Steam grazie a un codice fornito dallo sviluppatore. Ho affrontato la campagna per giocatore singolo, che ha una durata dignitosa di circa dieci ore, ma bisogna tenere presente che questa è data principalmente dalla difficoltà elevata, che porta a rigiocare numerose volte alcune missioni. Ho anche provato le modalità multigiocatore trovandole funzionali e divertenti, col valore aggiunto di essere brevi: difficilmente una sfida dura più di quattro o cinque minuti. Tooth and Tail è disponibile anche su PlayStation 4.