C'è parecchia curiosità attorno a Krater, il progetto finora più ambizioso e importante del team svedese di Fatshark che i più attenti si ricorderanno soprattutto per Lead And Gold e Bionic Commando Rearmed 2. Immaginatevi un incrocio tra Diablo, Fallout (la prima generazione), Torchlight e il vecchio Syndicate e non andrete molto lontani dal concept di questo GdR d'azione a sfondo post-apocalittico con commistioni tattiche, generazione random dei dungeon, un vasto mondo persistente da esplorare e una forte centralità del crafting. Tanta roba sul piatto insomma, tanto che il rischio di un progetto fin troppo vasto e impegnativo per il piccolo studio svedese è appena dietro l'angolo.
In attesa di scoprire se Fatshark abbia toppato o azzeccato il GdR indie di inizio anno (l'uscita di Krater è attesa per fine aprile), ho potuto provare per qualche ora una versione pre-Alpha ancora fortemente incompleta, buggata e instabile ma già in grado di mostrare molti aspetti del gioco. Innanzitutto l'ambientazione, ben lontana dal classico scenario apocalittico tutto rovine, deserti, radiazioni e desolazione; il mondo di Krater, reso tale dopo una devastante guerra durata giusto una mezz'ora, è infatti lussureggiante e ricco di boschi e foreste, con villaggi e insediamenti molto meno squallidi di quelli di Fallout o di Borderlands e un generale look selvaggio-preistorico. La visuale a volo d'uccello con un discreto livello di zoom e di rotazione richiama invece i classici del passato, mentre la selezione e il controllo dei nostri tre alter ego è di classico stampo RTS. Su questo versante però il pathfinding è a dir poco disastroso, con i personaggi che rimangono continuamente bloccati e incastrati negli elementi dello scenario, si "sloggano" dalla selezione senza alcun motivo o non rispondono come dovrebbero alla direzione assegnatagli.
Si spera naturalmente che ciò sia solo un difetto di questa pre-Alpha e non della versione definitiva, pena un sistema di controllo troppo deficitario che renderebbe Krater francamente ingiocabile. Il nostro party è composto da tre personaggi, anche se ho visto un'ulteriore classe disponibile sostituibile a piacimento. L'approccio di Fatshark è quanto mai classico, con un healer specializzato nella cura (Medikus), un classico tank capace di assorbire i danni più pesanti (Bruiser), il Regulator (esperto di armi da attacchi dalla distanza) e il Brawler, personaggio con chiare funzioni da DPS e con attacchi piuttosto corposi. Ognuna di queste classi ha a disposizione due abilità disposte in una barra posta nella parte inferiore dello schermo, attivabili via mouse o richiamabili con i tasti numerici della tastiera. Purtroppo non ho potuto provare tutta la parte relativa al crafting, che secondo gli sviluppatori avrà molta importanza, ma anche l'impossibilità di crescere di livello impedisce per ora di capire lo sviluppo dei tre componenti del party, che comunque dovrebbero potenziarsi con l'upgrade di caratteristiche classiche come forza, resistenza e destrezza.
Il funzionamento del gioco è semplicissimo. Nell'accampamento iniziale ho individuato subito il classico PNG con punto esclamativo sulla testa che mi ha assegnato le prime quest; da sottolineare che in questa pre-Alpha più della metà dei personaggi non giocanti non sono attivi e quindi non ho ancora capito quanto sarà approfondito il sistema di dialogo. Una volta accettata la missione, basta dirigersi verso i punti gialli sulla mappa di gioco, entrare in un dungeon e iniziare la classica trafila di combattimenti e raccolta del loot. Gli scontri iniziali sono molto facili e ho lasciato i miei tre eroi combattere automaticamente senza quasi mai attivare le rispettive abilità, anche se dopo la prima mezz'ora ho dovuto adottare tattiche piuttosto precise per venire fuori con le ossa intatte. Medikus nelle retrovie, Bruiser in prima linea a sorbirsi le mazzate e Regulator un po' più distante per sfruttarne gli attacchi con il fucile. Nulla di originale per chi già mastica un po' di GdR, ma già senza questi minimi accorgimenti non andrete molto lontani in Krater, che già dopo le prime quest all'interno dell'accampamento si è dimostrato un titolo molto (ma molto) impegnativo. Spostandoci nella mappa generale, possiamo infatti imbatterci in combattimenti random senza vedere prima i nemici e fin da subito, tra orsi bruni e lupi giganti, il livello dello scontro è parecchio elevato.
Per fortuna se tutti e tre i componenti del party muoiono in combattimento ripartono con il massimo dell'energia dall'ultimo accampamento o villaggio visitato, senza quindi penalizzazioni eccessive se non eventuali ferite debilitanti che possono rimarginarsi solo con il tempo. Le nove location presenti in questa versione dimostrativa non hanno messo in mostra un level design particolarmente ispirato soprattutto per quanto riguarda i dungeon, fin troppo spogli (si può interagire giusto con il classico scrigno dei tesori), lineari e dalle dimensioni limitate. Più convincente invece il comparto grafico, con una buona resa della vegetazione, personaggi ben dettagliati al massimo livello di zoom e una discreta personalità nel look delle location e dei nostri alter ego. Anche qui comunque aspettiamoci miglioramenti nella versione finale del gioco, che però (a quanto pare) non godrà di alcun doppiaggio ma solo di qualche effetto vocale per sottolineare ad esempio la conferma di un ordine (un po' come in molti RTS del passato).
L'altra grande incognita riguarda il co-op online a tre giocatori, purtroppo non disponibile nella pre-Alpha in oggetto; un'aggiunta che se implementata con tutti i crismi del caso potrebbe rivelarsi fondamentale per le sorti del progetto, anche se già così l'intelligenza dei compagni si è dimostrata molto valida e coerente. In attesa di ricevere un codice review del gioco ricordiamo che l'uscita di Krater è fissata per il 24 aprile in formato digitale su Steam o direttamente sullo store online di Fatshark; in questo caso con il pre-order già attivo si risparmiano 7 euro e ci si porta a casa la Collector's Edition con tanto di DLC per il day-one (un nuovo personaggio) e la colonna sonora del gioco in MP3. Per poco meno di 15 euro (e sperando che Fatshark sistemi le magagne qui descritte) si tratta di un'offerta molto appetibile; vista poi la modesta concorrenza di questi mesi in ambito ruolistico-indie di un certo spessore, Krater potrebbe davvero fare il botto e seguire la fortunata sorte dei vari Torchlight, Bastion, Recettear e Dungeon Defenders. Le potenzialità per riuscirci non gli mancano di certo.