Old! #268 – Agosto 1988
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Ad agosto del 1988, Sega ci regala Altered Beast, grande classico del gaming da sala giochi ricordato per la sua mirabolante capacità di essere allo stesso tempo una ficata colossale e un pacco clamoroso. La prima di queste sue due anime contrastanti gli garantirà un gran successo e conversioni su tutti i sistemi casalinghi del creato, con tanto di posto d'onore nella confezione del Sega Mega Drive. Ve ne ha parlato alla sua maniera il Peduzzi in un recente Racconto dall'ospizio.
E l'altro titolo del mese è ancora un classico arcade firmato Sega, il surreale gioco di guida Power Drift. Ambientato su circuiti con un taglio quasi da luna park e con veicoli e piloti dall'estetica fuori di cozza, il gioco ideato da Yu Suzuki si basa come i suoi altri racing game su uso e abuso dello scaling per simulare la profondità tridimensionale e su un cabinato idraulico per simulare il mal d'auto. Altro successone, Power Drift verrà convertito un po' dappertutto ma, come Altered Beast e al contrario di altri capisaldi Sega di quegli anni, non darà vita a una serie.