Se avete seguito con attenzione il nostro reportage su E3 2012 allora saprete più o meno tutto riguardo ciò che era in fiera. Dunque, ritaglio un piccolo spazio per parlare delle cinque cose che non c'erano. E che magari avremmo giurato che ci sarebbero state. Anche perché ne avevamo sentito parlare. O avevamo letto una notizia. O l'aveva detto qualche analista. In ordine rigorosamente sparso, tanto comunque non c'erano e quindi non si offendono di certo.
Il Giappone
Volevo effettivamente intitolare questo capitoletto "Final Fantasy", ma poi ne dovevo scrivere un altro intitolato "Metal Gear" e poi magari un altro intitolato "Gran Turismo". Alla fine mi sono accorto che in effetti c'è un filo rosso che lega 'sti giochi: sono - o meglio, erano - i protagonisti dell'industria giapponese e storicamente sono stati sempre degli ospiti prestigiosi dei palcoscenici di E3. Abbiamo invece assistito ad un E3 senza un Final Fantasy (il Versus XIII è praticamente sparito), senza un nuovo capitolo di Metal Gear ad opera dell'immancabile Kojima e senza le scintillanti auto di Yamauchi e compagni. Atipico, se guardiamo alle edizioni passate. Ma tutto sommato comprensibile nell'ottica del particolare "momento" che l'industria giapponese dei videogame sta attraversando.
Il Nintendo 3DS Lite
Pensavo di aspettarlo solo io e invece, leggendo in giro, noto che un sacco di gente sta attendendo con più o meno ansia la fantomatica nuova versione del portatile Nintendo. Quella che neppure sappiamo se esiste o meno. Si, perché di pigliare quello attuale e appiccicarci quel catafalco di plastica per avere il secondo stick analogico non se ne parla proprio. L'E3 sembrava il momento adatto per svelare la nuova versione. E invece niente da fare. Certo, con il 3DS attuale che vende come il pane e straccia con rapporto di 3 a 1 la diretta concorrente di Sony, magari, aspettarsi il restyling era un po' ottimistico. Semmai mi domando: se davvero così tanta gente sta aspettando la nuova versione per comprare il portatile Nintendo, che "balzo" faranno le vendite nel momento in cui, eventualmente, sarà disponibile?
I giochi per PlayStation Vita
Se prima di E3 aspettavate un numero X di giochi per PlayStation Vita, dopo la fiera probabilmente ne aspettate ancora X. O, al limite, X+1, se avete visto Assassin Creed III o Jet Set Radio. Il che, per una console che non sta effettivamente facendo faville nei negozi, non è propriamente un gran risultato. E la situazione peggiora se consideriamo che Sony stessa ha praticamente lasciato a bocca asciutta gli utenti (o potenziali tali) della nuova console portatile, senza fare alcun annuncio di spessore. Un atteggiamento ben poco comprensibile, se andiamo a confrontarlo con il comportamento diametralmente opposto di Nintendo col suo 3DS. Se non è questo il momento buono per "spingere" la console con annunci e giochi di un certo peso, allora quand'è?
La next-gen
Ok, questa ce la siamo cercata. Al di la del rifiuto netto e psicologico di considerare la povera Wii U come "next-gen" (oggi hanno pure annunciato che molti giochi andranno a 720p... ), sia Sony che Microsoft avevano detto, giurato e spergiurato che le console next-gen NON le avrebbero mostrate. Eppure noi (io?) un po' ci speravamo. Con tutto quel parlare di Orbis e di Durango... e col grande silenzio di certi team di sviluppo che davamo per certi al lavoro sulla next-gen (e magari ci sono davvero, eh!). Insomma, è stata una "grande assenza annunciata": ne piglio semplicemente atto e passo oltre. Il che ci porta direttamente al prossimo capitoletto...
Le grandi assenze annunciate
Dai, Grand Theft Auto V volevamo vederlo in azione. E non ci avrebbe fatto schifo neppure buttare un'occhiata ai nuovi giochi di Bungie e di Respawn, per citarne altri due. E, ancora, qualcosina di Blizzard e Valve di certo non avrebbe guastato, anche perché si rumoreggiava da tempo della versione per console di Diablo III o addirittura di qualcosa relativo ad Half Life. Insomma, già sapevamo che non ci sarebbero stati perché le stesse software house ne avevano annunciato l'assenza ma forse proprio per questo il loro "non-esserci" si è fatto particolarmente sentire. È proprio quel tipo di assenza che ti fa capire quanto oggi, in un mondo sempre connesso a Internet e pieno di gente che segue le notizie passo passo, a un gioco "grosso" non serva l'E3. Perché condividere un grande evento come la fiera losangelina con decine di altri gioconi quando basta pubblicare un trailer in un momento "tranquillo" per crearsi addosso un evento tutto per sé?