Mario Golf: World Tour - Golf estremo per giocatori duri... e funghetti!
È passato così tanto tempo dall'ultima volta che ho impugnato una mazza virtuale in un Mario Golf che temevo di aver perso la mano, e ammetto che c'è voluto ben più di un giro di pratica nel famigerato Percorso Foresta, quello frequentato da odiosi funghetti e bambini in età prescolare, per abituarmi alla nuova interfaccia e alla disposizione dei tasti ben diversa da quella dell'ultimo joypad che avevo usato in di una bucha mariesca (che per la cronaca era il mitico pad Game Cube). Ma alla fine la mia memoria manuale è riaffiorata e in un'oretta ero pronto a misurarmi con i campioncini del Regno dei Funghi! Perché certe cose non si scordano mai!
Mario Golf: World Tour è l'ultima fatica golfistica di Mario che, dopo essersi preso ben dieci anni di riposo (correva l'anno 2004 quando uscì Mario Golf Advance Tour, ultimo titolo della serie a vedere gli scaffali) e aver saltato a piè pari qualcosa come una generazione e mezza di macchine, torna fra noi per ricordarci che Nintendo non butta via mai niente e che se le rimanete fedeli, forse non voi, ma i vostri figli (tiè) o i figli dei vostri figli (tiè tiè) vedranno il seguito anche del più sconosciuto spin-off dell'ultima mascotte del menga. Per dire, nel 2004 c'erano ancora i Tiger Woods annuali, Facebook era appena nato, non c'erano smartphone e io non avevo figli e manco ci pensavo... ma cacciamo via questi pensieri e godiamoci il momento, ovvero il nuovo fiammante gioco di golf di Mario, che per la prima volta offre modalità online e pure DLC a pagamento (perché se volete l'online dovete beccarvi il bello e il meno bello).
Innanzitutto, la risposta alla domanda che tutti i conoscitori della serie avranno in testa: "ma questo è un Mario Golf stile console o stile portatile?" Traduzione per i meno avvezzi: "è un gioco di golf puro o ha elementi GDR?" La risposta non è semplice ma, vi assicuro, soddisfa tutti. La modalità Storia di Mario Golf: World Tour si presenta come un Mario Golf portatile, ovvero si gioca con un avatar, un Mii in questo caso, ha un'area che funziona da hub per le modalità di gioco, rappresentata dal Club Castello di Peach, e offre dei modi per migliorare le caratteristiche del proprio personaggio. Tutti elementi da Mario Golf portatile, a cui però mancano le cose più importanti: i punti esperienza e i livelli. In World Tour, l'unico modo per migliorare le caratteristiche del Mii consiste nel cambiare vestiti e mazze, e la progressione delle statistiche è comunque più lenta rispetto agli altri episodi portatili, in una specie di approccio a metà comunque ben realizzato, che magari non soddisferà appieno gli amanti dei vecchi GDR sportivi Camelot, ma che comunque ci va molto molto vicino. Ma la cosa più bella è che accanto al Club Castello c'è anche un'altra modalità di gioco che si chiama proprio Mario Golf e che è in tutto e per tutto un Mario Golf stile console! Insomma, Nintendo si è portata a casa i proverbiali due piccioni con una fava, per la somma gioia di tutti noi giocatori!
Ma vediamo di approfondire bene questo discorso: Mario Golf: World Tour accoglie il giocatore con un'ampia offerta di modalità di gioco e sfide, offrendo un pacchetto golfistico davvero completo e ricco di tutte le sfumature e varianti che hanno da sempre fatto la forza di questa serie, con in più l'online. Il gioco è grossomodo diviso in due modalità principali: Mario Golf, che rappresenta la modalità arcade, e Club Castello, ovvero la modalità storia. La prima offre la possibilità di entrare subito nel caldo dell'azione golfistica, selezionando uno dei giocatori classici della serie (Mario, Luigi, Yoshi... avete capito), oppure il vostro Mii, e iniziando subito a giocare. Questa sezione offre anche modalità multigiocatore locali e online e le sfide, ovvero delle gare tematiche in cui bisogna completare delle buche in condizioni molto particolari, per esempio raccogliendo delle monete sparse sul campo (ovviamente in posizioni impossibili), facendo passare la palla attraverso degli anelli o con limiti di tempo o di parco mazze. In alcune di queste varianti golfistiche sono addirittura presenti box contenenti oggetti, proprio come in Mario Kart, ma con effetti unici che permettono colpi altrimenti impossibili.
