Il 19 di giugno è la data in cui The Secret Worldgiungerà finalmente nei negozi. Il gioco è sostanzialmente pronto, lo sviluppo ha avuto termine e il team è al lavoro sulla fase di rifinitura di tutti i dettagli e di messa a punto della localizzazione (che, almeno per il momento, prevede solo francese e tedesco oltre all'ovvio inglese). Alla GDC di San Francisco ho assistito all'ennesima presentazione, finalizzata questa volta a mettere in mostra l'unica fazione di gioco non svelata fino a oggi, vale a dire i Dragon. Dopo l'inevitabile sguardo all'editor per la creazione dei personaggi, piuttosto completo, il team ha mostrato come il gioco – se si seleziona questa fazione – si apra su un (o una) protagonista vittima di sequestro da parte della setta in questione e abbandonato/a al proprio destino in una Seoul molto evocativa. Del resto, l'intrigante design audiovisivo, di pari passo con la componente narrativa, è uno dei punti forti del gioco ideato da Ragnar Tornquist (autore del cult The Longest Journey) e sviluppato da Funcom. Bloccato in un luogo ignoto, il protagonista deve cercare di comprendere il suo cammino, destreggiandosi fra i vicoli, inseguendo figure inquietanti ed evitando di farsela nei pantaloni ogni volta che sente il pianto di un bambino spuntare da dietro un angolo. Questa fazione è decisamente più misteriosa rispetto per esempio a quella dei Templari, che hanno la loro sede in piena Londra, in luogo pubblico: i Dragon, al contrario, sono nascosti in un qualche posto "occultato" nel bel mezzo di Seoul e la maggior parte dei loro membri non ha neanche idea di dove si trovi o del perché. Un gran casino.
La presentazione di San Francisco è stata caratterizzata da un continuo saltellare fra momenti e ambientazioni diverse. Il secondo luogo visitato era un'area completamente invasa dal Filth (letteralmente: sudiciume), la forza oscura corruttrice che rappresenta uno degli elementi da combattere nel gioco. Una volta proiettato sul posto, il giocatore ha diverse vie a disposizione per indagare sui fatti, ad esempio parlando con la squadra del Center for Disease Control inviata sul posto, o magari interfacciandosi con i vari terminali per trarre informazioni. Gli esseri umani corrotti dal Filth diventano creature pericolose e da abbattere, ma conservano quelle che erano le loro caratteristiche in vita. Ecco quindi che, per dire, un poliziotto corrotto (ben più della norma) continuerà ad essere in grado di usare le armi e, quindi, spararci addosso. Queste prime schermaglie mi hanno offerto la possibilità di osservare una meccanica di combattimento che appare piuttosto snella, con personaggi in costante movimento e una resa a schermo piuttosto dinamica. Fra i vari scontri mostrati durante la presentazione, tra l'altro, c'è stato anche un combattimento piuttosto articolato e appassionante con un grosso boss: dapprima il team di giocatori ha combattuto una serie di guerrieri maya, sull'orlo di una fessura aperta fra tempo e spazio, poi si è trovato ad affrontare una specie di enorme cinghiale con la faccia da Predator, e infine ha dovuto abbattere un'alleanza fra le due forze, aiutato da un forzutissimo capo vichingo armato di Excalibur. Insomma, un gran miscuglio di mitologie.
Il sistema di gioco, più in generale, prevede una quantità smodata di bonus, achievement e potenziamenti vari da sbloccare facendo esperienza in diverse "categorie" (esplorazione, PVP, PVE, missioni vere e proprie, crafting... ). The Secret World è costruito per premiare il giocatore – anche con elementi accessori come vestiti, per esempio – in qualsiasi genere di attività questi decida di intraprendere. Sarà comunque importante seguire con attenzione la storia, che però non sembra essere organizzata secondo le classiche caratteristiche del gioco single player: più che come racconto da seguire in maniera lineare, la narrazione di The Secret World è pensata come un mosaico, fatto di tante tessere che vanno ricomposte indagando gli ambienti e recuperando indizi ed elementi sparsi in giro.
Il sistema di crescita dell'esperienza, comunque, si articola attraverso una "barra" divisa in tre segmenti e tramite la possibilità di spendere i punti nelle oltre cinquecento abilità disponibili sull'apposita "ruota". Le abilità possono essere di natura attiva e passiva, con vari tipi di armi (da fuoco e da combattimento ravvicinato) e ovviamente un gran numero di magie. Chiaramente non si potrà assemblare un personaggio iper specializzato in tutti gli ambiti e bisognerà fare delle scelte, arrivando anche a decidere fra un numero massimo di sette abilità passive, e altrettante attive, selezionate contemporaneamente (con una sola abilità passiva, e una attiva, di tipo Elite alla volta). Le varie abilità garantiscono un sacco di possibili utilizzi (banalmente, si parla anche dell'utilizzo di armi, magari del classico dual wielding con una pistola per mano) e chiaramente permetteranno di forgiare il personaggio in una maniera che influenzerà poi il modo di giocare. Sarà quindi importante, in termini di gioco, anche costituire team di personaggi ben assemblati fra di loro, in modo da completarsi a vicenda, e in questo si rende sicuramente utile la possibilità di salvare delle impostazioni personalizzate, o preset, con gruppi di abilità assemblati alla bisogna.
L'ultima ambientazione che mi è stata mostrata a San Francisco è la Transilvania, un territorio enorme e dal fascino molto forte. In particolare, ci siamo inoltrati in una città di origini sovietiche sotto il controllo dei vampiri, razza che nel mondo di The Secret World ha imparato a sopravvivere anche di giorno... ricoprendosi di vestiti (niente pelle che brilla alla luce del sole, insomma). La Transilvania è un luogo molto importante nella mitologia del gioco, che si mescola con le leggende di Dracula e porterà ad affrontare in prima linea la guerra contro i vampiri, esplorando un'affascinante base sovietica costruita nientemeno che da Stalin dentro una montagna e scoprendo i numerosi segreti che si celano dietro un conflitto che, a quanto pare, è solo una copertura per altri loschi affari. Proprio gironzolando per questi ambienti, il team ha anche messo in mostra il sistema di modifica delle armi, piuttosto articolato, che permette di smontare un'arma per analizzarne e utilizzarne le singole componenti, riassemblandole e mescolandole con altri elementi per ottenere i migliori materiali, e conseguentemente le migliori armi d'offesa possibili. Il tutto va poi chiaramente a incastrarsi nel sistema economico di The Secret World, permettendo ai giocatori di utilizzare glifi e altri materiali per creare armi e utensili da rivendere ad altri.
Insomma, tanta carne al fuoco, per quello che, certo, sarà l'ennesimo MMO, ma che sembra avere anche dalla sua una buona ricerca stilistica, un discreto lavoro sulla narrazione e un motore di gioco progettato e realizzato con gran cura. Scopriremo fra qualche mese se i risultati saranno all'altezza delle aspettative.