Old! #243 – Febbraio 1978
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Febbraio del 1978 è una data importante per il mondo dei videogiochi perché segna il momento dell’arrivo di Ray Kassar in Atari. L’Atari VCS (o 2600, fate voi) è stato messo in vendita pochi mesi prima, ma il successo riscosso fino a quel momento non soddisfa le aspettative di Steve Ross, proprietario di Warner, cui Nolan Bushnell ha venduto la sua azienda nel 1976. Ross sta valutando la possibilità di liberarsi di Atari, ma decide di assumere Ray Kassar (ex vicepresidente della più grande azienda americana impegnata nel tessile) per provare a raddrizzare le cose. Kassar non ha esperienza nel settore dei videogiochi, ma crede nella nuova console e si lancia mani e piedi nell’impresa, creando col suo approccio attrito e problematiche con Bushnell e altri. Il caro Nolan, in particolare, ritiene che sia importante iniziare a lavorare sul futuro, progettando nuovo hardware, ma Kassar e Warner preferiscono concentrarsi sull’Atari 2600. In un modo o nell’altro, hanno tutti ragione: la console otterrà un successo clamoroso, ma la mancanza di pianificazione e il non arrivare pronti ai momenti chiave nell’evoluzione del settore costeranno carissimi ad Atari.
Il conflitto interno porterà comunque alla fuga di Bushnell e, a fine 1978, Kassar diventerà amministratore delegato di Atari. Sotto il suo regno, l’azienda abbandonerà il clima “festivo” dei tempi belli e abbraccerà un’organizzazione più strutturata, spostando gran parte degli sforzi dallo sviluppo creativo di giochi al marketing. Chiaramente, ci saranno lati negativi e positivi, ma va reso atto a Kassar del fatto che, durante il suo regno, il fatturato di Atari verrà addirittura triplicato. Di contro, il clima tutt’altro che amichevole nei confronti degli sviluppatori porterà a una gran fuga di talento, compresa la famosa fuoriuscita di David Crane e compagni per fondare Activision, che diventerà il principale concorrente di Atari. Pur non essendo di fatto colpa sua tutta la faccenda del disastroso E.T. the Extraterrestrial, Kassar abbandonerà Atari pochi mesi dopo, nel 1983, perché accusato di insider trading, ma verrà comunque poi scagionato. Un suo lascito simbolico? Yar’s Revenge, il capolavoro di Howard Scott Warshaw, si intitola così per una sorta di omaggio/presa in giro al nome di Ray Kassar. I nomi Yar e Razak nascono in fatti leggendo al contrario, per l’appunto, Ray Kassar.
(A proposito: in questo Outcast Reportage abbiamo raccontato la creazione di Yar’s Revenge).