Gennaio 2013: Deliri in prima persona, delizie avventurose e Dante | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da trent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il 15 gennaio del 2013 si manifesta DmC: Devil May Cry, reboot targato Ninja Theory che divide critica e pubblico tanto sul lato artistico quanto su quello del gheimplei ma alla fine verrà ricordato con affetto. Se volete la recensione vintage, ce l’abbiamo qua.
Una settimana dopo tocca a The Cave, ritorno in pompa magna di Ron Gilbert a un contesto avventuroso che recupera qualche idea dal Maniac Mansion originale ma le reinterpreta in un contesto da gioco di piattaforme. Il gioco viene accolto favorevolmente.
Il 28 gennaio ha inizio la lunga avventura di Kentucky Route Zero, punta e clicca sui generis a episodi che impiegherà sette anni per giungere al capolinea della quinta uscita. Qua su Outcast ce ne innamoriamo subito.
Due giorni dopo esce Proteus, bizzarro gioco d’avventura ed esplorazione in prima persona dalla grafica minimalista che punta tutto sull’esperienza sensoriale, sul mood. A noi piacque e c’abbiamo pure l’intervista.
Il mese si chiude con Antichamber, clamoroso puzzle game in prima persona a base di geometrie impossibili ed esplorazioni psicologiche. Il mio gioco preferito del 2013 è già disponibile a gennaio.