Il Club Castello è l'altra faccia di Mario Golf, quella pensata per gli appassionati degli episodi portatili della serie, per chi vuole personalizzare il proprio avatar e competere in tornei più strutturati contro avversari umani e fungoidi (in fondo, umiliare Mario, Bowser & co. è sempre un must!). Il Club Castello si presenta come un contry club virtuale, con un sacco di giocatori comparse (pure troppi) che fanno atmosfera, un negozio con tantissime attrezzature golfistiche da sbloccare una per una e, ovviamente, una bella selezione di campi da golf. Appena entrati nel Club Castello, il gioco richiede di competere in una gara di pratica, sulla base dei cui risultati viene assegnato un handicap numerico, che rappresenta l'abilità del giocatore e che può migliorare o peggiorare a seconda delle performance sul campo. Questo valore viene utilizzato per regolare il livello di difficoltà degli avversari controllati dall'I.A. e in generale per definire la capacità del giocatore.
Definito l'handicap e completato un giro di prova nel Percorso Foresta, finalmente si entra nel caldo dell'azione, con tre differenti percorsi da 18 buche e di difficoltà crescente subito a disposizione, altri da sbloccare classificandosi al primo posto nei tornei disponibili, una mini-modalità sfida in stile “sopravvivenza” (si procede fino al primo errore) e un'ampia selezione di allenamenti per migliorare proprio là dove ci si sente più deboli. Come da tradizione, i percorsi sono sempre più fuori di testa e ricchi di elementi fantastici man mano che si procede con la difficoltà. Si passa dal primissimo Percorso Foresta, che potrebbe essere una reale pista da golf, a buche ambientate in campi volanti o addirittura nel Castello di Bowser, da sbloccare proseguendo nella storia. La divisione è più o meno 50 e 50 e nei Percorsi Mariuoli è anche possibile utilizzare gli oggetti speciali.
Considerando poi che in entrambe le modalità le buche vengono declinate in sfide e in tornei con regole personalizzate, online e locali, come varietà e longevità Mario Golf World Tour sale in cattedra come uno dei giochi golfistici più ricchi di sempre. E in ogni caso, per chi volesse ancora di più, Nintendo ha preparato dei DLC a pagamento già disponibili, come è già avvenuto per Fire Emblem Awakening e per New Super Mario Bros. 2. I DLC contengono percorsi e personaggi aggiuntivi ed è anche possibile acquistare un Season Pass (la prima volta per Nintendo) per avere tutto il pacchetto a un prezzo scontato. Normalmente guarderei con sospetto alla presenza e all'annuncio di DLC così corposi all'uscita del gioco, ma onestamente Mario Golf: World Tour ha così tanti contenuti da superare l'offerta degli episodi precedenti e non si ha davvero l'impressione che qualcosa sia stato tenuto fuori forzosamente.
Diamo ora un occhio anche alla modalità online, presente per la prima volta in un Mario Golf. Devo dire che Nintendo è stata decisamente ambiziosa, questa volta: Mario Golf: World Tour offre infatti tornei mondiali ed europei aggiornati settimanalmente, sfide uniche su buche singole o selezioni di buche, premi esclusivi (oggetti per il Mii) per partecipanti e vincitori, classifiche online e addirittura la possibilità di creare tornei online personalizzati aperti a tutti o solo agli amici. Un pacchetto davvero completo per un gioco di golf che terrà impegnati i giocatori per i mesi e anni a venire. Purtroppo devo dire che, per quanto funzioni piuttosto bene nel complesso, ho trovato tutta la sezione online povera di informazioni e legata a vincoli hardware difficilmente giustificabili nel 2014. Mi spiego meglio: Mario Golf presenta fin dalla schermata di avvio quelli che sono i tornei online disponibili al momento, attraverso un caricamento in background invisibile per il giocatore. Tuttavia, per partecipare effettivamente a un torneo, bisogna andare in una stanza specifica del Club Castello e fare la procedura di login alla rete Nintendo, che è una cosa di una lentezza notevole per gli standard attuali. Durante il gioco posso vedere i ghost degli altri giocatori e come si sono mossi sul campo (funzione mooolto, mooolto figa), ma il gioco non mi dice chi sono questi giocatori, né mi fornisce dati sulla media dei drive o delle mazze utilizzate. Un sacco di cosette in fondo minimali ma pur sempre antipatiche e che sarebbe costato zero implementare. C'è sempre la speranza in una patch e voglio comunque precisare che alcuni aspetti dell'online, al momento del mio test, erano visibilmente in versione non definitiva, ma ho il sospetto che tutte le cose che ho segnalato siano presenti tali e quali anche una volta uscito il gioco.
