Outcazzari

Ludophìlia #34 - E a me che cazzo me ne freca a me...

Ludophìlia #34 - E a me che cazzo me ne freca a me...

Ludophìlia (con l’accento così) non è una malattia venerea, ma un’incomprensibile rubrica di approfondimento videoludico che corrobora mente e joypad, curata da uno che l’avrebbe addirittura voluta intitolare “I Love Naomi Kyle”.

E a me che cazzo me ne freca a me delle patch, delle patch day one e pure di quelle ricamate,  delle rotture di Assassin's Creed Unity, degli elefanti di Far Cry 4, degli Amiibo mutilati e di quelli che andranno fuori produzione, delle notizie videoludiche, dei server di Destiny, di quante unità ha piazzato/venduto Xbox One in Bangladesh e delle reiterate scuse di Evolution Studios?

E a me che cazzo me ne freca a me delle beta, delle preview program, degli accessi anticipati, dei reveal, delle OMI che vengono "rilasciate", dei tripla A, degli indie e di tutti gli hipster del tecnoludico col pixel di fuori? Eh? E a me che cazzo me ne freca a me dei requisiti minimi, di quelli consigliati e di quelli che ognuno si ritrova in giro per casa, oppure del gioco dell'anno secondo EDGE, delle previsioni di Michael Pachter e della percentuale di cinema che c'è in Kojima?

Ma soprattutto, a me che cazzo me ne freca a me del nuovo gioco di Quantic Dream, delle playlist di Halo, delle risoluzioni in generale, dei mazzi di Hearthstone e della decadente bruttezza di Dragon Age: Inquisition? E a me che cazzo me ne freca a me di partecipare a una closed alpha, di trasferire salvataggi, della classifica della settimana su Steam e di quella in Inghilterra, dei rumor di NeoGAF, delle limited edition, dei bundle, dei trenta o dei sessanta fotogrammi al secondo?

Scopare.

Scopare.

E a me che cazzo me ne freca a me di PS4 20th Anniversary Edition, di Shovel Knight che supera le trecentomila copie, di Rubino Omega, di Zaffiro Alpha e di tutti i Pokémon in colonna? E a me che cazzo me ne freca a me di The Crew che ha bisogno di un patch per fare quello che descrive il suo titolo, di Peter Molyneux, del ritorno dello Spectrum, del social tout court e dei cinesi in generale?

E a me che cazzo me ne freca a me di Lizard Squad, di quando arriverà Half-Life 3 (sicuramente assieme al nuovo disco dei Tool), di quello che dice il marketing, dei glitch, dei gift e del fatturato di GameStop? E a me che cazzo me ne freca a me del lancio dell'anno, del gioco dell'anno, della delusione dell'anno o del flop più ingiusto dell'anno, quando è chiaro che è tutta colpa degli zingari? E a me che cazzo me ne freca a me di quante ore di gioco ha totalizzato in tutto il mondo "la console di Redmond", di chi sarà il successore del Wii U o del ventennale di PlayStation, di chi finisce i giochi in 15 minuti, delle cose che "sbarcano" su App Store, di fare causa a Ubisoft, dei firmware, dei MOBA e delle recensioni troppo lunghe? E a me che cazzo me ne freca a me dei giochi di guerra, degli unboxing, di Altered Beast e pure di Golden Axe? E a me che cazzo me ne freca a me dei reboot, dei forum, dell’industry, delle policy, dei fanboy, di chi ride dicendo proprio "LOL", di dove abita Notch e del Vigamus?

In pratica, e a me che cazzo me ne frega a me del logorio del videogiocare moderno? Per il 2015, desidero utilizzare soltanto il 2% del mio cervello e…

GIOCARE!!!

Colonel Campbell’s Art Soup #94

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Old! #93 – Dicembre 2004

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