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Il nonsense in early access di Super Cane Magic ZERO

Il nonsense in early access di Super Cane Magic ZERO

Dai big numbers su YouTube ai big moneyz su Eppela il passo è breve, se ti chiami Simone Albrigi in arte Sio. In pratica, quello dei fumetti di Scottecs. L’artista veronese, non pago dell’enorme successo dei suoi webcomic e dei suoi video, circa dieci mesi fa ha deciso di unire le sue matite ai talenti degli italici Studio Evil, per portare sul sito di crowdfunding tricolore Super Cane Magic ZERO, action-RPG che ha raggiunto i fondi necessari al suo sviluppo in men che non si dica e che pochi giorni fa è approdato tra gli Early Access di Steam in forma finalmente giocabile. 

Chiunque abbia provato almeno una volta uno degli episodi bidimensionali di The Legend Of Zelda si troverà subito a suo agio nel muovere i primi passi in Super Cane Magic ZERO. Scegliendo una delle due modalità proposte in questa versione preliminare, Arena o Sfida, il giocatore potrà muovere il dottor Culocane, Yoghurt, Coso e gli altri personaggi partoriti dal nonsense di Sio in dungeon ricchi di trappole e avversari, tutti da esplorare con una visuale a “volo d’uccello”, del tutto identica a quelle di un A Link To The Past a caso.

Coso e compari hanno un motivo più che valido per menare le mani e rischiare la pellaccia: il cane AAAH si è impossessato della bacchetta magica del Mago Torta e la sta usando per trasformare i fiumi e i prati in bistecche e lava ma soprattutto, udite udite, sta rallentando internet. E come si fa poi a vedere i deliranti filmati di Sio su YouTube in mezzo a tutto quel buffer?

1I dungeon pullulano di lava e roba strana.
1I dungeon pullulano di lava e roba strana.

Rispetto alla citata serie Nintendo, però, Super Cane Magic ZERO mostra subito alcune differenze. Anzitutto, il ritmo di gioco è totalmente diverso, preferendo l’azione al superamento dei pur presenti enigmi. Inoltre, per quanto gli eroi del gioco possano impugnare spade e altre armi, il focus dei combattimenti è incentrato sulla capacità di raccogliere e sollevare gli oggetti da terra. E per “oggetti” intendo anche i corpi inermi dei mostriciattoli assortiti che, una volta storditi, possono essere sollevati e lanciati contro ostacoli o pozze di lava per infliggere ancora più danni.

Tutto è consentito nel mondo di Scottecs, anche in quello digitalizzato proposto da Studio Evil. Potrete utilizzare la sagoma del Giappone come se fosse un boomerang, sollevare sassi e lanciarli contro qualsiasi cosa si muova, amici inclusi. Perché no, potrete anche masticarli, quei sassi, perdendo tuttavia nell’atto preziosi punti vita. Oltre ai soliti HP, in Super Cane Magic ZERO sono presenti tante altre statistiche, così da dare un senso a quel “RPG” che accompagna “action” nei comunicati stampa di SCMZ. Tanti bei numerini da coccolare e rimpolpare con mutande, cappelli e altri ornamenti da raccogliere, come sempre, aprendo forzieri o sfracellando nemici che molto più spesso, però, lasceranno cadere piogge di fette di salame e ossa, il corrispettivo delle classiche valute in game nel mondo di Scottecs.

Non so perché, ma l'accampamento iniziale mi ricorda Don't Starve.
Non so perché, ma l'accampamento iniziale mi ricorda Don't Starve.

Nonostante la versione da me provata sia al momento del tutto priva della modalità Storia, concedendosi alla competitività della modalità Arena o alla cooperazione di quella Sfida è possibile saggiare le basi del sistema di gioco di Super Cane Magic ZERO. Se alla prima possono prendere parte fino a quattro giocatori, nella seconda un avventuriero solitario può farsi accompagnare da altri tre compari in un’avventura alla ricerca dell’uscita di un dungeon sempre diverso da partita a partita, articolato in stanze dove è necessario sconfiggere gli avversari o risolvere semplici enigmi ambientali per passare alle sezioni successive.

Tra alcune sessioni in solitaria e tante altre in compagnia, devo ammettere che Super Cane Magic ZERO non mi è dispiaciuto, ma nemmeno mi ha entusiasmato. Al di là della povertà dei contenuti e di alcuni piccoli ma fastidiosi bug tipici delle prime build degli Early Access, sono il gameplay e la relativa (ma possibile) mancanza di appeal sul medio-lungo periodo che destano le mie preoccupazioni. Che magari, una volta completata la modalità Storia, si riveleranno del tutto infondate. I personaggi scemi di Sio ci sono, la grafica pure e le modalità di contorno anche: ora si aspetta la ciccia vera per poter emettere un giudizio più completo.

Until Dawn, il sole prima o poi sorgerà. Forse

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