Passando alle meccaniche di gioco, Mario Golf: World Tour è piuttosto fedele agli storici capisaldi della serie. Al di là degli elementi standard di ogni gioco di golf, ovvero varie telecamere per ispezionare le buche, strumenti di analisi del vento e dell'inclinazione del terreno, possibilità di impostare la potenza del colpo e i suggerimenti sulla mazza più adatta, Mario Golf ripropone la meccanica dello spin avanti e indietro, realizzabile premendo rispettivamente A o B come ultimo tasto durante la calibrazione del colpo. E come sempre lo spin si può anche incrementare con una combinazione specifica di tasti indicata a schermo, le solite AA, AB, BB e BA. Insomma, non si esce dal seminato, ma ben venga, considerando che in questo seminato non si giocava da dieci anni!
Sui comandi, l'unica nota di demerito che segnalo è come il touch screen sia interamente occupato da pulsanti virtuali che offrono un'alternativa a quelli fisici, come in Mario Tennis Open. Una scelta che trovo piuttosto curiosa in un gioco come questo, pensato per dei comandi standard, e che di fatto toglie spazio a informazioni come la mappa della buca o la visuale dalla pallina, che sarebbero state decisamente più utili di una serie di comandi doppi... quantomeno la disposizione dei tasti virtuali non è fuorviante come in Mario Tennis Open.
Chiudo infine la recensione con una piccola nota dolente, ovvero la mancanza di una funzione di salvataggio a metà partita, che da buon pendolare ho trovato piuttosto fastidiosa. Ovviamente il gioco si può sospendere chiudendo il 3DS, ma un torneo non si può interrompere a metà in nessun modo, per cui, se state giocando e vi arriva uno street pass che volete vedere o se siete a letto e volete spegnere la console per non avere quella lucina blu accesa tutta notte, beh, tanti saluti al torneo. E considerando che un torneo è composto da 9 o 18 buche e un 20/30 minuti come minimo li dura, fate i vostri conti prima di iniziarne uno! Per fortuna ci sono anche un sacco di sfide adatte a partite veloci e per molti giocatori questo non sarà un problema, ma ve lo segnalo, dato che per me lo è stato davvero.
Nonostante la mancanza del quick save, su cui non voglio chiudere un occhio, e le altre cosettine sull'online, Mario Golf: World Tour è il degnissimo successore dei Mario Golf di dieci anni fa, offre un pacchetto di modalità e contenuti da fare invidia a chiunque e in più è un gioco divertentissimo sia in singolo che in multi: non ci sono scuse per non averlo se conoscete la serie ed è un ottimo punto di partenza per chi non l'ha mai giocata. Se anche il prossimo Mario Golf dovesse uscire fra altri dieci anni, con World Tour, probabilmente, avremmo da giocare abbastanza per ingannare l'attesa!
Ho giocato a Mario Golf World Tour con qualche settimana di anticipo, scaricandolo dall'eShop grazie a un codice fornito da Nintendo Italia. La maggior parte del tempo l'ho passata giocando in modalità single player, principalmente nel Club Castello, sbloccando i vari percorsi e affrontando un po' di sfide in modalità Mario Golf. Non appena l'online è stato reso disponibile, ho giocato alcune delle sfide disponibili prima dell'uscita ufficiale, facendomi un'idea di come funzioni anche questa modalità. Non ho avuto modo di provare nessuno dei DLC.