La televisione tradizionale e un medium vecchio. Sì, proprio quella con i canali, con un palinsesto predeterminato che l'utente deve subire agli orari previsti, con una serie di proposte suddivise per fasce orarie, con i concetti di traino, di fascia protetta, di prima serata, di concorrenza basata su orari. È un medium vecchio. Anzi VECCHIO. Anzi V-E-C-C-H-I-O. L'utente di oggi deve poter scegliere cosa guardare, quando, con che tempi, in che modi. L'utente deve essere padrone, totalmente padrone del suo tempo. Chiunque abbia un decoder dotato di PVR con multiplo tuner (tipo MySkyHD o alcuni decoder da digitale terrestre) sa di cosa sto parlando. Sa che, alla fine, si troverà a costruirsi da solo il palinsesto e a guardarselo a piacere… anche se siamo ancora lontani dall'offerta "on demand" totale. Ma ancora non ci siamo.
La televisione di oggi è un medium obsoleto. E la dobbiamo subire. Domani sarà on demand e sicuramente in streaming. Ma oggi è così. Ed è con la vecchia televisione che avremo a che fare in questo articolo. Con i modi per guardare la televisione "classica" sul proprio iDevice. Come possiamo fare? Lo scenario cambia continuamente in questo periodo e l'argomento sembra particolarmente "effervescente". Quanto diciamo ora potrebbe essere già vecchio tra pochi mesi e lo sarà sicuramente entro un anno. Facciamo comunque una veloce e non troppo approfondita carrellata sull'argomento. Maggiori approfondimenti potranno avere luogo se la tematica dovesse dimostrarsi particolarmente gradita.
La via facile: amico browser
Il metodo più facile è usare Safari. Talvolta i siti delle TV tradizionali, quando navigati da iOS, offrono la possibilità di vedere i canali direttamente in streaming in formato compatibile. È il caso del sito della Rai che propone tutto il suo palinsesto in diretta su iPhone e iPad. Ci sono proprio tutti i canali della televisione digitale terrestre! In più c'è anche parecchia roba "on demand" da poter vedere. Purtroppo non tutti questi ultimi sono disponibili in formato compatibile (e, ricordiamo, non è l'on demand che stiamo analizzando) ma direi che la Rai si sta muovendo bene. Non altrettanto si può dire per i "rivali" di Mediaset o La7 che non offrono alcun accesso in streaming alle dirette.
La via oscura: le app non ufficiali
Se "ravanate" sull'AppStore trovate alcune decine di applicazioni in grado di farvi vedere la televisione sul vostro iPad o iPhone. Scaricatene una e tanti saluti.
No, un attimo… Sapete cosa fanno queste applicazioni? Si limitano ad essere una specie di "browser": raccolgono degli streaming dei canali tradizionali già adattati all'iphone - da fonte più o meno certa - e ve li mostrano a schermo. Quindi, banalmente, pescano dagli streaming ufficiali della Rai, mentre gli altri canali ve li forniscono "in altri modi". Modi legali? Non Legali? Ci sentiamo di ritenere che tutti questi streaming non ufficiali siano illegali o si muovano in quella zona grigia del "non definito". Mediaset, tanto per fare un esempio, fa sempre rimuovere il collegamento ai propri canali perché vede violati i propri diritti. Se proprio non potete farne a meno... Beh, diciamo che può essere un modo per vedere le TV straniere senza doverle cercare.
La via della legge: ufficialmente applicati
Ma veniamo alle app ufficiali. La Rai, sulla scia del proprio sito, ha un'applicazione decente per iPad e iPhone. Niente di strepitoso: ci sono un po' di canali in diretta, ma il sito di cui parlavamo sopra è più completo (e questa la dice lunga sulla logica di certe scelte).
