Old! #20 – Giugno 2003
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Anche nel 2003, in quel dell'E3, tira aria di nuovo. Alla propria conferenza pre-fiera, Sony annuncia PSP, o PlayStation Portable, la sua prima console portatile, destinata a battagliare col fenomeno fuori scala chiamato Nintendo DS. La macchina, comunque, non viene in realtà svelata fino all'anno successivo, quando le cassandre di 'sta fava la daranno per vincente sicura nel confronto con il portatile meno slick ma più peloso firmato Nintendo. E invece PSP finirà per perdere nettamente il confronto diretto, anche se andrà comunque a conquistarsi una fetta considerevole di mercato e diventerà un bel successo, perlomeno sul piano dell'hardware. Per quanto riguarda le vendite del software, beh, sarà tutto un'altro paio di maniche, marchiato a fuoco dal fenomeno della pirateria. Negli anni, fra l'altro, PSP subirà una serie di revisioni, la più celebre delle quali rimane probabilmente la fallimentare PSP Go del 2009, privata del lettore di UMD, pensata per puntare solo al mercato digitale, accolta con un bel dito medio dalle catene di rivenditori. Sarà un caso, ma l'ultima revisione, del 2011, recupera il supporto ai dischi proprietari Sony, pur rinunciando ad altre caratteristiche. A quel punto la console si è ritagliata una sua fetta di mercato e continua a vedere un bel fiorire di nuove uscite, quasi tutte però dedicate ai più piccini. Ma in fondo le vogliamo ancora tutti bene. O comunque io, di sicuro, voglio ancora tanto bene a Lumines.
In quell'edizione dell'E3, comunque, fa la sua prima apparizione anche un certo Half-Life 2, storico gioco sviluppato da Valve che andrà a (ri)definire svariati aspetti non solo del suo genere di appartenenza, ma in generale del videogioco d'azione, avventura, narrazione e sollevamento oggetti. Senza contare il suo diventare poi il primo titolo a richiedere l'attivazione tramite l'appena nato Steam, scatenando le bestemmie di mezzo mondo e facendo inacidire quantità innumerevoli di giocatori che oggi non potrebbero fare a meno dei suoi saldi. Il tempo vola, quando ci si diverte.
Altre cose viste in fiera? Una demo single player di Halo 2 che sfruttava un sistema di illuminazione sperimentale poi eliminato dal gioco completo, per esempio. E ancora l'annuncio di The Sims 2, la demo di Resident Evil 4 "vecchia versione", il trailer di Metal Gear Solid 3: Snake Eater e chissà quanta altra roba mirabolante che adesso non mi viene in mente. E qual era il trend del momento? Il free to play del 2003? Gli MMORPG, signori. Tutti ne parlavano, tutti li volevano, Ultima Online ed Everquest avevano dettato la via, un anno dopo sarebbe arrivato World of Warcraft a far saltare il banco.
Chiudiamo la rassegna su questa fiera così vicina e così lontana con un dato interessante: sessantamila visitatori dichiarati. Perché è interessante? Perché all'E3 2013, quello appena conclusosi, quello che ci aspettavamo potesse essere uno fra i più ganzi di sempre, quello della nuova next gen, quello in cui diversi partecipanti se la menavano perché "oh, ma quanta gente, quest'anno", di visitatori ce ne sono stati quarantottomiladuecento. Per capirci, all'edizione 2005, quella di PS3, Xbox 360 e Wii, si presentarono settantamila persone. Insomma, c'è la crisi.
OK, con 'sta storia dell'E3 sono andato lungo, vediamo di proseguire. Il 3 giugno, mentre Sammy Sosa si fa espellere da una partita perché beccato a usare una mazza truccata, esce nei negozi Midnight Club II, gioco che io ricorderò sempre come quello di cui Rockstar ci mandava le foto fintissime, che non avevano nulla a che vedere con la grafica reale ma erano le uniche che avevamo il permesso di pubblicare. Belle cose. Nello stesso giorno esce Animatrix, la raccolta di cortometraggi animati a tema Matrix firmata da diversi autori piuttosto ganzi dalla varia provenienza, e tre giorni dopo, mentre il virus Bugbear.b pasteggia coi computer di mezzo mondo, spunta al cinema 2 Fast 2 Furious. Alla regia John "aspetta, ma questo non era un autore?" Singleton, al volante il buco di carisma chiamato Paul Walker, alla minigonna la calda Eva Mendes. L'avreste detto, all'epoca, che un decennio dopo il quinto episodio sarebbe stato acclamato come il migliore della serie, il sesto avrebbe visto camion partorire carri armati, aerei partorire automobili e Vin Diesel tirare crapate volanti e che saremmo stati qui ad aspettare ardentemente il settimo? Io no.
Il 12 giugno nasce Obsidian Entertainment, studio di scappati di casa da Black Isle che negli anni sarà identificato come "quelli che c'hanno dentro la gente dei primi due Fallout", "quelli che fanno i seguiti dei giochi BioWare" e "quelli che i loro giochi sono buggati e pieni di problemi, eppure sono di un bello incredibile, se cerchi bene". Oggi sono "quelli che stanno sviluppando South Park: The Stick of Truth". O, se preferite, nettamente il caso più clamoroso di studio occidentale che se due anni fa avessi detto a Fotone "aspetterai con la bava alla bocca il loro prossimo gioco" mi avrebbe riso in faccia. Tre giorni dopo i San Antonio Spurs vincono il loro secondo titolo NBA pigliando a schiaffi i New Jersey Nets di Jason Kidd. Dieci anni dopo, più o meno ieri, Tim Duncan tira pugni per terra rendendosi conto di aver buttato nel cesso il suo quinto titolo. Il 20 giugno 2003, invece, arriva nei negozi uno fra gli scempi più patetici di quella generazione di console là. Sto parlando, ovviamente, di Lara Croft - Tomb Raider: The Angel of Darkness (titolo meraviglioso), sesto episodio dell'interminabile saga di Lara unico uscito (solo) in quella generazione di console, robetta mediocre che prova a reinventare il personaggio e fallisce clamorosamente. In effetti, non ci avevo mai pensato, il Tomb Raider di quest'anno, nuovo reboot, è uscito (quasi) nel decimo anniversario di quel primo reboot là. Pensa te.
Chiudiamo la rassegna sul giugno del 2003 con tre avvenimenti tragici, ripercorrendoli in ordine cronologico inverso per dare maggior enfasi al dramma del tutto. Domenica 29 muore l'attrice Katharine Hepburn, all'età di novantasei anni. Giovedì 26, durante la semifinale di Confederations Cup fra Camerun e Colombia, si spegne in campo il giocatore africano Marc-Vivien Foé. Il Camerun, vittorioso per 1 a 0, andrà poi a perdere la finale con la Francia con lo stesso risultato (Colombia sconfitta invece per 2 a 1 dalla Turchia nella finale per il terzo posto). Infine, martedì 24, Nintendo pubblica Wario World per Nintendo GameCube.