Old! #295 – Marzo 1979
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il 1979 è l'anno che regala al mondo Akalabeth: World of Doom, il primo videogioco di Richard Garriott, tranquillamente inquadrabile come uno fra i primi CRPG della storia. L'uomo – anzi, il ragazzo – all'epoca già noto come Lord British lo sviluppa su Apple II come progetto amatoriale, lavorando spesso anche sul mainframe della sua scuola, e nel 1979 decide di iniziare a venderlo in maniera arrangiata, infilandolo in bustine di plastica, con istruzioni fotocopiate e una copertina disegnata da sua madre. Ne piazzerà trentamila copie, guadagnando centocinquantamila dollari, e a quel punto il suo cammino come sviluppatore di videogiochi sarà bello che tracciato.
Akalabeth è sostanzialmente un tentativo di trasporre in versione digitale lo spirito dei giochi di ruolo cartacei e lo si può considerare una sorta di base per la successiva nascita di Ultima, tant’è che al suo interno già troviamo un Lord British impiegato per assegnare missioni al giocatore. Il gioco si svolge quasi interamente nei dungeon ma propone anche un rozzo mondo esterno da esplorare, oltre a diverse meccaniche che verranno poi sviluppate negli Ultima e di cui diventeranno punti cardine. Parecchio apprezzato per la complessità della sua impostazione da dungeon crawler, Akalabeth, pur nella sua semplicità, è un vero precursore. Negli anni a venire verrà storicamente inquadrato come parte della saga di Ultima, tant’è che il 1998 lo vedrà apparire all’interno della Ultima Collection grazie a una conversione in formato DOS.