Old! #90 – Dicembre 1974
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Dicembre del 1974 è il mese a cui risale il primo utilizzo documentato del termine "internet", adottato per abbreviare la parola "internetworking" all'interno di un documento intitolato RFC 675 – Specification of Internet Transmission Control Program e reperibile a questo indirizzo. A firmarlo sono Vinton Cerf, Yogen Dalal e Carl Sunshine, che all'epoca utilizzano la parola sotto forma di aggettivo, invece che di sostantivo. Ci vorranno comunque ancora quasi dieci anni perché il protocollo TCP/IP venga standardizzato e nasca davvero il concetto di una rete mondiale totalmente interconnessa chiamata, appunto, internet. Quarant'anni dopo, sarò qui a scrivere di 'ste cose. Come vola il tempo, quando ci si diverte.
Il 3 dicembre dello stesso anno si verifica una morte bizzarra in qualche modo legata al mondo dei videogiochi. E no, non si tratta di un ragazzino che uccide i genitori in preda a uno scatto d'ira per una sconfitta a Pong. Charley Currie, un tecnico dell'Ontario, muore fulminato mentre sta giocando con un "TV game" che ha appena installato. A quanto pare, racconta il trafiletto pubblicato su Play Meter, l'uomo aveva piazzato il videogioco vicino a un altro gioco non collegato al televisore, le due apparecchiature non erano dotate di messa a terra ed è finita malissimo. L'articolo prosegue poi interrogandosi su cosa potrebbe accadere al mercato dei videogiochi se un evento simile si verificasse con protagonista un bambino o un adulto acquirente di una macchina da gioco. Panico per le strade, probabilmente.
Chiudiamo il racconto di questo mese così denso di avvenimenti per noi interessanti menzionando il caro Nolan Bushnell, che proprio a dicembre del 1974 si ritrova costretto a porre fine alla pantomima chiamata Kee. Fondata appena un anno prima dallo stesso Bushnell, Kee era un'azienda con cui faceva in pratica concorrenza da solo alla propria Atari, per aggirare alcune restrizioni a livello distributivo. Oltre a produrre cloni dei giochi Atari, Kee realizzava anche giochi inediti, il più di successo dei quali è probabilmente Tank. Ad ogni modo, nel dicembre del 1974 Bushnell viene scoperto e si trova costretto a fondere le due aziende. Joe Keenan, amico di Bushnell che era stato piazzato a gestire la Kee, diventa presidente di Atari, mentre il caro Nolan si limiterà a gestire la sezione ingegneristica. Kee rimarrà comunque attiva come sussidiaria ufficiale di Atari fino al 1978.