Lo ammetto, ogni volta che scopro dell’esistenza di un nuovo MMORPG, il primo pensiero di solito è: “Chissà quanto ci metterà a diventare un Free 2 Play”. Di giochi di ruolo online lanciati in pompa magna ne abbiamo avuti a bizzeffe in questi anni, due dei quali proprio dalle aziende responsabili di The Secret World: Funcom con il suo Age of Conan e Electronic Arts con il recente Star Wars: The Old Republic. Funcom, dopo un ottimo lancio e delle buone vendite, ha visto calare a vista d’occhio il numero degli abbonati di Age of Conan, mentre Electronic Arts e BioWare stanno ridimensionando aspettative e programmi per The Old Republic, messi di fronte alla realtà dei fatti. Va però detto che entrambi questi giochi soffrono di grossi problemi a livello di meccaniche di gioco, quindi il loro parziale fallimento (i server di entrambi i giochi sono comunque ancora attivi e popolati) è da imputarsi soprattutto alla qualità non eccelsa. È per questo motivo che The Secret World potrebbe avere un destino diverso e chissà, magari riuscire anche a sopravvivere senza dover alzare bandiera bianca e passare al modello Free 2 Play. Mossa che, sebbene possa sembrare una resa a una prima occhiata, per molti giochi si è rivelata una vera e propria ancora di salvezza (chiedete a Turbine se sono felici o meno di aver reso gratuito Lord of the Rings Online). http://youtu.be/ASSUwluKoUc
Con il lancio ufficiale ormai alle porte (è previsto per il 3 luglio, con accesso anticipato a domani per chi ha prenotato il gioco), qualche giorno fa si è svolto un ultimo weekend di beta ad accesso limitato, per il quale sono stato abbastanza fortunato da ricevere un codice via e-mail con l’anticipo necessario per scaricare i quasi 13 giga di client del gioco (per la gioia del mio ISP). Non è stato il mio primo contatto con The Secret World, del quale avevo assistito a una dimostrazione giocata nel corso di un evento promozionale di Electronic Arts (ah, che bello quando ancora ci invitavano... ) circa un anno fa, e mi aveva incuriosito l’ambientazione moderna, che finalmente si discosta dai classici canoni fantasy e fantascientifici per immergerci in un mondo più vicino al nostro, sebbene con la giusta dose di magia e mostri da eliminare. The Secret World riprende tutte quelle teorie di cospirazioni che tanto spesso sentiamo in giro e le utilizza per creare un mondo in cui esistono tre società segrete che lottano per la supremazia e per salvare l’umanità da una minaccia oscura. Queste tre fazioni sono gli Illuminati, i Templari e i Dragoni, che differiscono per credo e modus operandi, e il giocatore deve scegliere a quale appartenere quando crea il proprio personaggio.
Oltre a offrire delle meccaniche di gioco diverse da quelle classiche del genere, The Secret World ha tra i suoi obiettivi dichiarati anche quello di narrare una storia lunga e avvincente e, come ho già avuto di dire e scrivere in più un’occasione, trovo che gli MMORPG siano un genere poco adatto a scelte simili. I primi minuti di The Secret World sono una lunga introduzione non interattiva che potrebbe essere tranquillamente scambiata per quella di un qualsiasi gioco di ruolo, con tanto di doppiaggio in inglese. Queste pause narrative sono frequenti anche nel resto del gioco, perché molte delle missioni assegnate dai personaggi non giocanti sono introdotte da conversazioni doppiate di lunghezza variabile. Sotto questo punto di vista, il nuovo gioco di Funcom ricorda molto Star Wars: The Old Republic, e non sono sicuro che questo sia un aspetto positivo.
Quando finalmente sono riuscito a prendere controllo del mio personaggio, ho potuto affrontare una missione introduttiva, durante la quale ho utilizzato un personaggio armato di un fucile a pompa e di abilità per infliggere danni su bersaglio singolo e ad area. È subito evidente come il combattimento sia molto più dinamico del solito e il giocatore sia incoraggiato a muoversi continuamente per evitare i colpi dei nemici (i loro attacchi più potenti sono segnalati da chiari effetti grafici). Della storia non posso dire molto a parte che, per farla breve, c’è qualcosa di brutto e cattivo che ha tutta l’intenzione di fare male all’umanità. E tanto mi basta per far saltare la testa a mostri e zombi assortiti. Anche la prima ambientazione vera e propria è infestata da zombi, con un chiaro omaggio a Left 4 Dead e ai tantissimi film di genere sull’argomento. Le missioni cercano di discostarsi dal solito canovaccio “Vai, ammazza e/o raccogli e torna” e non sempre ci riescono con successo, ma capita anche di avere a che fare con situazioni piuttosto interessanti e originali. Devo sottolineare che l’area, una cittadina di provincia nel New England, è piuttosto vasta ed è piena di cose da fare e vedere, con personaggi non giocanti che non aspettano altro che di assegnarci un qualche compito. A questo proposito, le missioni sono suddivise in categorie ed è possibile averne solo una per tipo attiva contemporaneamente, più tre missioni secondarie che di solito sono più brevi e semplici.
La crescita del personaggio è un altro aspetto che si allontana dai canoni del genere, e offre un sistema privo di classi e livelli nel senso classico del termine. Per fare evolvere il nostro personaggio si usano gli SP e gli AP che riceviamo completando missioni e guadagnando esperienza. Gli SP sono usati per acquisire la conoscenza necessaria per utilizzare equipaggiamento di livello superiore, mentre gli AP vanno spesi per ottenere abilità attive e passive, suddivise in aree di specializzazione (pistole, spade o magia, per esempio). Ogni personaggio può portare con sé solo sette abilità passive e attive, quindi, ad alti livelli, quando avremo molte capacità, saremo costretti a fare delle scelte su cosa portare con noi e cosa lasciare in inventario. Questo è un sistema che il gioco chiama dei “deck”, e in pratica l’insieme di abilità scelte dal giocatore è un mazzo di carte che modifichiamo all’occorrenza in qualsiasi momento. Gli sviluppatori offrono dei deck che danno una struttura di base per molte classi e ruoli nel gioco, ma il giocatore è libero di esplorare il sistema e sperimentare con le varie abilità a proprio piacimento.
The Secret World offre un’ambientazione moderna unita a un sistema di gioco originale. Io continuo ad avere riserve sulla forte componente narrativa in un MMORPG, ma speriamo che il nuovo gioco di Funcom riesca a smentirmi e a convincermi che è possibile raccontare storie lunghe e complesse in un gioco multiplayer come questo (per la cronaca, la storia è scritta dal creatore di The Longest Journey). Speriamo anche che gli sviluppatori abbiano imparato dagli errori fatti con Age of Conan.