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Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls - Orsetto o scherzetto?

Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls - Orsetto o scherzetto?

Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls è un piacevole spin-off della visual novel Danganronpa e allo stesso tempo un imprescindibile tassello della saga principale. Quindi, se non avete mai sentito parlare della serie e vorreste provarla, questa recensione potrebbe contenere diversi spoiler, siete avvertiti. Il mio consiglio è di recuperare gli altri splendidi capitoli (qui la Mensola sul primo), due perle che nel loro piccolo sono riuscite a far breccia nel cuore degli occidentali, al punto di spingere la serie addirittura su PS4, con un terzo episodio annunciato all'ultimo E3. Digressioni a parte, ritorniamo al gioco e al suo intrigante incipit narrativo. La società come noi la conosciamo non esiste più: un gruppo di bambini, i Warriors of Hope, ha circuito un numero imprecisato di coetanei, portandoli alla ribellione contro il mondo adulto. Con un’armata di Monokuma al seguito, la città – e presumibilmente con lei il pianeta – appare sotto il giogo di una dittatura distopica, un Grande Fratello perverso dove gli adulti sono prede da eliminare, in una vera e propria caccia all'uomo. La protagonista del gioco è inizialmente Komaru Naegi, sorella minore di Makoto Naegi, uno dei personaggi chiave di tutta la saga.

Avrà anche una struttura semplicistica, ma sparare ai Monokuma è impagabile.
Avrà anche una struttura semplicistica, ma sparare ai Monokuma è impagabile.

La ragazza si ritroverà ben presto al centro di questo macabro "gioco", e con l'aiuto di Toko Fugawa, altra guest star della serie, dovrà farsi largo tra centinaia di orsetti assassini. La narrazione prosegue alternando semplici fasi action a lunghissimi dialoghi, dando corpo a un ibrido piuttosto bizzarro. La narrazione generale e l'introspezione dei protagonisti sono come al solito superbe: Spike Chunsoft, ancora una volta, si dimostra all'altezza delle aspettative, delineando un universo tragico, efferato e disturbante, in grado di trattare temi forti con una dissacrante carica umoristica. Il gameplay è quindi funzionale alla trama, ma non per questo rinuncia a una discreta dose di variabili, soprattutto nelle sezioni da sparatutto in terza persona. In quest'ultime, Komaru avrà a disposizione uno strano megafono, col quale utilizzare una vasta gamma di "proiettili".

I numerosi momenti chiave sono narrati anche tramite filmati anime.
I numerosi momenti chiave sono narrati anche tramite filmati anime.

I Break sono colpi standard, recuperabili in gran quantità e con i quali sparerete come forsennati per la maggior parte del tempo. I Dance costringono temporaneamente i Monokuma a ballare, attività in grado anche di attrarre altri orsetti, concedendo diverse opportunità al giocatore. I Move servono ad attivare congegni di ogni sorta: un modo un po' macchinoso per usare i vari distributori di item e gli oggetti meccanici presenti nel gioco. I Detect proiettano un fascio di luce ultravioletta utile a scovare segreti e messaggi nascosti. I Paralyze convogliano una potente carica elettrica, in grado di infliggere danni enormi e per questo da usare con parsimonia. I Knockback sono accomunabili a dei fucili a canne mozze: oltre al corto raggio e l'ampio spettro d'azione, possono sbalzare in aria i nemici, soprattutto quelli in grado di proteggersi con grossi scudi. I Burn rilasciano ondate fiammeggianti e sono, a tutti gli effetti, i proiettili più letali del gioco. I Link, infine, ci permettono di controllare direttamente un Monokuma per un breve periodo, elemento deputato perlopiù alla risoluzione di semplici enigmi.

La trasformazione di Toko avviene tramite un'apposita scossa.
La trasformazione di Toko avviene tramite un'apposita scossa.

La nostra compagna d'avventure, la schizofrenica Toko, sarà in grado - all'occorrenza - di trasformarsi in Genocide Jack, e lanciarsi sul nemico in semplicistiche fasi action. Pur non mancando combo e level up, la struttura risulta fin troppo basica, fungendo da semplice smart bomb. Danganronpa Another Episode viaggia costantemente tra fasi action, sufficienti a intrattenere ma appena abbozzate nelle meccaniche, e interludi narrativi, ricchi di FMV in computer grafica e costellati da deliziose cut scene in stile anime. La grafica ricalca il profilo appena discreto dell'azione, presentandosi con scenari scialbi e squadrati e qualche rallentamento di troppo nelle aree più vaste. Nonostante ciò, l'ottima direzione artistica, l'eccelso character design e la storia coinvolgente riescono a risollevare l'intera produzione. Le musiche pop-funky e l'ottimo doppiaggio giapponese (più sentito e meglio recitato di quello inglese) coronano un lato tecnico strutturalmente altalenante, ma nel complesso ricco di fascino e personalità.

I vari Monokuma hanno una caratterizzazione sempre sopra le righe.
I vari Monokuma hanno una caratterizzazione sempre sopra le righe.

Il titolo Spike Chunsoft è realizzato su misura per i fan della serie: la collocazione temporale a cavallo dei due episodi principali è in grado di dipingere quello scenario apocalittico più volte accennato nella continuity narrativa. Il gioco, poi, sfrutta appieno il carisma dei protagonisti, presentando di volta in volta parenti assortiti e guest star d'eccezione, elemento in grado di mandare in brodo di giuggiole ogni amante della saga (come me, per esempio). A fronte di un certo semplicismo nelle dinamiche di gioco, l'ultimo Danganronpa offre la solita, pregevole sceneggiatura, forse un tantino offuscata dall'assenza della struttura investigativa, ma sempre in grado di ammaliare. Con i temi trattati, che vanno dal disagio infantile, la pedo-pornografia, l'opprimente scala sociale del Sol Levante e quella perfidia tipica dei bambini, Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls non ha paura di mettersi in gioco. Persino il censurato sangue viola è oramai trasformato in un elemento distintivo della serie, tinteggiando uno scenario dal look acido e irriverente.

Ma proprio come un vestito su misura, è impossibile consigliare questo titolo a chiunque: si tratta di un prodotto imprescindibile per i fan della serie, e al tempo stesso un gioco trascurabile per tutti gli altri. Ciò nonostante, proprio in virtù di quella nicchia per cui è pensato, chi è che non approfitterebbe di un videogioco fatto su misura per lui?

Ho acquistato Danganronpa Another Episode: Ultra Despair Girls scaricandolo direttamente dal PSN. Ho impiegato oltre 22 ore per concluderlo, ma procedendo molto lentamente e leggendo con dovizia tutti i file di testo. A tal proposito, è assolutamente necessaria un'ottima conoscenza dell'inglese per godere appieno della storia. Il gioco offre anche delle sfiziose opzioni post-finale. Come al solito, se acquistate il gioco (o qualsiasi altra cosa) su Amazon passando dai seguenti link, una piccola percentuale di quello che spendete andrà a noi, senza alcun sovrapprezzo per voi. Se volete procedere su Amazon Italia dirigetevi qui, se preferite Amazon UK puntate qui.

Old! #134 – Ottobre 2005 (Seconda parte)

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eXistenZ #40 – Hitman: Agent 47

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