C'è anche un po' di materiale "on demand", con la possibilità di visionare il palinsesto degli ultimi sette giorni di alcuni canali con varie limitazioni legate ai diritti TV. L'applicazione funziona solo su Wi-Fi ed è universale per iPad e per iPhone. Oltre a questa, sull'App Store, possiamo trovare le applicazioni di RaiSport (solo per iPad) e di RaiStoria (universale), ed è abbastanza strana questa confusione e ridondanza che viene fatta tra le varie applicazioni quando, ripetiamo, il sito ufficiale Rai è superiore ad esse. Il miglior programma di streaming TV, tra quelli ufficiali, è lo SkyGo di Sky Italia nella versione iPad. La televisione satellitare di Murdoch è arrivata facendo la voce grossa: il numero di canali è limitato ma pregiato, ancorché fortemente orientato allo sport (sono presenti tutti i canali calcistici e sportivi a marchio sky, inoltre Fox, Disney Channel, National Geographic, History Channel, SkyTG 24 e poco altro). Fruibile sia via Wi-Fi che via 3G, è limitato solo dalla mancanza di alcuni "diritti" che Sky si dice sicura di ottenere per la prossima stagione calcistica. Ad esempio le partite di Serie A e B sono completamente assenti dall'iPhone, mentre su iPad sono fruibili solo in Wi-Fi.
La qualità della trasmissione si adegua alla banda disponibile fornendo, con le normali ADSL italiane, una resa visiva davvero ottima se non addirittura sorprendente! Purtroppo la versione per iPhone, oltre alle limitazioni legate ai diritti, non offre un'esperienza visiva paragonabile a quella della versione per iPad. Il servizio è completamente gratuito per tutti gli abbonati a una versione HD di Sky, ma naturalmente ognuno potrà vedere solo il range di canali per i quali ha l'abbonamento. Attenzione, però: l'uscita TV dell'iDevice viene disabilitata. Mediaset, in questo settore, fa una scelta diametralmente opposta: mentre Sky si concentra esclusivamente sulle dirette, la nuova app Premium Play (solo per iPad, disponibile da pochissimi giorni) propone solo contenuti on demand: tutti quelli disponibili per il servizio Premium Play già disponibile su PC e Xbox (e in arrivo su altri device). Non dovremmo considerarla qui perché ha un solo canale in diretta ma è comunque interessante sapere che esiste. Infine: La7... chi l'ha vista?
Tra le tante curiosità relative alle applicazioni ufficiali di operatori minori, possiamo notare l’applicazione ufficiale di Supertennis, che trasmette in streaming il canale omonimo ufficiale della FIT, l’applicazione di Repubblica TV (per iPhone e iPad) e, a pagamento (soluzione quanto meno discutibile in questo panorama), l’applicazione universale di Eurosport.
La via autonoma: "Mi trasmetto da solo!"
Cambiamo completamente frontiera e diventiamo broadcaster di noi stessi. È possibile trasmettere al proprio iDevice il segnale preso direttamente dalla propria TV! E quindi senza problemi di diritti o di limitazioni nazionali! Il primo metodo, più costoso, fa capo al dispositivo chiamato Slingbox.
Lo Slingbox è un set-top-box pensato espressamente per ricevere un segnale video in ingresso e convertirlo in uno streaming. Oltre a questa fondamentale caratteristica, consente anche di pilotare un trasmettitore ad infrarossi, cosa che in soldoni permette di cambiare canale da remoto. Quindi, con lo Slingbox potete pilotare un decoder Digitale Terrestre o Satellitare e trasmettervelo in giro per il mondo. Wi-Fi o 3G non fa differenza, perché il broadcaster siete voi. Naturalmente, oltre al costoso set-top-box vi serve la app dedicata, costosissima per lo standard App Store, e nemmeno universale (le due versioni separate per iPhone e per iPad costano 24 euro ciascuna). Inoltre, giova precisare che la trasmissione (disponibile anche su computer attraverso il sito di Slingbox), è disponibile solamente in versione "punto a punto": solo un client per volta può essere connesso. L'altro metodo per trasmettere a voi stessi richiede un Mac sempre acceso: la chiavetta EyeTV della Elgato è un sintonizzatore USB che consente di vedere la TV sul proprio Mac, con tutte le funzionalità di registrazione che questa cosa implica.
