La realtà virtuale all'E3 2019 | Vitoiuvara e la VR
Questa è una rubrica sulla realtà virtuale. Su tutta la realtà virtuale, non solo quella videogiocosa. E non storcete il naso, giuro che proverò a ficcarvela in gola con la forza se non fate almeno lo sforzo di interessarvi almeno un pochino a questa ormai bistrattata tecnologia. Di tutta la VR, dicevo, perché è mia ferma convinzione che il suo più grosso potenziale non sia da ricercarsi in ambito ludico ma in tutta una serie di applicazioni che prima o poi cambieranno il nostro mondo, pure il vostro.
Se ne parla poco, sempre meno, ma qualcosa continua a muoversi sul fronte VR, anche all’E3. Upload VR, per esempio, ha organizzato per la prima volta uno show dedicato, dove si sono concentrati quasi tutti gli annunci più importanti e interessanti. Non se l’è coperta nessuno a parte noi quindici, ma ci ha fatto molto felici.
Cominciamo dalla fine, mi va così, e da questo Pistol Whip che promette di mischiare le meccaniche di Beat Saber a quelle di Superhot VR. E un po’ quelle di Half-Life 3, con una scorzetta di limone, giusto per volare basso. Una specie di gioco su carrello, senza carrello, con un bello stile e che pare molto divertente.
Sul fronte medioevale fantasy, abbiamo 1) The SoulKeeper VR, che sembra destreggiarsi bene tra spade e archi ma che, sopratutto, vi farà cavalcare draghi. Almeno così sembra, e sperando che il nostro corpo sia in grado di reggere tanto.
2) Rogan: The Thief in the Castle, che ha invece meccaniche molto più stealth e che sembra più lineare e controllato. Si intravede una componente narrativa importante, però, e dal punto di vista tecnico è decisamente sopra la media.
Spadate pure per Until You Fall, di cui si è visto giusto un teaser di gameplay e che pare un bell’arcadone.
Dalle parti di Ghost Giant (che su PC non è arrivato), questo The Curious Tale of the Stolen Pets, esperienza narrativa a base di diorami. Del gioco si capisce poco, ma i diorami son belli e potrebbe bastare.
ABE sembra un bell’horror surreale ma si vede pochino…
… mentre Low-Fi è il Blade Runner che la VR si merita. Molto, molto promettente.
Non ho visto niente di nuovo di Stormland, attesissimo di Insomniac…
… mentre per Lone Echo II, seguito di uno fra i migliori giochi in VR di sempre, bisognerà purtroppo attendere il 2020.
Insomma, nonostante i gufi continuino a sostenere il contrario, la realtà virtuale è ancora viva e vegeta e continua a muoversi fiduciosa nell’ombra.