Boardcast è la nostra rubrica dedicata al mondo dei boardgame. Ogni settimana vi raccontiamo un gioco diverso, parlando anche di eventuali versioni digitali e condendo il tutto con approfondimenti e notizie per curiosi e appassionati.
Chi è interessato ai giochi per due non deve assolutamente perdersi Targi, di Andreas Steiger edito in Italia da Giochi Uniti, in nomination, tra l'altro, come miglior gioco per due giocatori al Kennerspiel des Jahres di Essen nel 2012. Nomination per altro meritatissima.
In Targi i giocatori rappresentano i capi famiglia di due tribù Tuareg (i cui membri vengono chaimati, appunto, Targi), che devono commerciare in datteri, sale, pepe e oro, per far prosperare la propria tribù ed espanderla. Chi riuscirà a farla espandere maggiormente avrà vinto.
Il gioco comprende 16 carte cornice disposte sul tavolo in un ordine preciso, a formare una cornice che delimita a sua volta un'area di 3x3 carte, composte da merci e tribali. Ci sono poi in dotazione una pedina Predone, che si sposta di volta in volta lungo la cornice del gioco, e 3 pedine targi e 2 marcatori per ogni giocatore. A turno i giocatori piazzano le proprie pedine targi lungo la cornice; non si può piazzare una pedina sulla carta occupata dal predone, né sulla pedina opposta ad una avversaria, né sulla stessa carta occupata già da una qualsiasi pedina, o sulle carte agli angoli. Una volta piazzate tute le pedine Targi, vengono posizionati i 2 marcatori sulle due carte che corrispondo all'incrocio delle proprie pedine Targi.
Il giocatore di turno (ossia colui che per primo ha piazzato una pedina Targi) risolve le sue azioni, tra quelle possibili, relativamente alle carte su cui ha piazzato le pedine (carte cornice) o i marcatori. Una volta che entrambi i giocatori hanno risolto le proprie azioni, vengono rimpiazzate le carte merci e le carte tribù prese dai marcatori (ovviamente non le carte cornice), sostituendole con altrettante carte presenti nel mazzo della pesca.
Le carte merce forniscono, ovviamente, merce: datteri, pepe, sale e oro. Le carte Tribali invece, forniscono abilità speciali e punti vittoria alla fine della partita e vanno disposte davanti a sè in 3 file da 4 carte. La disposizione delle carte è importante perché, a seconda delle combinazioni dei simboli riportati sulle carte, queste possono dare punti vittoria aggiuntivi alla fine della partita.
Il brigante si sposta di turno in turno lungo la cornice. Quando arriva a uno dei quattri angoli della stessa, compie una razzia che prevede il pagamento di merci o punti vittoria. La partita termina quando il brigante ha completato il giro della cornice, oppure quando uno dei due giocatori ha ottenuto 12 carte tribali. Dal conteggio dei punti vittoria si determina il vincitore.
Targi è un bel gioco di carte per due giocatori, che ricorda per certi versi il compianto Kupferkessel Co., al momento fuori produzione. Momento che dura diversi anni, a dire il vero. Si tratta di un gioco rapido (dura una ventina di minuti) ma tutto sommato abbastanza strategico, poiché le carte non si limitano a fornire risorse e punti vittoria, ma a dare poteri speciali, capacità aggiuntive e così via. È un gioco molto serrato, semplice ma non semplicistico. La scatola di dimensioni non troppo ingombranti lo rende molto comodo da trasportare, anche se non lo definirei propriamente un gioco "da viaggio", a causa dello spazio necessario sul tavolo per la distribuzione delle carte. Di sicuro, tuttavia, è un gioco che consiglio di prendere alle coppie in previsione delle prossime vacanze. Divertente, rapido e bastardo quanto basta.