Ovviamente le possibilità di creare uno streaming sono implicite in un computer dotato di chiavetta TV, e quindi la Elgato ha implementato queste caratteristiche direttamente nel software di gestione di EyeTv. L'applicazione per iOS di Elgato (universale, 4 euro) consente di gestire la pennetta, accenderla da remoto, vedere il palinsesto, impostare le registrazioni, guardare il canale in diretta o precedentemente registrato. Naturalmente è possibile decidere il bitrate e utilizzare l'uscita video del device per guardare lo streaming su un televisore o su un monitor.
Dal momento che il software fornito con la chiavetta include una web app, la funzionalità di base di "guardare la televisione" funziona anche senza applicazione dedicata ma semplicemente utilizzando Safari. E addirittura funziona anche usando un altro Mac invece dell'iPhone. La EyeTV gestisce anche un ingresso esterno (come ad esempio un decoder satellitare) ma non "sa" cambiare canale ai dispositivi esterni. Purtroppo questo metodo non funziona su PC. In più, l'utilizzo di questi dispositivi con Fastweb su indirizzamento privato potrebbe non essere supportato (EyeTV, sicuramente, non funziona, per Slingbox la situazione non è chiara). Aggiungiamo come nota, per altro ovvia, che il limite massimo di bitrate dipende dall'upload della vostra ADSL. Naturalmente potete sempre usare il tutto direttamente in casa vostra collegati in Wi-Fi (con qualità eccezionale) anche se, tranne cause di forza maggiore, ci sono metodi migliori per vedere la TV in casa.
Attenzione: Elgato produce altri dispositivi adatti allo streaming domestico (ad esempio Netstream) ma solo le chiavette USB, ossia quelle gestite direttamente dal Mac, possono essere usate per trasmettere lo stream in remoto.
EyeTV Mobile: sintonizzatore per porta Dock.
La seconda soluzione risiede in un sintonizzatore TV alimentato a batterie che fa da hotspot di streaming Wi-Fi (Tivizen di Elgato o Tizi di Equinux). Di fatto aderiamo nuovamente all'utilizzo dello streaming, ma stavolta il flusso video è generato localmente e non consuma traffico dati. La prima soluzione, salvo offerte, costa intorno al centinaio di euro, mentre la seconda costa circa 130 euro. Il sintonizzatore a batteria è, ovviamente, più versatile: avete una TV che trasmette via Wi-Fi a cui potete collegarvi anche con il Mac. Per contro il sintonizzatore per porta dock è più comodo da portare dietro, non necessita di essere continuamente caricato e garantisce una maggiore autonomia. Ovviamente in entrambi i casi parliamo di una soluzione che permette di risparmiare traffico se siete in 3G ma richiede di avere un buon segnale televisivo. E sappiamo, purtroppo, che la resa delle antennine telescopiche portatili fornite con questi apparati è a dir poco ridicola.
La via del futuro... e del presente
Il futuro, come abbiamo già avuto modo di dire, andrà sicuramente verso un tipo di fruizione diverso: basato sullo streaming e sull'on demand, senza che i broadcaster attuali abbiano modo di imporre un palinsesto temporalmente inquadrato. Qualche accenno lo vediamo già adesso: Premium Play di Mediaset, di cui abbiamo già parlato, permette infatti anche di scaricare in locale i contenuti acquistati e di guardarli poi offline. D'altra parte lo stesso iTunes è stato la prima piattaforma di streaming video on demand. Tra qualche anno (auspicabilmente molto pochi) saremo in grado di vedere quello che vogliamo, quando vogliamo, dove vogliamo.
E no, brutti piratoni, non stavo pensando a Emule o Bittorrent. :)