Racconti dall'ospizio #100: Metal Gear: Ghost Babel... esiste
Racconti dall’ospizio è una rubrica in cui raccontiamo i giochi del passato con lo sguardo del presente. Lo sguardo di noi vecchietti.
Cento Racconti dall'Ospizio. Il primo era del marzo 2012 con Pocoto gran timoniere. Per carità, non abbiamo scoperto la cura contro il cancro ma è comunque un traguardino, no? Fa anche strano perché mi sembra davvero ieri quando li leggevo e ridevo come uno scemo, di notte. Adesso è quasi tutto uguale ma a volte li scrivo anche, sempre scemo, di notte. Certo, non per togliere vanto a questa cosa dei cento ospizi, ma ammettiamo che con la storia delle Cover Story e un po' tutto il reimpasto redazionale (di cui ho fatto parte anche io), c'è stata un'impennata di Ospizi tale che in sei mesi, nel 2017, credo ne siano stati scritti praticamente l'equivalente che nei sei anni precedenti, e in certi giorni la home di Outcast sembrava uscita da un sito web che non andava oltre il '97.
Ma lo sapete che il vecchietto dei Simpson dello stemmino dei Racconti dall'ospizio non ha nome? È conosciuto "ufficialmente" come "Vecchio ebreo" o "Vecchio pazzo". Possiede copie di film rari che vuole fare distruggere e balla in mezzo alla strada con le brache calate senza nemmeno chiedere soldi in cambio. E nulla, così, per far vedere che mi piacciono i Simpson. E anche per farvi capire che preferirei continuare a ricordare i vari Ospizi piuttosto che parlare di Metal Gear: Ghost Babel. Che non è nemmeno un gioco bruttone, eh. È uno di quei giochi, però, che oltre ad esistere non fanno molto altro.
Praticamente, Konami Europe, dopo l'uscita del primo Metal Gear Solid, ha detto: "Ne vogliamo uno per Game Boy Color".
Hideo Kojima ha detto: "No."
Shinta Nojiri ha detto: "Lo faccio io."
Kojima ha ribattutto: "Sì ma la storia è mia, io poi dico in giro che non è canonico."
Nojiri: "Va beh, è tipo una storia alternativa."
Konami: "Basta che lo diciate dopo il giorno di lancio, quando avrà venduto quel che serve."
Kojima: "Va bene. Ciao."
Il gioco è ambientato tra Metal Gear 2: Solid Snake e Metal Gear Solid, quindi ufficialmente nel 2002. È appunto un capitolo slegato dalla timeline ufficiale della saga e Hideo Kojima non ha partecipato allo sviluppo. Nojiri, tra l'altro, tornerà sulla serie con altri due titoli portatili e non canon, i Metal Gear Ac!d per PSP, quasi creando la sua piccola miniserie, di fatto. La storia è semplice: un aereo che trasporta un Metal Gear e parecchie testate nucleari cade, sorvolando l'Africa, nello stato fittizio di Gindra. Qui sta nascendo uno governo autonomo militare che dice di essere la nuova Outer Heaven. Il colonnello Campbell decide di chiamare Solid Snake, che dopo le due missioni contro Big Boss, vorrebbe solo stare in pace. Ma il nome Outer Heaven lo convince lo stesso a partire. Durante il gioco, tra l'altro, ci sono dei momenti amarcord, perchè Snake trova alcuni resti della sua avventura a Outer Heaven, tipo i rottami del vecchio Metal Gear. Ma tanto il gioco non è canonico, quante volte devo scriverlo?
Metal Gear: Ghost Babel è un po' tutto qui. Anche stavolta, la missione è una fregatura e il governo sapeva tutto: non vi dico altro ma potevate già immaginarlo. C'è da dire che tecnicamente sfrutta tutti gli 8 bit del Game Boy Color, con colori vividi e meccaniche prese di pari passo dal secondo Metal Gear, anche se divide l'avventura in Stage, che raccontano comunque un'avventura continuativa. Tra i boss c'è un classico tizio col lanciafiamme e un meno usuale soldato con un visore notturno a forma di gufo, che usa delle marionette per attaccare Snake. Il gioco non ha né infamia né lode, ma per qualsiasi impallinato di Metal Gear e non solo di Hideo Kojima, potrebbe essere quel capitolo perso per strada da recuperare nel tempo libero. È uscito solo per Game Boy Color, quindi dovete un po' girare per la grande rete dei giochi usati. Oppure emularlo, credo sia proprio il caso in cui non si lamenterà nessuno.
Oh... cento Racconti dall'Ospizio!
Questo articolo fa parte della Cover Story "Metal Gear e Hideo Kojima", che trovate riepilogata a questo indirizzo.