Agosto 2001: I bei giochi di ruolo di una volta | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il 2 agosto del 2001, mentre nei magici iuessei si svolge la seconda edizione dei Dreamcast Championships (Crazy Taxi 2 fra i titoli su cui si gareggia), le versioni europee dell'ultima console Sega accolgono Outtrigger. Trattasi di sparatutto in prima e terza persona sviluppato da AM2 e nato in sala giochi, dove si appoggia su un sistema di controllo a base di joystick e trackball, cosa che ovviamente viene a mancare nella versione casalinga. A compensare ci pensano alcune opzioni extra e il multiplayer online per un massimo di sei giocatori... che però manca nella versione europea, limitata al multiplayer su schermo diviso. E insomma, non benissimo.
Lo stesso giorno segna anche l'arrivo dalle nostre parti per Mega Man Legends 2, secondo capitolo nelle avventure tridimensionali del bombarolo blu di squadra capcom. Al di là del cambio d'ambientazione e, ovviamente, di una storia inedita, il gioco non propone particolari innovazioni rispetto alla struttura da action/adventure della prima uscita. Mega Man Legends 2 viene accolto con discreto entusiasmo e, pur non mancando le critiche, lo status di culto della serie viene consolidato. Purtroppo, questo non impedirà il naufragio per il progetto di un terzo episodio, con conseguente sfumata nell'oblio per i cenni di trama lasciati in sospeso dal finale. La serie si conclude quindi qui, con due uscite principali e uno spin-off.
Non paga, Capcom sceglie lo stesso giorno per buttar fuori anche l'edizione europea di Breath of Fire IV, quarto capitolo dell'affascinante serie di JRPG nata su Super NES per volere del mitico Tokuro Fujiwara e qui già alla seconda uscita su PlayStation. Ancora una volta seguiamo le avventure di un personaggio che risponde al nome di Ryu e ha la capacità di trasformarsi in drago, stavolta impegnato a fermare l'ascesa al potere di un imperatore immortale che minaccia di distruggere il mondo degli uomini. Come già il precedente episodio, il gioco presenta ambientazioni poligonali popolate da personaggi bidimensionali e un sistema di combattimento a turni. Accolto in maniera molto favorevole da critica e pubblico, Breath of Fire IV godrà anche di una versione PC qualche anno dopo, accompagnata dall'esordio su PlayStation 2 con il quinto episodio, intitolato Breath of Fire: Dragon Quarter. Per una sesta uscita, però, toccherà attendere quattordici anni e ci si ritroverà fra le mani un MMO fallimentare.
Chiudiamo zompando l'oceano e menzionando un gioco di ruolo occidentale: Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura. A svilupparlo, lo studio Troika Games, anche noto per essere stato fondato da "quelli giusti" di Interplay, che del resto ritroveremo poi in Obsidian Entertainment. Tipo, non so, c'è di mezzo Tim Cain, che due cose in ambito GdR le ha fatte. Ambientato in un universo fantasy che si ritrova nel bel mezzo della rivoluzione industriale, il gioco propone un interessante contrasto fra arti magiche e tecnologia, immerso in un classico motore isometrico da GdR occidentale di quegli anni. Accolto in maniera molto positiva dalla critica, Arcanum venderà benissimo all'esordio per poi sfumare sulla distanza, ma i risultati saranno sufficienti da mettere in cantiere un seguito basato sul Source Engine di Valve, Journey to the Centre of Arcanum. Il progetto andrà però a naufragare a causa di un contenzioso fra Sierra e Valve. Arcanum si sucherà il destino da gioco di culto per connoisseur.