Giugno 2010: La nascita (europea) dei soulslike | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il 10 giugno 2010, Microsoft mette in vendita Xbox 360 S, nuovo modello della sua console dal taglio più snello e che include una scheda madre più resistente alle svampate estive. La casa di Redmond fa anche la sborona regalandola a tutti i presenti alla sua conferenza in quel dell'E3.
Il giorno dopo, tocca a Green Day: Rock Band, che prova a riproporre l'approccio visto con The Beatles: Rock Band, applicandolo però a una band più contemporanea e, insomma, non proprio altrettanto fondamentale. Per i fan del gruppo, comunque, è sicuramente una bella operazione e il gioco viene accolto positivamente, anche se stiamo entrando nella fase calante del filone e la formula di Rock Band inizia a stancare.
Lo stesso giorno segna anche l'uscita di Mega Man Zero Collection, raccolta per Nintendo DS dei quattro Mega Man Zero usciti su Game Boy Advance nel decennio precedente. La raccolta include anche diversi contenuti extra sbloccabili e una modalità facile che garantisce potenziamenti e abilità extra fin dall'inizio. Mega Man Zero Collection viene ricevuta in maniera favorevole e dieci anni dopo ne verrà pubblicata una versione aggiornata per PC, PlayStation 4 e Xbox One.
Contemporaneamente, arriva in Europa Super Mario Galaxy 2, seguito diretto del gioco di tre anni prima che, pur esprimendo ovviamente una certa misura di “more of the same”, amplia, perfeziona e spinge talmente il modello del primo episodio da raggiungere livelli incredibili. Mi toccai tutto parlandone qui, arrivò in finale nella nostra battaglia videoludica del decennio.
Una settimana dopo, tocca invece all’uscita europea di Metal Gear Solid: Peace Walker, settimo Metal Gear, quarto gioco più o meno appartenente alla serie pubblicato su PSP e secondo aderente al modello classico di Metal Gear Solid ad apparire sulla console portatile Sony. È una bomba clamorosa, piena di idee che torneranno poi nella saga, della quale vi abbiamo parlato tempo fa in apposito Racconto dall’ospizio.
A proposito di cose che abbiamo trattato in un Raccontoi dall’ospizio, il 25 giugno 2010 arriva in Europa Demon’s Souls, gioco all’epoca totalmente di nicchia e totalmente di culto, che sul momento nessuno si aspetta in grado di rilanciare completamente FromSoftware e creare un filone videoludico destinato ad essere dominante nella generazione di console successiva, fino a quando poi Demon’s Souls godrà di un remake nella generazione ulteriormente successiva. Ma pensa te. Comunque, non mi dilungo perché c’è, appunto, il Racconto dall’ospizio di cui sopra.
Chiudiamo con un gioco decisamente meno fortunato ma non per questo da buttare, come – attenzione, momento vintage – ci raccontò il Toso appunto dieci anni fa. Singularity è uno sparatutto in prima persona, sviluppato da Raven Software e pubblicato da Activision, incentrato sui viaggi nel tempo e su una versione alternativa della storia umana dettata da una modifica effettuata a seguito di un viaggio nel passato. Oltre che nella storia, i viaggi nel tempo hanno un ruolo anche sul piano del gameplay, con la possibilità di spostare oggetti fra le epoche. Accolto favorevolmente dalla critica, Singularity non incontra il successo di pubblico sperato ma verrà ricordato da molti con piacere.